sverre
svèrre v. tr., letter. – Variante poet. rara di svellere o svegliere, strappare: Con queste man mie stesse, io stessa pria Me li vo’ sverre [gli occhi], io, dalla fronte (Alfieri). ...
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svezzese
svezzése agg. e s. m. e f. – Forma ant. per svedese: in tal modo si navigò il tragitto primo di sette miglia svezzesi in dieci e più ore (Alfieri). ...
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longevo
longèvo agg. [dal lat. longaevus, comp. di longus «lungo» e aevum «tempo, età»]. – Che vive a lungo, che supera o ha superato la durata comune della vita umana (o anche animale e vegetale): un [...] l.; una pianta longeva. Estens.: O diva Pegasëa che li ’ngegni Fai glorïosi e rendili l. (Dante), e prolunghi la loro vita con la fama che dura oltre la morte; Del senno uman la più l. figlia (Alfieri), con riferimento alla Repubblica di Venezia. ...
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sdegnoso
sdegnóso agg. [der. di sdegno]. – 1. a. Di persona che dimostra sdegno, cioè avversione, disprezzo o rifiuto per tutto ciò che le appare in contrasto con i proprî gusti, con i proprî principî: [...] compromesso; è sempre stato s. degli onori, dei riconoscimenti; essere s. delle adulazioni; il carattere severo e s. dell’Alfieri; Basciommi ’l volto e disse: «Alma sdegnosa, Benedetta colei che ’n te s’incinse!» (Dante). b. Di atto, atteggiamento ...
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invido
ìnvido agg. [dal lat. invĭdus, der. di invidēre «guardare biecamente, invidiare», comp. di in-1 e vidēre «vedere»], letter. – Invidioso: due aspidi di donne, Invide, altere, piene di se stesse [...] (Alfieri); Gioìan d’i. riso Le abitatrici olimpie (Foscolo). ...
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invincibile
invincìbile agg. [dal lat. tardo invincibĭlis]. – Che non è possibile vincere: guerriero, eroe, esercito, nazione i.; ah! meco Fosse pur anco la invincibil destra Di Dio possente (Alfieri); [...] i. armata (spagn. invencible armada), denominazione della flotta che Filippo II di Spagna inviò contro l’Inghilterra (1588), e che andò distrutta per l’inettitudine degli uomini e per le avverse condizioni
atmosferiche ...
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epico
èpico agg. [dal lat. epĭcus, gr. ἐπικός, der. di ἔπος: v. epos] (pl. m. -ci). – Pertinente alla narrazione poetica di gesta eroiche: poema e., poesia e.; ciclo e., e ciclo e.-cavalleresco; verso, [...] e evocano il senso dell’eroico, del leggendario, del grandioso: una lotta e.; le e. selve immense della Svezia (Alfieri). Nel linguaggio della critica letteraria contemporanea, si usa talora in contrapposizione a lirico, per indicare una poesia di ...
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postillare
v. tr. [dal lat. mediev. postillare]. – Annotare con postille: in quel frattempo non tralasciava però di leggere e p. sempre i poeti italiani (Alfieri). Per estens., letter., commentare un [...] testo, per scritto o a voce: mi rammento La scolaresca muta che si tedia Al postillare lento, sonnolento (Gozzano); più genericam., e in usi fig., accompagnare con parole di commento, con interiezioni ...
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treno1
trèno1 s. m. [dal fr. train, propr. «traino», der. di traîner che per etimologia e valore semantico corrisponde all’ital. trascinare; i sign. fondamentali di train sono: «azione di trascinare», [...] avviarsi, spostarsi con gran t. di servitù, di valletti; con un t. dunque di otto cavalli ... mi avviai alla volta di Genova (Alfieri; qui, con sign. più prossimo a traino); il signor podestà ... si fa condur da lui ... con gran treno di notaio e di ...
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ripieno
ripièno agg. e s. m. [comp. di ri- e pieno1]. – 1. agg. a. Lo stesso che pieno, con valore intens., quindi interamente pieno, molto pieno: stomaco r. di cibo, d’acqua; scaffali r. di libri; tavola [...] nomi, di date; con il cuore r. d’affetto, d’ira, ecc.; anche assol.: involontario sfogo Di un cor r. troppo (Alfieri), pieno di sdegno, esasperato. In molti casi la sfumatura intensiva si attenua fino a scomparire: gli portò un bicchiere r. di latte ...
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Famiglia astigiana, i cui più antichi personaggi ricordati sono Uberto (1149) e Tommaso (1155) da cui discese Manuele, crociato nel 1214: i figli, Guglielmo e Alferio, ricchi mercanti, divennero (1240) signori feudali di Magliano. Il primo ebbe...
Architetto (Roma 1699 - Torino 1767) della famiglia Alfieri Cortemilia (v. Alfieri). A Roma trascorse varî anni della giovinezza; si trasferì in Piemonte nel 1722. Lavorò dapprima in Asti; in Alessandria disegnò nel 1730 per lo zio, marchese...