padanista
s. m. e f. e agg. Chi o che sostiene l’autonomia della Padania. ◆ «Non leggo la Padania», sbuffa lui, «La verità è che non mi hanno lasciato scelta. La nostra gente mi conosce. Sa che io sono [...] di oggi non la farebbe più. Ha perso coraggio. Si è ridotta alla gestione del potere» [Sergio Ceccotti intervistato da Gian Antonio Stella]. (Corriere della sera, 18 maggio 2003, p. 10, Politica) • «Ricordatevi che la Lega è lo specchio della gente ...
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gastrosofia
s. f. Il complesso delle conoscenze che concorrono a costituire un sapere teorico e pratico, unendo scienza dell’alimentazione, della cucina e del convito; con particolare riferimento alla [...] digeribile. (Giovanna Roseghini, Corriere della sera, 3 novembre 2004, p. 59, Tempo libero).
Composto mediante la giustapposizione dei confissi gastro- e -sofia.
Già attestato nella Repubblica del 15 gennaio 1988, p. 24, Cronaca (Antonio Cianciullo). ...
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paginata
s. f. Pagina intera, piena. ◆ «La Sicilia non ha bisogno di attirarvi coi soliti trucchetti». «Sorry, ho sbagliato», ha spiegato l’autore del «maquillage», il fotografo londinese Desmond Burton [...] Suddeutsche Zeitung. Lo stesso sorry, tuttavia, non è venuto da chi quelle paginate propagandistiche le aveva commissionate. (Gian Antonio Stella, Corriere della sera, 30 giugno 2003, p. 12, Politica) • Mi sono letto paginate di giornale per cercare ...
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messere
messère s. m. [dal provenz. meser «mio signore»; v. sere]. – Titolo di dignità assai comune un tempo, che spettava di norma a giudici e notai, ma era usato anche, per rispetto e riverenza, come [...] messer Marchese (Dante); messer Cino e Dante (Petrarca); per ciò che divotissimi tutti vi conosco del baron messer Santo Antonio (Boccaccio; e nel Decameron si trovano inoltre esempî di messer lo giudice, messer l’abate, messer e messere lo frate ...
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gattopardiano
agg. Di chi si adatta ai cambiamenti in atto, dando a vedere di apprezzarli e sostenerli, ma solo per poter conservare i propri privilegi. ◆ Era stato Palmiro Togliatti a spedire [Vittorio] [...] legge Bersani rivela questa romantica percezione della realtà che si ha oggi in Italia. Si fa una rivoluzione purché nulla cambi. (Antonio Mazzocchi, Secolo d’Italia, 7 luglio 2006, p. 2, Politica) • In siciliano le maleparole sono gli insulti ma nel ...
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pannellizzarsi
v. intr. pron. Conformarsi agli atteggiamenti e alle scelte politiche di Marco Pannella. ◆ Il cambio di ruolo ha prodotto in [Antonio] Di Pietro un’interessante mutazione genetica: lo [...] sceriffo di Montenero si è pannellizzato. Non siamo ancora allo sciopero della fame, che pure non guasterebbe alla linea. Ma è destino di tutti i Terzi Incomodi fare un po’ il verso all’originale: toni ...
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gender swap
loc. s.le m. inv. Cambio di genere, di identità. ◆ arriva anche in Italia un programma tv che consente di cambiare identità. Si chiama non casualmente «Frankenstein», inizia oggi in seconda [...] scherzo a terzi, c’era da scappare a gambe levate. Ma alla fine «Frankenstein» non era nulla di drammatico, (Antonio Dipollina, Repubblica, 29 marzo 2006, p. 61, Spettacoli).
Espressione ingl. composta dai s. gender (‘genere, sesso’) e swap (‘cambio ...
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zergo
żèrgo s. m. (pl. -ghi). – Variante settentr. ant. di gergo, cioè lingua furbesca, e più genericam. modo particolare di esprimersi, linguaggio speciale: detteno smisuratamente ne le risa. Il che [...] cui si hanno attestazioni già nel sec. 15°, e un glossario di circa 600 voci contenuto in un’operetta della prima metà del Cinquecento, attribuita ad Antonio Broccardo e intitolata Modo novo de intendere la lingua zerga, che ebbe parecchie ristampe. ...
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incognito
incògnito agg. e s. m. [dal lat. incognĭtus, comp. di in-2 e cognĭtus, part. pass. di cognoscĕre «conoscere»]. – 1. agg. Non noto, non conosciuto (e s’intende di solito che non è conosciuto [...] lor la scorta e agevolò le strade (Ariosto); grandezza, quantità i., in matematica. Con senso più prossimo a ignoto: Antonio, i. prima ed oscuro, acquistò riputazione (Machiavelli); col desiderio di quella loro i. e vana felicità (Leopardi). Riferito ...
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parisiano
s. m. e agg. Chi si riconosce nelle posizioni politiche di Arturo Parisi, esponente politico del centrosinistra; di Arturo Parisi. ◆ «Arturo» qui, «Arturo» là, quasi tutti lo chiamano solo [...] verde –: abbiamo riunito 700 sardi residenti a Bologna e di lì sono venuti i 2500 voti che lo hanno fatto vincere». [Antonio] Di Pietro proprio non esiste, i suoi (se ci sono) sono ben intruppati nell’esercito parisiano, allineati e coperti. (Alberto ...
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Nome d'arte del danzatore e coreografo Antonio Ruiz Soler (Siviglia 1922 - Madrid 1996). Agli inizî della carriera si dedicò al teatro di varietà, che poi abbandonò (1944), per dedicarsi con grande successo alla danza classica. Profondo conoscitore...