riallogare
v. tr. [comp. di ri- e allogare] (io riallògo, tu riallòghi, ecc.), non com. – Rimettere al proprio luogo, al posto giusto: venuto il chirurgo, e straziatomi per assai tempo, disse di aver [...] riallogato ogni cosa (Alfieri), riferito a una spalla slogata e a un osso fratturato. ...
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insegnatore
insegnatóre s. m. (f. -trice) [der. di insegnare], ant. o raro. – Chi insegna, chi introduce alla conoscenza di qualche cosa: Galileo Galilei ... primo i. della più sana filosofia (Magalotti); [...] D’ogni alta cosa insegnatrice altrui (Alfieri, con allusione all’Italia); Cristo di libertade insegnatore (Carducci). ...
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satira
sàtira s. f. [dal lat. satŭra, femm. dell’agg. satur «pieno, sazio» e per estens. «vario, misto» (anche, con valore negativo, «confuso»), secondo antiche interpretazioni connesso con la lanx satura, [...] dalla morale comune (e sono perciò considerati vizî o difetti) o dall’ideale etico dello scrittore: le s. di Ariosto, di Alfieri. c. Con valore collettivo, il complesso dei componimenti satirici di una letteratura, di un’età, di un poeta, di un ...
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prezzare
(ant. preziare) v. tr. [dal lat. tardo pretiare (con i sign. del n. 1), der. di pretium «prezzo»] (io prèzzo, ecc.). – 1. ant. a. Apprezzare, stimare, tenere in considerazione: Quant’uom più [...] val, men se medesmo ei prezza (Alfieri). b. Attribuire notevole valore, alto prezzo a qualcosa: ècci di questi macigni sì gran quantità, che appo noi è poco prezzata (Boccaccio). c. Tenere in conto, considerare (spec. in frasi negative): Un magnanimo ...
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pria
avv. [lat. prīus, con terminazione raccostata a prima], ant., letter. e poet. – Prima, precedentemente: dopo ’l pasto ha più fame che pria (Dante); Non è questo ’l terren ch’i’ toccai pria? (Petrarca); [...] in pria, dapprima, per prima cosa: spegner del tutto in pria I tiranni fa d’uopo (Alfieri). Seguito da che o di, ha la funzione di cong. temporale: Tu pria che l’erbe inaridisse il verno ..., Perivi, o tenerella (Leopardi); tu sarai scintilla Pria d’ ...
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spezzato
agg. e s. m. [part. pass. di spezzare]. – 1. agg. a. Che non è intero o continuo, per essere stato diviso in due o più pezzi o parti: pane s.; legna s. e accatastata. In usi fig.: orario s., [...] tempo, e sempre alla s., e senza ch’io avessi alcun piano scritto, mi stava con tutto ciò assai fortemente fitta nel capo (Alfieri). 2. s. m. a. Lo stesso, ma meno com., che spezzatino. b. In scenotecnica, telaio con tela decorata che rappresenta un ...
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memorando
agg. [dal lat. memorandus, gerundivo di memorare «ricordare»], letter. – 1. Degno d’essere ricordato; grande, famoso; è in genere sinon. di memorabile, ma più forte e più solenne: De’ figli [...] già ne’ fieri petti umani Un’infelice e vil secchia di legno (Tassoni); privato, inerme, (Memorando ardimento) in su la scena Mosse guerra a’ tiranni (Leopardi, con riferimento alle tragedie di V. Alfieri). 2. Come s. m., forma rara per memorandum. ...
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feroce
feróce agg. [dal lat. ferox -ocis, der. di ferus «fiero, crudele»]. – 1. a. Disumano, crudele, che gode nel fare male fisicamente o anche spiritualmente ad altri: uomo, tiranno, nemico f.; iperb. [...] e f. divenne (Boccaccio); Allobrogo f., a cui dal polo Maschia virtù ... venne nel petto (Leopardi, con riferimento all’Alfieri); coraggioso, impavido: Né valse esser costante né feroce (Dante). ◆ Avv. feroceménte, con ferocia, con furia crudele ...
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ognora
ognóra (ant. ognióra, 'ógni óra', ogn’óra) avv., letter. – Sempre: il poeta non possiede che le sue ali ognora crescenti (Deledda). È frequente, soprattutto in poesia, la forma tronca ognór (ant. [...] più (anche, raram., in grafia unita, ognorpiù), per indicare aumento continuo, movimento crescente: dico, ridico, e ognor più torno a dire (Alfieri). Come cong. temporale, ognora che, ognor che, ogni volta che: ognora ch’io mi specchio (Boccaccio). ...
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vita
s. f. [lat. vīta, affine a vivĕre «vivere»]. – 1. In senso ampio, proprietà o condizione di sistemi materiali (i sistemi viventi, dagli organismi unicellulari a quelli pluricellulari più evoluti) [...] più autorevoli sono quelle di D. Cavalca e di F. Belcari; La v. scritta da esso, titolo dell’autobiografia di Vittorio Alfieri. Di qui, per estens., biografia, opera biografica: scrivere una v. di G. Leopardi, di papa Giovanni XXIII; mentre i monaci ...
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Famiglia astigiana, i cui più antichi personaggi ricordati sono Uberto (1149) e Tommaso (1155) da cui discese Manuele, crociato nel 1214: i figli, Guglielmo e Alferio, ricchi mercanti, divennero (1240) signori feudali di Magliano. Il primo ebbe...
Architetto (Roma 1699 - Torino 1767) della famiglia Alfieri Cortemilia (v. Alfieri). A Roma trascorse varî anni della giovinezza; si trasferì in Piemonte nel 1722. Lavorò dapprima in Asti; in Alessandria disegnò nel 1730 per lo zio, marchese...