allegoricoallegòrico agg. [dal lat. tardo allegorĭcus, gr. ἀλληγορικός] (pl. m. -ci). – Che riguarda l’allegoria o appartiene all’allegoria: significato a., quello, diverso dal significato proprio, [...] , una frase, un testo, assume per allegoria; interpretazione a., quella che ravvisa in un testo un’allegoria. Per i carri a., v. carro. ◆ Avv. allegoricaménte, secondo il procedimento dell’allegoria, per via allegorica: esprimersi, interpretare ...
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letterale
(ant. litterale) agg. [dal lat. tardo litteralis]. – 1. a. Che riguarda la lettera di uno scritto, che si attiene cioè al significato più ovvio e per così dire esterno delle parole, in contrapp. [...] ; questa è la litterale esposizione de la prima parte (Dante); parla sotto due sensi: l’uno letterale, l’altro allegorico (Buti); interpretazione l. della legge, in diritto, l’interpretazione che attribuisce alla norma giuridica il senso che risulta ...
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figurale
agg. [dal lat. tardo e mediev. figuralis]. – 1. Figurato, simbolico, allegorico, soprattutto con riferimento al significato o senso tipico del Vecchio Testamento (v. tipico1), ma anche, nella [...] ). 2. Nel linguaggio della critica d’arte, della figura, relativo alla figura come aspetto della persona, degli animali o in genere delle cose: la rappresentazione dell’immagine figurale. ◆ Avv. figuralménte, in modo figurato, allegorico, simbolico. ...
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tropologico
tropològico agg. [dal lat. tardo tropologĭcus, gr. τροπολογικός; v. tropologia] (pl. m. -ci). – Attinente alla tropologia; allegorico, figurato. Nell’ermeneutica biblica, senso t. (o senso [...] morale), quello che si ottiene quando un avvenimento o una figura della Bibbia vengono assunti a indicare realtà o insegnamenti morali. ◆ Avv. tropologicaménte, secondo il senso tropologico: esporre, interpretare ...
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lettera
lèttera (o léttera) s. f. [lat. lĭttĕra; come sinon. di epistŭla il latino adoperava il pl. littĕrae; cfr. il gr. γράμμα, pl. γράμματα, nei due sign]. – 1. a. Ciascuno dei segni con cui si rappresentano [...] un discorso alla l., testualmente, senza cambiar nulla. Si contrappone anche ad allegoria, a senso metaforico (cfr. letterale): la l. nasconde un profondo significato allegorico; e nel linguaggio fam., per enfasi: sono rimasto senza un soldo, alla ...
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insegna
inségna s. f. [lat. insĭgnia, pl. del sost. neutro insigne «segno, insegna», comp. di in-1 e signum «segno»]. – 1. In genere, qualsiasi segno o contrassegno visibile, che sia distintivo di una [...] caricato: i. nobiliari o gentilizie; l’i. comitale, ducale; l’i. di Firenze è il giglio. c. Nei libri, il disegno allegorico, per lo più accompagnato da un motto, che è posto sul frontespizio o alla fine del volume come contrassegno dell’editore: un ...
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geroglifico
geroġlìfico (ant. ieroġlìfico) s. m. e agg. [dal lat. tardo hieroglyphĭcus, gr. ἱερογλυϕικός nella locuz. ἱερογλυϕικὰ γράμματα «lettere sacre incise»; comp. di ἱερός «sacro» e γλύϕω «incidere»] [...] classico ad alcune migliaia nel periodo tardo; ritenuti, dai tempi degli antichi Greci in poi, di esclusivo significato allegorico e simbolico, furono compresi nel loro vero valore, ideografico e fonetico insieme, soltanto nella prima metà del sec ...
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allegorista
s. m. e f. [dal lat. tardo allegorista, gr. ἀλληγοριστής] (pl. m. -i). – 1. Chi, nell’interpretazione di un testo (e spec. nell’esegesi biblica), segue il metodo allegorico, ricerca cioè [...] ed espone il significato racchiuso sotto le allegorie. 2. Artista che crea opere allegoriche o si esprime facendo frequente ricorso alle allegorie. ...
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polisenso
polisènso agg. e s. m. [comp. di poli- e senso]. – 1. agg. Che ha più significati: vocabolo, termine p.; che si può interpretare in più modi: i giri di parole, che si recano o si possono recare [...] : la «Divina Commedia» abbonda di polisensi, cioè di passi che possono essere intesi in senso letterale, allegorico, anagogico. b. Soggetto di un gioco enigmistico, dato da una parola che presenta più significati radicalmente differenti ...
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apologo
apòlogo s. m. [dal lat. apolŏgus, gr. ἀπόλογος «racconto»] (pl. -ghi). – Tipo di favola caratterizzato da uno spiccato senso allegorico e morale: l’a. dello stomaco e delle membra, quello con [...] cui Menenio Agrippa avrebbe convinto i plebei a porre termine alla secessione sul Monte Sacro (o sull’Aventino secondo la tradizione più antica) ...
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Poema allegorico in terzine di G. Boccaccio, composto probabilmente nel 1342.
Colto da un dolce sonno, il poeta è guidato da una donna bellissima a un castello nelle cui sale sono affrescati i trionfi allegorici della Scienza, Gloria, Ricchezza,...
Romanzo allegorico-pastorale di G. Boccaccio, misto di prosa e di versi (19 canti in terza rima), composto fra il 1341 e il 1342. Noto anche col titolo di Ninfale d'Ameto o Commedia delle Ninfe fiorentine.