pariglia
parìglia s. f. [dal fr. pareille, che è il lat. pop. *parĭcŭla, der. del lat. class. par «pari, uguale» (cfr. pariglio)]. – 1. Coppia di cose uguali o simili. In partic.: a. Coppia di cavalli [...] l’orecchio mio ... mi avvertiva della noiosa e insulsa uniformità di quel verseggiare a pariglia a pariglia di rime (Alfieri). 2. Contraccambio, nella locuz. rendere la p., ricambiare lo stesso trattamento avuto (soprattutto quando si siano ricevuti ...
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referto
refèrto s. m. [dal lat. mediev. refertum, neutro sostantivato del part. pass. di referre «riferire»]. – 1. ant. o raro. Il fatto di riferire e, anche, quanto si riferisce; resoconto: giunto poi [...] a casa sua, ed avuto il r. della sua gente, ottenne al fine la tanto desiderata certezza dei danni suoi (Alfieri). 2. a. Nel linguaggio giuridico, relazione scritta rilasciata dal medico che ha sottoposto un paziente a un esame clinico o strumentale ...
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tributo2
tributo2 s. m. [dal lat. tributum, der. di tribuĕre «ripartire fra le tribù», poi «attribuire» (der. di tribus «tribù»); può anche essere inteso come neutro sostantivato dell’agg. tributus «tributo1»]. [...] ah! pur ch’Egisto, Pria che raggiorni, a disturbar non venga Il mio pianto, che al cenere paterno Misera reco in annual tributo! (Alfieri). b. poet. L’acqua che un affluente porta al fiume maggiore, o che un corso d’acqua versa in un lago o nel mare ...
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sesquiplebe
sesquiplèbe s. f. [comp. di sesqui- e plebe]. – Termine (propriam. «una plebe e mezzo», quindi «peggio che plebe») usato da V. Alfieri come titolo di una delle sue Satire (Non Medio Ceto, [...] no, ma Sesquiplebe) per indicare la classe di cittadini che così dovrebbe essere chiamata e non «ceto medio» ...
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pestifero
pestìfero agg. [dal lat. pestĭfer -ĕri, comp. di pestis «peste» e -fer «-fero»]. – 1. Propr., che porta, che comunica la peste: unguenti velenosi, p. (Manzoni); anche, più genericam., che ha [...] sublime e prima classe di letterati ... contaminata quasi sempre ... ed anzi fatta espressamente dannosa dalla p. influenza del principato (Alfieri); con sign. attenuato e tono scherz., che è causa di molestia e fastidî, che non sta mai fermo, che ...
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abbellare
v. tr. e intr. [der. di bello] (io abbèllo, ecc.), letter. – 1. tr. Abbellire: vivi beata, e il mondo abbella, Elvira mia, col tuo sembiante (Leopardi); rifl., abbellirsi, ornarsi: con molti [...] : natura lascia Poi fare a voi secondo che v’abbella (Dante). ◆ Il verbo si trova adoperato soltanto nella forma abbella dell’indic. pres. e dell’imperat. (con un’unica eccezione: ond’io mi abbelli, cong. di 1a pers., in Alfieri, Bruto primo, II, 1). ...
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sesto2
sèsto2 s. m. [sostantivazione di sesto1; cfr. sesta2]. – 1. ant. Compasso: Colui che volse il sesto A lo stremo del mondo (Dante). 2. In architettura, linea curva d’intradosso dell’arco, che può [...] Nella costruzione navale, garbo delle ossature di una nave con lo scafo in legno. 4. Nel linguaggio tipografico del passato, il formato di un libro: una raccolta dei principali poeti e prosatori italiani di picciol s., e di graziosa stampa (Alfieri). ...
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pratica
pràtica (ant. pràctica, pràttica) s. f. [uso sostantivato dell’agg. pratico; cfr. il gr. πρακτική (ἐπιστήμη) «(scienza) pratica»]. – 1. a. Attività volta a un risultato concreto in un certo campo, [...] qualcosa: il gareggiare ... suppone sempre un raggiro e delle pratiche non letterarie affatto e indegne perciò d’un vero letterato (Alfieri). 5. Di uso com. la locuz. avv. in pratica (contrapp. a in teoria), sotto l’aspetto pratico, praticamente: un ...
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preaccennare
v. tr. [comp. di pre- e accennare] (io preaccénno, ecc.). – Accennare in precedenza, in un discorso o in uno scritto, cose che verranno trattate poi più estesamente: Preaccennare il mio [...] parer frattanto Piacemi (Alfieri); in questo senso è particolarmente frequente l’uso del part. pass.: il preaccennato problema. Raro (al posto del semplice accennare) nel sign. di preannunciare, dare indizio, far presentire. ...
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risibile
risìbile agg. [dal lat. tardo risibĭlis, der. di ridēre «ridere», part. pass. risus]. – 1. ant. Atto, disposto al riso: le quali cose [il ridere e il parlare] paiono essere proprie de l’uomo, [...] 2. Che suscita il riso, nel senso di derisione, scherno: risibil gobba (Parini); impotente e sprezzabile e risibil nemico (Alfieri); ma per lo più di discorsi, pensieri, azioni, ecc.: parole, minacce, proposte, credenze r.; scuse, giustificazioni r ...
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Famiglia astigiana, i cui più antichi personaggi ricordati sono Uberto (1149) e Tommaso (1155) da cui discese Manuele, crociato nel 1214: i figli, Guglielmo e Alferio, ricchi mercanti, divennero (1240) signori feudali di Magliano. Il primo ebbe...
Architetto (Roma 1699 - Torino 1767) della famiglia Alfieri Cortemilia (v. Alfieri). A Roma trascorse varî anni della giovinezza; si trasferì in Piemonte nel 1722. Lavorò dapprima in Asti; in Alessandria disegnò nel 1730 per lo zio, marchese...