scrittorio2
scrittòrio2 s. m. [dal lat. mediev. scriptorium: v. scrittoio]. – 1. Nei conventi medievali, locale, generalm. attiguo alla biblioteca o posto nella biblioteca stessa, destinato al lavoro [...] degli amanuensi: vi era prescritto il silenzio, e l’ingresso era limitato ai superiori, al bibliotecario e agli amanuensi in certe ore del giorno. 2. Per estens., letter., centro di produzione (anche laico) di manoscritti. ...
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crifia
crìfia s. f. [dal lat. mediev. cryphia, der. del gr. κρύϕιος «oscuro, nascosto»]. – Segno a forma di semicerchio aperto verso l’alto con un punto sopra (⊍), usato dagli amanuensi medievali per [...] indicare passi oscuri o dubbî di un testo ...
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scriptorium
〈skriptòrium〉 s. neutro, lat. mediev. (pl. scriptoria). – Termine equivalente all’ital. scrittoio (che ne deriva): nell’alto medioevo indicava l’ambiente (officina scrittoria), annesso a [...] una chiesa, soprattutto cattedrale sede di vescovato, oppure a un monastero, dove gli amanuensi (scriptores) si riunivano per eseguire il lavoro di trascrizione dei testi manoscritti, ma anche di manifattura del codice (preparazione della pergamena, ...
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scrittorio1
scrittòrio1 agg. [dal lat. scriptorius, der. di scriptus, part. pass. di scribĕre «scrivere»], letter. – 1. a. Che è usato per scrivere, che è destinato all’operazione materiale della scrittura: [...] o si scriveva). b. Che riguarda l’attività dello scrivere, e in partic. l’attività di trascrizione degli amanuensi, con riferimento soprattutto all’età medievale: officina s., laboratorio dove si preparavano i manoscritti; centro s., luogo (convento ...
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viziato
agg. [part. pass. di viziare]. – 1. a. Che ha vizî o difetti acquisiti per colpa propria o altrui: ragazzo v.; cavallo, cane v.; di cose: acqua v., inquinata; aria v., per esalazioni maleodoranti, [...] fumo, ecc., o per non essere stata ricambiata; un codice, un manoscritto v. da errori di amanuensi; anche di oggetto, manufatto o prodotto che abbia qualche difetto (v. vizio, n. 3 b). b. ant. Vizioso, pieno di vizî: la vita sua v. e lorda (Dante). 2 ...
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monocondilio
monocondìlio s. m. [comp. di mono- e gr. mediev. κονδύλιον «calamo (per scrivere)»]. – Tipo di sottoscrizione calligrafica usato dal sec. 10° al 13°, soprattutto da scribi di documenti pubblici [...] bizantini o da amanuensi di codici greci in minuscola: consisteva in un breve testo, contenente in genere il nome dello scrivente, eseguito senza staccare quasi mai la penna dalla materia scrittoria, in modo da ridurre le singole lettere a un ...
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amanuenseamanüènse s. m. [dal lat. amanuensis, tratto dalla locuz. a manu servus «schiavo che ha l’incarico di copiare a mano»]. – 1. Chi, prima della diffusione della stampa, copiava manoscritti per [...] di libri; il termine è riferito soprattutto al periodo medievale, e corrisponde allo scriba del mondo classico. Alcuni amanuensi, spec. nel sec. 15°, furono famosi calligrafi e fornirono esemplari di lusso, spesso miniati. 2. Impiegato al quale ...
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interpolare2
interpolare2 v. tr. [dal lat. interpolare (prob. affine a polire «pulire»), in origine termine dei lavoratori di panni, «rimettere a nuovo»] (io intèrpolo, ecc.). – 1. Inserire in un testo [...] parole ad esso estranee, inavvertitamente o intenzionalmente, soprattutto da parte di amanuensi (v. interpolazione): i. nel codice una glossa marginale; il testo dell’opera ci è giunto gravemente interpolato. Per estens., aggiungere parole proprie ...
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interpolazione
interpolazióne s. f. [dal lat. interpolatio -onis; v. interpolare2]. – 1. a. Nella critica dei testi, qualunque consapevole alterazione del testo, frequente nei classici e dovuta alla [...] , l’aggiunta di elementi originariamente estranei (spiegazioni o note o aggiunte intenzionali marginali), introdotti da successivi amanuensi nel corpo del testo. Nelle scienze giuridiche, qualsiasi alterazione, consistente in aggiunte, omissioni o ...
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apice
àpice s. m. [dal lat. apex apĭcis «punta»]. – 1. Culmine, cima, e sim.: a. della fiamma; più com. fig.: l’a. della fortuna, della felicità; essere all’a. della potenza, della gloria; raggiungere [...] sec. 3° d. C. ponevano, talvolta, sulle vocali lunghe per natura. c. Segno a forma di accento acuto usato da amanuensi italiani, spagnoli e inglesi nei sec. 11°e 12° in funzione tonica (accento) e per indicare i monosillabi lunghi; nella scrittura ...
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Colui che, prima dell'invenzione della stampa, trascriveva codici. Noti anche con il nome di amanuensi, fino al 13° sec. i c. erano pressoché esclusivamente monaci, che nelle abbazie si dedicavano a realizzare per intero i libri, dalla preparazione...
Poema epico, il più antico tramandatoci delle letterature germaniche. Composto intorno al 700 da un Anglo, pervenutoci, trascritto da amanuensi del Wessex, in un unico manoscritto di fine 10° o primi dell’11° sec., consta di 3183 versi. Narra...