sturbare
v. tr. [lat. exturbare, comp. di ex- e turbare: v. turbare]. – 1. ant. Disturbare, impedire, interrompere: assai sturbò la gran festa ... la compassione che ogni uomo ... portava alla morte [...] costumi si conservarono ancora innocenti e purissimi; se non in quanto la natura da sé stessa ... me li andava pure sturbando (Alfieri). 2. Nell’uso region. (Roma e Lazio), causare uno svenimento, una temporanea perdita di coscienza (v. sturbo): l’ha ...
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sbastigliato
agg. [der. di Bastiglia, col pref. s- (nel sign. 4)]. – Privato della Bastiglia, nome di una fortezza di Parigi che nel sec. 18° serviva come prigione dei condannati a morte; la parola compare [...] nel titolo di un’ode, Parigi sbastigliata, scritta nel 1789 da V. Alfieri per celebrare la presa e la demolizione della Bastiglia, simbolo di tirannide e di sopraffazioni, avvenuta il 14 luglio di quell’anno. ...
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scappataggine
scappatàggine s. f. – Variante arbitraria di scapataggine, per raccostamento paretimologico a scappata: gli antichi miei compagni d’Accademia, e di tutte quelle prime scappataggini di gioventù, [...] furono di nuovo i miei intimi (Alfieri). ...
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aspreggiare
v. tr. [der. di aspro1] (io aspréggio, ecc.), letter. – Trattare con asprezza, tormentare: o cielo! Perché aspreggiarmi anzi che udirmi vuoi? (Alfieri). ...
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diagonale
agg. e s. f. [dal lat. diagonalis, rifacimento del gr. διαγώνιος, comp. di διά «attraverso» e γωνία «angolo»]. – 1. s. f. a. In geometria, ogni segmento che congiunge due vertici non consecutivi [...] costituita da case dello stesso colore che si toccano con i vertici, e lungo la quale si muovono le donne e gli alfieri; grandi d., le due diagonali che uniscono le quattro case d’angolo o cantoni. 2. agg. Stoffa d., tessuto d., stoffa caratterizzata ...
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oriolaio
oriolàio (letter. oriuolàio) s. m. [der. di oriolo], ant. o pop. tosc. – Orologiaio: un oriuolaio, giovine spagnuolo che tornava allora di Olanda (Alfieri). ...
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tromba
trómba s. f. [da un germ. *trumba, voce di origine onomatopeica]. – 1. a. Strumento a fiato, d’ottone, a bocchino, in uso con forme diverse fin dall’antichità più remota per segnali e quindi, [...] verso il ginocchio: la prima volta che mi vennero agli occhi certi stivali a tromba, che portano pure la scarpa quadrata ... (Alfieri). c. T. di fuoco, tubo metallico o di legno duro, ripieno di polvere nera e salnitro in modo da costituire una ...
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procreare
v. tr. [dal lat. procreare, comp. di pro-1 e creare «creare»] (io procrèo, ecc.: v. creare). – Generare, dare la vita: ciascuno procrea volentieri quegli figliuoli che crede poter nutrire (Machiavelli); [...] anche assol.: attitudine a p., capacità di procreare. Raro in senso fig.: un’alacrità d’intelletto che non mi lasciava trovar luogo né pace, s’io non procreava prima qualche opera che fosse o mi paresse degna di lui (Alfieri). ...
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ispirare
(ant. o letter. inspirare; ant. anche spirare) v. tr. [dal lat. inspirare, propr. «soffiar dentro o sopra», comp. di in-1 e spirare «soffiare»]. – 1. Nel senso proprio e concreto di immettere [...] poeta si è certamente ispirato a Virgilio; a questi marmi Venne spesso Vittorio ad ispirarsi (Foscolo, con riferimento all’Alfieri in contemplazione delle tombe di S. Croce); anche, avere in qualche cosa il proprio fondamento ideale: una costituzione ...
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assetare
v. tr. [der. di sete] (io asséto, ecc.). – 1. Far venire sete, eccitare la sete: Un fonte sorge in lei che vaghe e monde Ha l’acque sì che i riguardanti asseta (T. Tasso); più spesso, a. una [...] quel ch’avemo, e d’altro non ci asseta (Dante). 2. intr. (aus. avere), non com. Avere sete: i Numidi ... pochissimo assetano (Alfieri); fig., avere gran desiderio di qualche cosa: Questa età che di ciance e di novelle Per quanto ingozzi e più e più ...
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Famiglia astigiana, i cui più antichi personaggi ricordati sono Uberto (1149) e Tommaso (1155) da cui discese Manuele, crociato nel 1214: i figli, Guglielmo e Alferio, ricchi mercanti, divennero (1240) signori feudali di Magliano. Il primo ebbe...
Architetto (Roma 1699 - Torino 1767) della famiglia Alfieri Cortemilia (v. Alfieri). A Roma trascorse varî anni della giovinezza; si trasferì in Piemonte nel 1722. Lavorò dapprima in Asti; in Alessandria disegnò nel 1730 per lo zio, marchese...