prendere
prèndere v. tr. [lat. prehĕndĕre e prĕndĕre] (pass. rem. io prési [ant. prendéi, prendètti], tu prendésti, ecc.; part. pass. préso [ant. priso]). – 1. Afferrare cosa o persona con le mani o [...] è dolce rivederti, ma perché sei tutta d’argento? (Antonio Tabucchi); e con compl. oggetto costituito da una persona: uovo e mescolate il tutto; p. un ramo per farne un bastone. Portare con sé con l’intenzione di servirsene al momento opportuno: p. l ...
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questo
quésto agg. e pron. dimostr. [lat. eccu(m) ĭste, accus. eccu(m) ĭstum]. – Indica cosa o persona vicina nello spazio o nel tempo a chi parla, o considerata comunque come tale nel discorso (contrapp. [...] indicare il più vicino di due termini: ieri vedemmo Paolo e Antonio: questo ci venne subito incontro festoso, l’altro non ci che, nel mentre che, nel momento in cui: in questa che chiudeva la porta, si accorse d’aver lasciato la chiave dentro casa. ...
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comiziare
v. intr. Fare un comizio; con tono ironico, sproloquiare. ◆ Ma è proprio questa l’anima della tv! L’incompetenza. Che porta i cantanti a comiziare, i politici a cucinar risotti, i cuochi a [...] Pd non sia a comiziare sotto le sue finestre. (Alberto Statera, Repubblica, 4 aprile 2008, p. 10, Politica).
Derivato dal s. m. comizio con l’aggiunta del suffisso -are1.
Già attestato nella Repubblica del 28 giugno 1984, p. 4 (Antonio Del Giudice). ...
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tasca
s. f. [dal franco taska]. – 1. a. Elemento dei capi di vestiario, da uomo e da donna, costituito da una specie di sacchetto di tessuto, per lo più di fodera, che ha la funzione di contenere piccoli [...] dei calzoni, del cappotto, della pelliccia, dell’impermeabile; mettere, portare in tasca o nella t. il portafoglio, il borsellino, la e si pulì con cura gli occhiali da vista, sorridendo (Antonio Tabucchi); non avere un soldo, una lira in tasca (anche ...
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essere1
èssere1 v. intr. [lat. esse (volg. *essĕre), pres. sum, da una radice *es-, *s- che ricorre anche nel sanscr. ásti «egli è», gr. ἐστί, osco est, ant. slavo jestŭ, ecc.; il perf. fui da una radice [...] locuz. del fu «figlio del defunto» nell’indicazione della paternità: Antonio Rossi del fu Giuseppe; spesso con la prep. del sottintesa: A fuori; essere giù; e. in alto, in basso, ecc.; la porta è lì; l’ingresso è da questa parte; la collina è a ovest ...
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mole1
mòle1 s. f. [dal lat. moles]. – 1. a. Edificio, costruzione monumentale di grosse proporzioni e di aspetto piuttosto massiccio; spesso determinato da aggettivi: la solenne m. del tempio; la superba [...] massiccia e pesante: con quella sua m. faticava a passare attraverso la porta; con la sua m. traboccava da una delle poltroncine trapuntate della saletta (Antonio Tabucchi). 2. a. Con valore relativo, grandezza, volume in genere: un macigno ...
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meta1
mèta1 s. f. [dal lat. mēta, nome generico di qualsiasi oggetto di forma conica o piramidale, quindi mucchio di fieno e in partic. la colonnetta del circo (da cui si sviluppa il sign. fig. di «termine» [...] la meta, si ottiene mandando il pallone sopra la sbarra trasversale della porta. b. fig. Scopo, fine a cui si tende o a calmiere: fissare la m.; osservare la m.; [il gran cancelliere Antonio Ferrer] fissò la ‘meta’ (così chiamano qui la tariffa in ...
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prodiano
s. m. e agg. Sostenitore della linea politica di Romano Prodi, esponente politico del centrosinistra, già presidente del Consiglio dei ministri e della Commissione dell’Unione europea; di Romano [...] l’incubo che turbava i sonni dei prodiani ha ribussato alla porta del Senato. (Giorgio Gazzotti, Resto del Carlino, 23 febbraio )ano.
Già attestato nella Repubblica del 14 settembre 1994, p. 1, Prima pagina (Antonio Polito).
V. anche antiprodiano. ...
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prodista
s. m. e f. e agg. Chi o che si richiama alla linea politica di Romano Prodi. ◆ E infine, il presidente della Regione [Emilia Romagna, Antonio La Forgia] si dimette dalla carica e dal partito, [...] ). (Gian Luigi Beccaria, Stampa, 19 maggio 2001, Tuttolibri, p. 8) • È questo il cruccio che [Massimo D’Alema] si porta appresso, l’incomprensione verso quel progetto che «mirava a rinnovare lo Stato», ma che passava in secondo piano perché – come ...
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maldestrezza
s. f. L’essere maldestro; mancanza di destrezza, di abilità. ◆ Né voglio ridurre la difficoltà sottolineando la pazzesca sgangheratezza dell’azione che è finita nell’omicidio. Il motorino [...] il panico e la maldestrezza, che non capisce che gli stanno aprendo la porta e spara; e poi la cattura col motorino buttato per terra da un , p. 3) • Da giovane studiavo il giovane [Antonio] Gramsci, e benché fossi bagnato fradicio dei pregiudizi e ...
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Pseudonimo del poeta Leo Paolazzi (Vicenza 1935 - Roma 1989). Attivo nell'editoria, redattore di riviste (Il Verri, Quindici) legate all'area della neoavanguardia e membro del Gruppo 63, fu presto noto come uno dei novissimi, inclusi da A. Giuliani...
Scultore (n. Porlezza; notizie dal 1489 al 1519), seguace di G. A. Amadeo. Tra il 1491 e il 1498 eseguì otto statue di santi e quattro busti di profeti per la facciata della Certosa di Pavia, con l'aiuto di numerosi collaboratori (fra cui Pace...