standard aperto
loc. s.le m. Standard fornito di documentazione pubblica e che può essere utilizzato liberamente; con particolare riferimento ai sistemi aperti dell’informatica. ◆ Succedono dunque delle [...] sorta di nuova frontiera della innovazione rappresentata dall’open source. Gli standard aperti che, si badi bene, non sono solo un fatto che , 29 gennaio 2005, p. 7, Commenti e analisi).
Composto s. m. inv. standard, di origine ingl., e dal p. pass. ...
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urbanistico
urbanìstico agg. [der. di urbano] (pl. m. -ci). – Che riguarda l’urbanistica: problemi u.; strutture u.; sistemazione u. di una zona cittadina; legislazione, riforma u.; piano u.; strumenti [...] cioè i piani regolatori, i programmi di fabbricazione, i piani territoriali, ecc. In partic., standard urbanistici, elementi di base per l’analisi e la soluzione dei problemi urbanistici (indici di fabbricabilità, densità di popolazione, attrezzature ...
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trama
s. f. [lat. trama (nel sign. 1 a), voce d’incerta origine]. – 1. a. Nell’industria tessile, il filo (filo di trama) che costituisce la parte trasversale del tessuto: avvolto sulle spole, che sono [...] , nella tecnica televisiva, e in quelle da essa derivate, la struttura del disegno di analisi delle immagini, costituito dalle linee o righe orizzontali di analisi (625 nello standard europeo) e dai semiquadri o quadri al secondo in cui tali linee si ...
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videosegnale
s. m. [comp. di video- e segnale]. – In elettronica, segnale che, nei sistemi televisivi, convoglia le immagini da trasmettere; è composto dai segnali derivanti dall’analisi dell’immagine [...] da trasmettere, ai quali sono sovrapposti quelli di sincronismo, secondo lo standard del sistema televisivo adottato; lo spettro di frequenza occupato varia anch’esso secondo lo standard. ...
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simmetria
simmetrìa s. f. [dal gr. συμμετρία, comp. di σύν «con» e μέτρον «misura»]. – 1. Ordinata distribuzione delle parti di un oggetto (di un edificio, di una struttura, di un’opera d’arte, ecc.) [...] nella classificazione delle varie famiglie di particelle e nell’analisi delle loro interazioni; s. globali, quelle basate su vuoto: questo meccanismo è alla base del modello standard (v. standard) delle interazioni elettrodeboli. 4. Con sign. più ...
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televisivo
televiṡivo agg. [tratto da televisione, secondo il rapporto visione - visivo]. – Della televisione, che riguarda la televisione, come particolare sistema di telecomunicazione, e come organizzazione [...] televisione; apparecchio t. (poco com.), il televisore. Standard t., l’insieme delle caratteristiche di un sistema televisivo, della successiva, nonché all’inizio di ogni riga di analisi), il tipo di modulazione del segnale, il rapporto dimensionale ...
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televisione
televiṡióne s. f. [comp. di tele- e visione, sull’esempio dell’ingl. television]. – 1. Sistema di telecomunicazione destinato alla trasmissione a distanza, per mezzo di un cavo elettrico [...] l’immagine da trasmettere in un segnale elettrico, mediante un procedimento (analisi) nel quale un pennello elettronico la scompone in un grande numero di elementi, secondo un numero standard di righe orizzontali e a un ritmo prefissato di immagini ...
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mondialeggiare
v. intr. Competere in ambito internazionale, a livello mondiale. ◆ «Il Pil è un mito – spiega [Giuseppe] De Rita – fatto sugli stipendi pubblici. C’è una parte della capacità economica [...] il rapporto del Censis sullo stato dell’Italia adottano un metodo di analisi «caldo» che coglie e sintetizza lo spirito dei tempi meglio di quanto ci riesca la ricerca standard, «fredda». Nel 2005 hanno rilevato che l’Italia è molto più vitale ...
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software aperto
loc. s.le m. Programma informatico il cui codice sorgente è liberamente visualizzabile e modificabile dall’utente. ◆ [tit.] «Il futuro è del software aperto» / A colloquio con John Gage, [...] Zocchi, Europa, 29 gennaio 2005, p. 7, Commenti e analisi).
Composto dal s. m. inv. software, di origine ingl., software.
Già attestato nel Corriere della sera del 26 febbraio 1992, p. 19 (Enrico Grazzini).
V. anche sorgente aperta, standard aperto. ...
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varianza
s. f. [der. di variare]. – 1. ant. o letter. Il variare, variazione, modificazione: non cessò di ritrarla in tutti i volti graziosi, pur con qualche leggera v. (D’Annunzio). 2. In biologia, [...] aritmetica; la sua radice quadrata, presa con segno positivo, è lo scarto quadratico medio (detto anche deviazione standard). Analisi della v., tecnica statistica per analizzare osservazioni campionarie di fenomeni dipendenti da uno o più fattori, al ...
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analisi non standard
analisi non standard moderno capitolo dell’analisi matematica fondato negli anni Sessanta del Novecento dal matematico statunitense A. Robinson. L’analisi non standard ha alla base un modello ampliato di R, designato con...