sprotetto
sprotètto agg. [comp. di s- (nel sign. 1) e protetto], letter. raro. – Non protetto, privo di protezione: chi si attenterà di mettere gli storici schiavi e protetti a confronto dei liberi sprotetti? [...] (Alfieri). ...
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rabido
ràbido agg. [dal lat. rabĭdus, der. di rabies «rabbia»]. – Nel linguaggio medico, sinon. non com. di rabico. Nell’uso letter., rabbioso, furioso, detto non solamente della persona o dell’animale [...] disteso avanti, Poi sorger, digrignar, rabido farsi (Caro); intorno Col vipereo flagello e l’atre faci Stan le r. Erinni (Alfieri); La lupa con un guizzo del r. artiglio la bianca Aquila ghermì al petto (Carducci). ◆ Avv. rabidaménte, non com., con ...
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semibarbaro
semibàrbaro agg. [dal lat. semibarbărus, comp. di semi- e barbărus «barbaro»]. – Che ha una civiltà ancora molto arretrata, poco più progredita di quella dei barbari: tribù s.; così accadrà [...] d’ogni altra passione che si voglia destare negli animi d’un popolo o interamente rozzo o semi-barbaro o colto e libero o colto e non libero (Alfieri). ...
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interzare
v. tr. [der. di terzo] (io intèrzo, ecc.), letter. – 1. Inserire o aggiungere come terzo: quei signori, dimani, interzeranno Giovanni Prati tra Dante e l’Alfieri (Carducci); alternare un oggetto [...] ad altri due: i. le mattonelle bianche con le nere. Nel rifl., interzarsi, mettersi, entrare come terzo fra altri due. 2. ant. Accrescere di un terzo, detto, per es., delle imposte. 3. Rafforzare triplicando ...
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sonante1
sonante1 agg. [part. pres. di suonare]. – 1. a. Che suona (anche con funzione participiale): a’ loro orecchi, da vicina parte, una s. zampogna con dolce voce pervenne (Boccaccio); Già sentir [...] : fra le s. risa Di giovani festivi e fra le acute Voci di dame (Parini); L’idïoma gentil s. e puro (Alfieri); con senso peggiorativo, quando si voglia contrapporre alla sonorità esteriore la vuotezza effettiva: un nome, un titolo s.; versi, frasi s ...
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perfino
avv. e prep. [comp. di per-1, con valore rafforzativo, e fino2]. – 1. Come avv., serve a indicare che ciò di cui si parla si considera quasi al limite della possibilità così da sembrare eccezionale [...] di tempo): andando lungo il Tevere p. al ponte Molle (Vasari); m’offro, se vi par convenevole, di pagare, p. al termine del contratto, ... l’interesse di più del 5% (Alfieri). P. che, p. a che, fino a quando, come locuz. cong., in prop. temporali. ...
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ondeggiare
v. intr. [der. di onda] (io ondéggio, ecc.; aus. avere). – 1. a. Muoversi a onde, detto della superficie delle acque che si agita; in questo sign., solo nell’uso letter.: i mari, allor che [...] , A cui la folta turba ondeggi intorno (Ariosto). Fig., poet.: la debil mia voce ... Tremula ondeggia (Alfieri); un mormorìo Pe’ dubitanti vertici ondeggiò (Carducci); confuse visioni cominciarono a ondeggiargli davanti alla fantasia (Deledda). Meno ...
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ondisonante
agg. [comp. di onda e sonante, part. pres. di suonare], letter. raro. – Lo stesso che ondisono: L’o. aspr’isola di Aiace (Alfieri); il core Delle ciurme allegrava ondisonante l’I0nio mar [...] (Arici) ...
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sonetto
sonétto s. m. [dal provenz. ant. sonet, che a sua volta è dal fr. ant. sonet «canzone, canzonetta», der. di son «suono»]. – Composizione metrica nata in Italia nel Duecento, di carattere prevalentemente [...] due quartine e due terzine, con rime disposte secondo schemi diversi nelle varie epoche e letterature: un s. del Petrarca, dell’Alfieri; i s. del Foscolo, del Carducci. In partic.: s. doppio (o rinterzato), ottenuto con l’inserimento di un settenario ...
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intombare
v. tr. [der. di tomba] (io intómbo, ecc.), letter. raro. – Mettere nella tomba, seppellire: Intero un sole al lagrimar si doni, Poi, con coraggio, chi morì s’intombi (V. Monti). Per estens., [...] uccidere, far morire: È il brando stesso di Saul, che intomba D’Edom la gente (Alfieri). ...
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Famiglia astigiana, i cui più antichi personaggi ricordati sono Uberto (1149) e Tommaso (1155) da cui discese Manuele, crociato nel 1214: i figli, Guglielmo e Alferio, ricchi mercanti, divennero (1240) signori feudali di Magliano. Il primo ebbe...
Architetto (Roma 1699 - Torino 1767) della famiglia Alfieri Cortemilia (v. Alfieri). A Roma trascorse varî anni della giovinezza; si trasferì in Piemonte nel 1722. Lavorò dapprima in Asti; in Alessandria disegnò nel 1730 per lo zio, marchese...