facciatista
agg. Di facciata, che si preoccupa solo dell’aspetto esteriore. ◆ Occorre evitare che i vecchi edifici vengano lasciati in abbandono, conservati e resi asettici, spogliati del loro senso [...] e della loro anima, svuotati con un rispetto benpensante del passato che fa emergere spesso un atteggiamento «facciatista», che lascia «carcasse» di edifici per mettersi la coscienza in pace. (Gianni Mociocco, Nuova Sardegna, 19 aprile 2008, p. 18, ...
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religione
religióne s. f. [dal lat. religio -onis, prob. affine a religare «legare», con riferimento al valore vincolante degli obblighi e dei divieti sacrali]. – 1. a. Complesso di credenze, sentimenti, [...] e alla ragione umana, costituita da alcune nozioni semplici e universalmente accessibili: esistenza di Dio, immortalità dell’anima, alcune leggi morali essenziali (la teologia cattolica distingue la r. naturale come acquisizione della ragione umana ...
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brigare
v. intr. [der. di briga] (io brigo, tu brighi, ecc.; aus. avere). – 1. Darsi da fare per ottenere qualcosa, cercando aiuti e protezioni, talvolta mediante intrighi: b. per avere un trasferimento, [...] al poder n’era permesso (Dante); anche con la particella pron.: Tu m’hai sì piena di dolor la mente, Che l’anima si briga di partire (G. Cavalcanti). b. intr. pron., non com. Prendersi briga, interessarsi di qualche cosa: brìgati degli affari tuoi ...
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mente
ménte s. f. [lat. mens mĕntis, affine al lat. meminisse e al gr. μιμνήσκω «ricordare»]. – 1. Il complesso delle facoltà umane che più specificamente si riferiscono al pensiero, e in partic. quelle [...] vivo, morto nella m. di qualcuno; Già nella m. tace Ogni ombra del passato (Giusti); spec. per indicare la presenza continua e attiva nell’animo di un ricordo, di un affetto: Ché ’n la m. m’è fitta, e or m’accora, La cara e buona imagine paterna Di ...
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farmaceutizzato
p. pass. e agg. Protetto, reso forte dall’uso di farmaci. ◆ se il nostro metro è il grado d’infelicità d’anima e di frustrazione accumulata, la quantità incalcolabile di psicopatologie [...] che nei fragili corpi, nei loro spazi più amati, indossano oltre un certo limite le demoniache maschere del cancro e della depressione, allora la bilancia va in pari o si fa dubbia, nel paragone con le ...
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fazista
s. m. e f. e agg. Chi parteggia per Antonio Fazio o ne prende le difese; che è favorevole a Antonio Fazio. ◆ Anche nella maggioranza c’è una anima «fazista» ed è uscita ieri allo scoperto con [...] le parole di Marco Follini, leader dell’Udc: «Bankitalia è un’istituzione e il suo Governatore non è un bambinone che gioca con il computer». (Dario Di Vico, Corriere della sera, 12 ottobre 2003, p. 6, ...
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torcia
tòrcia s. f. [dal fr. ant. torche (precedentemente torke), da un lat. pop. *torca per il class. torquis «collana, collare», der. di tŏrquēre «torcere, avvolgere»] (pl. -ce). – 1. Fiaccola formata [...] in origine da un bastoncello di legno, poi sostituito da un’anima composta di più trefoli di canapa riuniti, avviluppato di stoppa o di paglia e cosparso di sostanze infiammabili: accendere una t., le t.; ricercare nella notte un disperso a lume di ...
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penetrante
agg. [part. pres. di penetrare]. – 1. a. Che penetra, che ha la forza di penetrare, di entrare in profondità: una lama dalla punta molto penetrante; anche con valore participiale: ferite p. [...] ). 2. Con altri usi fig., che osserva attentamente, che non si lascia sfuggire nulla, o intenso, che arriva all’anima: sguardo p.; occhi vivi e p.; acuto, sottile, perspicace, capace di approfondimento: ingegno, mente, intelligenza penetrante. ...
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angelico1
angèlico1 agg. [dal lat. tardo angelĭcus, gr. ἀγγελικός] (pl. m. -ci). – Di angelo, degli angeli: la salutazione a., l’Ave Maria; natura a.; cori a.; più non si desta Di qua dal suon de l’a. [...] a. (anche sostantivato, le angeliche), ordine religioso femminile fondato all’inizio del sec. 16°, con regola agostiniana. ◆ Avv. angelicaménte, a somiglianza d’un angelo, in modo degno o caratteristico degli angeli: un’anima angelicamente candida. ...
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penetrare
v. intr. e tr. [dal lat. penetrare] (io pènetro, ecc., poet. penètro, ecc.; come intr., aus. essere). – 1. Entrare più o meno profondamente in un luogo, in un ambiente, in un corpo materiale [...] , o anche, con uso assol., che penetra (cfr. penetrante). c. Impressionare, colpire profondamente: le sue parole mi penetravano nell’anima; e con uso assol. o trans.: le parole dell’iniquo che è forte, penetrano e sfuggono (Manzoni); il suo sguardo ...
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(gr. Περὶ ψυχῆς, lat. De anima) Opera di Aristotele, in 3 libri, il più importante dei suoi scritti sul problema dell'anima. È compreso fra le opere aristoteliche dedicate alle scienze naturali.
anima
Efrem Gettoni
Il termine ricorre assai di frequente nelle opere di D., nella Commedia innanzi tutto, e nel Convivio, più raramente nelle altre. Spesso è inteso in senso rigorosamente filosofico di ‛ principio vitale ' o ‛ entelechia...