celentaneggiare
v. intr. (scherz.) Imitare, scimmiottare il modo di fare, muoversi, cantare e parlare del cantante e intrattenitore Adriano Celentano. ◆ Per la prima volta Jovanotti-Gino Latino si muove [...] ululati da idiota del villaggio spalleggiato da una tempo, come il mio amico Claudio Bisio. Per non parlare dell’intervista ‘dalemiana’ che si è fatto fare dalla Neri. Un messaggio a Celentano? Acqua in bocca» [Antonio Ricci]. (Piero Degli Antoni ...
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mondo di mezzo
loc. s.le m. (fig.) Punto d'incontro tra interessi della politica e dell'imprenditoria e interessi della criminalità organizzata, in cui si organizzano e si trattano vantaggiosi affari [...] di mezzo e ucciderà il mondo di sotto» [Antonio Mancini, ex componente della Banda della Magliana]. ( Paese. (Laura Della Pasqua, Tempo.it, 12 dicembre 2014, Roma . Un mondo "di mezzo" popolato da amministratori pubblici corrotti, manager di stato ...
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Terra dei fuochi
(terra dei fuochi) loc. s.le f. Vasta area in origine rurale, ma ormai diffusamente urbanizzata, compresa tra Napoli e Caserta, caratterizzata dalla frequente presenza di falò appiccati [...] monnezza» che al buio rischiarano un paesaggio desertificato dall'incuria. (Antonio Castaldo, Corriere della sera, 25 luglio 2009, p. 11) che nel tempo ha finito con il fagocitare interi comuni, estendendo sempre più i suoi confini. Da quando Peppe ...
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lockdown
s. m. inv. Isolamento, chiusura, blocco d’emergenza; usato anche come agg., separato e isolato dall’esterno al fine di essere protetto. ♦ Nell'area di Usti nad Labem Strasse – nella quale si [...] perimetro di sicurezza del Congresso. Alcuni non fanno in tempo a mettersi al riparo: Bernie Sanders, anziano senatore del Aron e Claudia, titolari del ristorante Gola, frequentato spesso daAntonio Conte e dai calciatori del Chelsea a un chilometro ...
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centista
s. m. e f. Chi supera l’esame di Stato con la votazione di cento centesimi. ◆ Sono quattro all’Istituto tecnico commerciale Benedetto Radice di Bronte (diretto dal preside prof. Salvatore Toscano) [...] l’unico centista del corso Igea Antonio Spatafora. (Sicilia, 18 luglio 2004 il «tutti promossi» di un tempo, quando una spintarella si dava anche un po’ aumentata la truppa tra i 60 e gli 80 (da 51 a 54 per cento): bravi sì, ma senza esagerare. ...
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volto
vólto s. m. [lat. vŭltus «faccia, aspetto»]. – 1. Sinon. letter., o comunque di tono più elevato, di viso e faccia: avere un bel v.; essere triste, acceso in volto; pon mente per le strade, sul [...] i v. d’omini e donne quando è cattivo tempo: quanta grazia e dolcezza si vede in loro ( anonimi, sono qui come potrei essere altrove (Antonio Tabucchi); nel cinema o nella televisione, un tutti i cittadini (diversamente da quanto spesso è accaduto nei ...
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gastrosofia
s. f. Il complesso delle conoscenze che concorrono a costituire un sapere teorico e pratico, unendo scienza dell’alimentazione, della cucina e del convito; con particolare riferimento alla [...] stretto, fra il pensiero filosofico di un autore e il cibo da lui prediletto. Il rapporto, anzi, pare effettivamente così stretto Corriere della sera, 3 novembre 2004, p. 59, Tempo libero).
Composto mediante la giustapposizione dei confissi gastro- e ...
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polveri ultrasottili
loc. s.le f. pl. Polveri presenti nell’atmosfera composte da granelli invisibili di sostanze altamente inquinanti. ◆ Particolarmente pericolose, sottolinea il direttore del programma [...] facilmente. Quindi è una sostanza che persiste nello spazio e nel tempo e questo spiega il motivo per cui anche quando il traffico è scarso i dati delle polveri nelle città non scendono». (Antonio Cianciullo, Repubblica, 15 aprile 2005, p. 32, Cronaca ...
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ubiquita
ubiquità s. f. [dal lat. mediev. ubiquitas -atis (der. del lat. ubīque «in ogni luogo»), sull’esempio del fr. ubiquité e dell’ingl. ubiquity]. – 1. a. L’essere contemporaneamente in ogni luogo, [...] e di alcuni santi che ebbero da Dio questa facoltà (sinon. di onnipresenza): l’u. di Dio; sant’Antonio ebbe il dono dell’ubiquità. il dono dell’u.!, non posso essere in più luoghi al tempo stesso. 2. L’eresia degli ubiquitarî. 3. In ecologia, ...
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madre di tutte le veglie
loc. s.le f. La veglia pasquale, la più importante veglia liturgica del cattolicesimo. ◆ Singolare Veglia di una notte singolare. Veglia, madre di tutte le Veglie, durante la [...] tempo di Pasqua con la grande domenica della Pasqua del Signore, terzo ed ultimo giorno del triduo pasquale. (Antonio Blandini la Basilica di San Pietro per la veglia di Pasqua celebrata da Benedetto XVI. (Lorenzo Salvia, Corriere della sera, 23 ...
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Letterato. Nato a Padova, risulta ivi giudice nel 1324 e fino al 1337. Fedele agli Scaligeri, caduta la loro signoria in Padova si rifugiò a Vicenza (1338). Restano di lui poche rime e l'importante Summa artis rytmici vulgaris dictaminis composta...
MUSSATO, Albertino
Manlio Torquato Dazzi
Uomo politico, soldato, storico e poeta preumanista, nacque in Padova nel 1261 da Giovanni Cavalerio, banditore del comune, probabilmente figlio d'Alberto Mussio, possidente venuto in città da Ottavo...