petrarchismo
s. m. – Genericam., l’imitazione di Francesco Petrarca poeta lirico, soprattutto d’amore, imitazione che sotto varie forme e con varia misura e fortuna giunge sino alla più recente poesia [...] novecentesca: il p. dell’Alfieri; il p. leopardiano. In senso storico ristretto, la poesia d’amore, diffusa in Italia e fuori nei sec. 15° e 16°, che ricalcava modi stilistici, temi, concetti e atteggiamenti spirituali della lirica petrarchesca, ...
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scimmiotto
scimmiòtto (ant. scimiòtto) s. m. [dim. di scimmia]. – 1. a. Piccola scimmia, scimmia giovane. In usi fig., spreg., con riferimento a persona piccola e brutta, goffa e mal fatta: è proprio [...] in modo maldestro, goffo o sfacciato: dalle stolte e superbe aule dei re e dei loro scimmiotti, i potenti (Alfieri); silenzio ai piccoli accademici, agli scimmiotti ammaestrati (Carducci); fare lo s., scimmiottare. b. fig. In tono scherz. e affettivo ...
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deliberativo
agg. [dal lat. deliberativus]. – Che vale a deliberare, che riguarda il deliberare: facoltà d.; potere d.; voto d., in opposizione al voto consultivo; discorso d., che tende a persuadere [...] . Si chiama talora, in stilistica, modo, giro sintattico, procedimento d., quello impiegato per esprimere che il soggetto parlante interroga sé stesso su una decisione da prendere; per es.: «infra deserti sola Ch’io ti abbandoni mai?» (Alfieri). ...
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parossismo
(ant. parosismo e parocismo) s. m. [dal gr. παροξυσμός «irritazione, esasperazione», der. di παροξύνω «eccitare», comp. di παρα- «para-2» e ὀξύς «acuto»]. – 1. In medicina, e anche nel linguaggio [...] si presenta con caratteri di maggior gravità: passai tre giorni e tre notti in continui parossismi di morte (Alfieri); quando lo assalivano i parossismi delle febbri malariche (Bacchelli). 2. fig. a. Esasperazione di un sentimento, di uno ...
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scingere
scìngere (ant. o poet. scìgnere) v. tr. [da discingere, per riduzione del pref. dis- a s-] (coniug. come cingere), letter. – Togliersi, slacciando fibbie e allacciature, l’indumento o l’arma [...] di compl. di termine: Sermo m’impon, ch’io qui (se il pur calzai) Dal piè mi scinga l’italo coturno (Alfieri). Per estens., nel rifl., sciogliersi, liberarsi da ciò che stringe o impedisce i movimenti: Tre volte il cavalier la donna stringe Con ...
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parricida
s. m. e f. [dal lat. parricida o paricida (v. parricidio)] (pl. m. -i). – Chi commette parricidio, cioè chi uccide un ascendente o, più raram., un discendente o un parente stretto (v. parricidio). [...] il ferro p. (o sim.), usato per commettere il parricidio; Poiché in te stessa il braccio parricida L’usato ardir perdea (Alfieri), il braccio di Clitennestra che ha ucciso il marito Agamennone (qui il parricidio è inteso come uccisione del coniuge). ...
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mugghiare
(pop. tosc. mugliare) v. intr. [lat. mūgĭlare, *mūgŭlare, affini a mugire «muggire»] (io mùgghio, ecc.; aus. avere). – 1. Emettere muggiti: i buoi mugghiano nella stalla; per estens., iperb., [...] , anche come agg.: quella voce istessa Fatta è tremenda, e mi respinge, e tuona In suon di tempestosa onda mugghiante (Alfieri). Con uso antonomastico, come sost., nel linguaggio poet., il bove: Ed il pungolo vibra in su i mugghianti (Carducci). ...
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arco
s. m. [lat. arcus -us] (pl. archi; ant. anche le àrcora). – 1. Arma usata fin dai tempi antichissimi per caccia e guerra, formata di un lungo e sottile elemento di materia flessibile e di una corda, [...] trentacinque, tanto quanto questa etade ha di salita tanto dee avere di scesa (Dante); già inchina del mio viver l’a. (Alfieri). b. Nel linguaggio polit., è in genere sinon. di schieramento, talora anche di area (come spazio politico occupato da un ...
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autoritratto
s. m. [comp. di auto-1 e ritratto]. – Ritratto che un pittore o uno scultore fa di sé stesso: l’a. di Raffaello; galleria degli a., agli Uffizî di Firenze. Per estens., anche in funzione [...] appositiva, descrizione in prosa o in versi del proprio aspetto fisico o anche delle proprie qualità morali: il sonetto a. dell’Alfieri, del Foscolo. ...
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abitare
v. tr. e intr. [dal lat. habitare, propr. «tenere», frequent. di habere «avere»] (io àbito, ecc.). – 1. tr. Avere come propria dimora: a. una bella casa; allora abitavo una camera al terzo piano. [...] in famiglia, con i genitori, da un parente; a. in una gran bella casa; Con questi grandi abita eterno (Foscolo, dell’Alfieri in S. Croce); Abito in una piccola città del Sud: per questo dimentico gli ombrelli (Francesco Piccolo); fig., Dio abita nel ...
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Famiglia astigiana, i cui più antichi personaggi ricordati sono Uberto (1149) e Tommaso (1155) da cui discese Manuele, crociato nel 1214: i figli, Guglielmo e Alferio, ricchi mercanti, divennero (1240) signori feudali di Magliano. Il primo ebbe...
Architetto (Roma 1699 - Torino 1767) della famiglia Alfieri Cortemilia (v. Alfieri). A Roma trascorse varî anni della giovinezza; si trasferì in Piemonte nel 1722. Lavorò dapprima in Asti; in Alessandria disegnò nel 1730 per lo zio, marchese...