secchio
sécchio s. m. [lat. tardo *sĭclus, class. sĭtŭlus]. – 1. Recipiente di forma troncoconica (con bocca in genere più larga della base), di metallo (per lo più ferro zincato), legno, plastica o [...] agli orli, destinato a contenere liquidi o anche ad altriusi: il s. dell’acqua; il s. per il di secchia, mentre in altre indica un recipiente più grande e adibito a varî usi. 2. Per metonimia, ciò che è contenuto o che può essere contenuto ...
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effetto
effètto s. m. [dal lat. effectus -us, der. di efficĕre «compiere», comp. di ex- e facĕre «fare»; nel sign. 4, è un calco del fr. effets, e sono dovuti a influenza francese anche altriusi di [...] ; questi e. di carità, che possiamo certamente chiamar grandiosi (Manzoni). b. Con il sign. generale che precede, ha usi specifici in varie scienze e discipline; in partic., in fisica, fenomeno che si manifesta con caratteri ben determinati, e che ...
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medesimo
medéṡimo (poet. medésmo; ant. o settentr. medémo) agg. e pron. [lat. *metĭpsĭmus, comp. di met (cfr. egomet, memet) e ipse «stesso», con suffisso superl. (cfr. ipsĭmus in Petronio)]. – Esprime [...] identità ed è sinon., in quasi tutti i suoi usi, di stesso, rispetto al quale è meno com. anche se più efficace. 1. agg. a. Che peso; le due malattie presentano i m. sintomi, ecc. d. Per altriusi e valori (come, per es., è la virtù, la prudenza m., ...
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padrone
padróne s. m. (f. -a) [lat. patrōnus «protettore, difensore», rifatto secondo i nomi in -one]. – 1. ant. a. Patrono (che è il sign. etimologico): I’ fui de la città che nel Batista Mutò ’l primo [...] pure, non ti o non lo trattengo, e sim.); è frequente anche nel superlativo: padronissimo (padronissima) di andarsene quando crede. Altriusi fig.: essere (o non essere) p. di sé, dei proprî nervi, avere (o non avere) il controllo delle proprie ...
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mosca
mósca s. f. [lat. mŭsca]. – 1. a. Genere di insetti ditteri brachiceri dal corpo tozzo, con solo il primo paio di ali atte al volo, essendo il secondo paio modificato a formare due strutture per [...] . 3. Uccello mosca, altro nome delle varie specie di colibrì, con riferimento alle minuscole proporzioni di questi uccellini. 4. Altriusi estens. e fig.: a. Nella pesca con l’amo, ogni imitazione artificiale di insetto, larva, o d’altro animaletto ...
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vìttima s. f. [dal lat. victĭma, di etimologia oscura]. – 1. Essere vivente, animale o uomo, consacrato e immolato alla divinità: consacrare, sacrificare, uccidere o immolare la v.; condurre la v. all’altare; [...] stesso: quell’uomo è v. del suo eccessivo attaccamento al lavoro, della sua ambizione. In usi iperb., chi è costretto a subire le imposizioni altrui, a essere succube di altri: essere v. o la v. del marito, della moglie; quel giovane è sempre stato v ...
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s. f. [lat. vacca]. – 1. La femmina adulta dei bovini: allevamento di vacche; vacche da lavoro, da riproduzione, da macello o da carne (carne di vacca, e assol. bollito di vacca), da latte; pelle di vacca [...] , diventare fiacco, svogliato (cfr. il sinon. invacchire); in usi region., andare in v., guastarsi, detto per es., del la v. con tutti; porca vacca! Valore spreg. ha anche in altri casi, riferiti per es. a donna sformata, o trasandata, oppure in ...
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notte
nòtte s. f. [lat. nox noctis, da una radice conservatasi nella maggior parte delle lingue indoeuropee]. – 1. a. L’intervallo di tempo che corre fra il tramontare e il successivo sorgere del sole, [...] n.!); anche fig., per dare tono di conclusione definitiva a una decisione: lascialo fare ciò che vuole, e buona n.! (per altriusi fig., v. buonanotte; per l’espressione buona n. al secchio, v. secchio, n. 3); in funzione di s. f., augurare, dare ...
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fóndaco s. m. [dall’arabo funduq, che è dal gr. πάνδοκος, πανδοκεῖον «albergo»] (pl. -chi, -ci). – 1. Edificio o complesso di edifici dove, nel medioevo e nei secoli successivi, i mercanti forestieri per [...] e Tiziano ora quasi interamente distrutti). 2. Con altri sign. storici, diversi da regione a regione o da magistratura del tardo medioevo (v. curia, n. 5 a). 3. In usi regionali, è nome tuttora attribuito a emporî, magazzini, botteghe per la vendita ...
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aprire
Il verbo APRIRE è di uso molto frequente, e ha molti significati diversi. Può voler dire: 1. dividere le parti unite di un oggetto o di una struttura (a. una finestra, una porta nella parete); [...] ventaglio, l’ombrello, le braccia). 5. Ci sono poi altri significati specifici, legati a ciò che viene aperto: aprire un ; a. un’attività). 7. Anche in questo caso, ci sono usi specifici: aprire il fuoco, cioè cominciare a sparare; aprire un corteo, ...
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Ecologia
L’a. è tutto ciò che circonda e con cui interagisce un organismo. Il concetto di a. è quindi relativo e comprende tutte le variabili o descrittori biotici e abiotici in cui un organismo vive e con cui interagisce nel corso della sua...
Sacramento centrale del cristianesimo, che da un lato commemora e, secondo la dottrina cattolica e di altre confessioni cristiane, rinnova il sacrificio di Gesù Cristo, e, dall’altro, attua la comunione dei fedeli con il Redentore e tra loro.
Teologia
Il...