schiamazzio
schiamazzìo s. m. [der. di schiamazzare]. – Uno schiamazzare continuato, concitato: codesto personaggio ... fece fare uno scandaloso s. per la città tutta (Alfieri). ...
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cinguettare
v. intr. e tr. [voce onomatopeica] (io cinguétto, ecc.; come intr., aus. avere). – 1. intr. a. Emettere trilli o gorgheggi, detto di piccoli uccelli dal canto sommesso e ripetuto: i passeri [...] con voce acuta, riferito soprattutto a bambini: si udivano i piccoli cinguettare nel giardino. 2. tr. Esprimersi malamente in una lingua, balbettarla: cinguettano ancora l’italiano, come faceva Alfieri prima dei suoi trent’anni (F. De Sanctis). ...
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svenare
v. tr. [der. di vena2, col pref. s- (nel sign. 4)] (io svéno, ecc.). – 1. Uccidere tagliando le vene, cagionare la morte per dissanguamento: lei gridante mercé e aiuto svenarono (Boccaccio). [...] di svenarsi con un rasoio; Seneca si svenò nel bagno; Ei si sveni; e il vil suo sangue Su’ Filistei ricada (Alfieri). 2. fig., iperb. o scherz. Fare spendere cifre esorbitanti, privare totalmente o quasi di denaro o di altre sostanze: mi volete ...
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posta1
pòsta1 s. f. [lat. pŏsĭta, part. pass. femm. di ponĕre «porre»; cfr. posto part. pass. e s. m.]. – 1. a. ant. Posto assegnato o stabilito per fermarsi temporaneamente o per stare definitivamente: [...] strada fra una posta e l’altra, da percorrere con una stessa muta di cavalli; tappa: piansi durante tutta la prima p. (Alfieri); se la giornata sarà fresca ... allungherò la strada di tre poste (Foscolo); correre la p. o correre le p., andare per le ...
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provincia
provìncia s. f. [dal lat. provincia, di etimo incerto] (pl. -ce o -cie). – 1. a. Nell’antichità romana, originariamente, qualsiasi territorio, in Italia o fuori, nel quale l’autorità fosse [...] calcici). 5. In senso fig., nell’uso letter. (non com.), settore specifico, ramo ben determinato nell’ambito di una disciplina, di un’arte e sim.: le scienze ... mi paiono una p. di letteratura ... interamente diversa dalle belle lettere (Alfieri). ...
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affiggere
affìggere v. tr. [dal lat. affigĕre, comp. di ad- e figĕre «attaccare»] (io affiggo, tu affiggi, ecc.; pass. rem. affissi, affiggésti, ecc.), letter. – 1. a. Fissare, attaccare: a le paterne [...] nel petto dell’avversario; più com., fissare (gli occhi e sim.): Affiggi in lei l’indagator tuo sguardo (Alfieri); applicare strettamente: all’adorata destra Le fredde labbra supplicando affisse (Leopardi). 2. rifl. a. Attaccarsi, fissarsi: Questa ...
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aulico
àulico agg. [dal lat. aulĭcus, gr. αὐλικός, der. di αὐλή «corte»] (pl. m. -ci), letter. – 1. Di corte: poeta a.; l’a. turba, Che t’odia (Alfieri). 2. Nobile, illustre, colto, raffinato, detto [...] di linguaggio o di stile; in partic., uno degli attributi con cui Dante definisce il volgare illustre da lui vagheggiato e proposto, in quanto esso sarebbe degno di risuonare nella reggia (aula). Per estens., ...
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sepolcro
sepólcro (ant. sepulcro) s. m. [dal lat. sepulcrum, der. del tema di sepelire «seppellire»]. – 1. a. Sinon. meno com. di tomba, ed adoperato soprattutto per indicare sepoltura illustre per la [...] religiosa (per il sepolcro nella storia dell’arte, v. tomba): il s. degli Scipioni, sulla via Appia a Roma; il s. dell’Alfieri, in S. Croce a Firenze, ecc.; innalzare un s. (qui s’intende il monumento); violazione di s., in diritto penale, delitto ...
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schiccherare1
schiccherare1 v. tr. [voce di origine onomatopeica] (io schìcchero, ecc.), non com. – Imbrattare fogli, per imparare a scrivere o a disegnare; per lo più scherz. o spreg., scrivere, disegnare, [...] ; s. versi, poesie; alcune memoriette ridicole ch’io andava schiccherando su questi miei viaggi, eran pure in francese (Alfieri); schiccheravo cavalli, paladini e mille cose, imbrattandone i miei quaderni e libri di scuola (D’Azeglio); anche assol ...
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Famiglia astigiana, i cui più antichi personaggi ricordati sono Uberto (1149) e Tommaso (1155) da cui discese Manuele, crociato nel 1214: i figli, Guglielmo e Alferio, ricchi mercanti, divennero (1240) signori feudali di Magliano. Il primo ebbe...
Architetto (Roma 1699 - Torino 1767) della famiglia Alfieri Cortemilia (v. Alfieri). A Roma trascorse varî anni della giovinezza; si trasferì in Piemonte nel 1722. Lavorò dapprima in Asti; in Alessandria disegnò nel 1730 per lo zio, marchese...