sparare1
sparare1 v. tr. [prob. der. di parare, come a dire «disfare ciò che è a posto», col pref. s- (nel sign. 1)]. – 1. a. region. Con riferimento ad animali, aprire con un taglio sul davanti il ventre [...] d’abbigliamento: s. una veste; fatto cercare un chirurgo, mentre lo stava aspettando si fece s. la manica dell’abito (Alfieri). ◆ Part. pass. sparato, anche come agg., aperto sul davanti: un maiale sparato; una veste ... sparata dinanzi e da’ lati ...
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accertare
v. tr. [der. di certo 1; nel sign. 3, dallo spagn. acertar, der. di cierto «certo»] (io accèrto, ecc.). – 1. Rendere qualcuno certo di una cosa, rassicurarlo della verità di un fatto: vi accerto [...] . l’entità dei danni. 3. letter. ant. Indovinare, cogliere nel segno: Poi la spada gli fisse e gli rifisse Ne la visiera, ove accertò la via (T. Tasso); Ciò che rileva, è lo a. i colpi (Alfieri). ◆ Part. pass. accertato, anche come agg. (v. la voce). ...
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punto2
punto2 s. m. [lat. pŭnctum, lat. tardo pŭnctus, der. di pŭngĕre «pungere»: propr. «puntura, forellino»]. – 1. a. Nel cucito e nel ricamo, l’atto del passare il filo attraverso la stoffa e ripassarlo [...] ), o nello stesso momento, contemporaneamente, insieme: arrivarono tutti e due in un p.; Felice io sono e misero in un p. (Alfieri). c. Con riferimento alle circostanze del momento: arrivare a buon p., a mal punto (o anche in buon punto, in mal punto ...
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sconcio
scóncio agg. e s. m. [der. di sconciare]. – 1. agg. (pl. f. -ce, raro -cie) Brutto, ripugnante, che offende la vista o il senso estetico: uno s. animale; una s. costruzione; La vostra s. e fastidiosa [...] s. e di pessimo gusto; Dante in una corte ripulita e delicata ... non avrebbe adoprato tante rozze e sconce espressioni (Alfieri). Anticam., con senso più generico, eccessivo, smodato: dimenticato a qual partito gli avesse lo s. spendere altra volta ...
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puntura
s. f. [dal lat. tardo punctura, der. di pungĕre «pungere», part. pass. punctus]. – 1. a. Piccola ferita, penetrante ma per lo più poco profonda, prodotta da oggetto sottile e appuntito: la p. [...] alla spalla mi fa ricordare la ferita (Stuparich). Ant., pleurite: si prese una p. di cui in pochi giorni morì (Alfieri). 3. fig., letter. a. Motto pungente, frase di rimprovero oppure offensiva, diretta a colpire qualcuno, a provocargli dolore o ...
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inimico
agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. inimicus, comp. di in-2 e amicus «amico»] (pl. m. -ci). – Forma letter. per nemico, nelle sue varie accezioni, come agg. e sost.: precipitoso Già mi sarei fra gl’i. [...] ferri Scagliato io da gran tempo (Alfieri); feriti a morte in qualche rabbioso combattimento, pur seguono ad offendere l’inimico (Muratori). ...
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ministro
s. m. [dal lat. minister -stri «servitore, aiutante», der. di minor agg., minus avv. «minore, meno», secondo il modello di magister «maestro» sentito in rapporto con magis «più»]. – In genere, [...] ). Nell’uso poet., con riferimento a cosa: Ma tu mi resti, o brando: all’ultim’uopo, Fido m., or vieni (Alfieri). c. In funzione predicativa, e con senso fig., nell’espressione ormai letter. essere, farsi ministro di qualche cosa, compiere opera ...
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strascinare
v. tr. [der. di trascinare, col pref. s- (nel sign. 6)] (io strascìno, ecc.). – 1. a. Tirarsi dietro una cosa, o anche un animale, una persona, facendoli strisciare sul suolo; in qualche [...] , spinti), ecc., è meno com. di trascinare e meno proprio: Mirra infelice, strascina una vita Peggio assai d’ogni morte (Alfieri); povero vecchio! che pena mi mettea il vederti s. stentatamente l’egro fianco, e non poterti sostenere col mio braccio ...
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muto
agg. [lat. mūtus, voce derivata da una radice onomatopeica mu che, come il gr. μῦ-, riproduceva la formazione di suoni inarticolati prodotti a bocca chiusa]. – 1. a. Di persona che non può fare [...] son di parere che [il lettore] non se ne curi molto (Manzoni); che non trova espressione: immensa doglia muta Nel cor tremante (Alfieri); un m. dolore; m. ammirazione; una m. ma profonda simpatia; che non fa più parlare di sé: m. è l’antica potenza ...
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disgravare
(ant. disgrevare) v. tr. [comp. di dis-1 e gravare]. – Forma meno com. di sgravare, nel senso di alleviare, alleggerire: Deh, se giustizia e pietà vi disgrievi Tosto, sì che possiate muover [...] l’ala (Dante); anche rifl.: purché la loro patria si disgravasse dai debiti (Alfieri). ...
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Famiglia astigiana, i cui più antichi personaggi ricordati sono Uberto (1149) e Tommaso (1155) da cui discese Manuele, crociato nel 1214: i figli, Guglielmo e Alferio, ricchi mercanti, divennero (1240) signori feudali di Magliano. Il primo ebbe...
Architetto (Roma 1699 - Torino 1767) della famiglia Alfieri Cortemilia (v. Alfieri). A Roma trascorse varî anni della giovinezza; si trasferì in Piemonte nel 1722. Lavorò dapprima in Asti; in Alessandria disegnò nel 1730 per lo zio, marchese...