alcmanioalcmànio (meno com. alcmànico) agg. e s. m. [dal lat. alcmanius]. – Nella metrica classica, (metro) a., tetrametro dattilico così denominato dal nome del poeta lirico Alcmane (fine del sec. [...] 7° a. C.) cui si faceva risalire: poteva essere acataletto (–́–̮–̮–́–̮–̮–́–̮–̮–́⌣⌣), usato con altri metri o in serie continuate; o catalettico (–́–̮–̮–́–̮–̮–́–̮–̮–́⌣̲ oppure –́–̮–̮–́–̮–̮–́–̮–̮–́). Nella ...
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ambrosia
ambròṡia s. f. [dal lat. ambrosia, gr. ἀμβροσία, der. di ἄμβροτος «immortale»]. – 1. a. Nelle credenze mitologiche antiche, cibo dell’immortalità, di cui si nutrivano gli dei omerici (così come [...] il nettare ne era la bevanda; ma secondo alcuni poeti, come Alcmane e Saffo, era essa stessa una bevanda): Pasco la mente d’un sì nobil cibo Ch’a. e nettar non invidio a Giove (Petrarca). Era anche un unguento destinato a medicare ferite e preservare ...
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gliconeo
ġliconèo (o ġlicònio) agg. e s. m. [dal lat. tardo glyconīus, gr. γλυκώνειος, dal nome del poeta ellenistico Glicone, di cui si hanno scarsissime notizie]. – Verso della metrica classica (schema [...] ⌣̲́⌣̲–́⌣⌣–́⌣̅⌣̲́), uno dei più usati nella poesia greca da Alcmane ai poeti ellenistici (anche nella poesia drammatica); nella poesia latina, fu adoperato spec. da Orazio e da Catullo, in unione col ferecrateo e l’asclepiadeo minore. ...
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falecio
falècio (o falecèo; raro falèucio o falèuco) agg. e s. m. [dal lat. phalaecius, phalaecēus, phaleucius o phalaecus (versus); gr. ϕαλαίκειον (μέτρον)]. – Verso endecasillabo della metrica classica, [...] per primo in serie stichiche, ma che si trova già prima, associato ad altri versi, spec. gliconei e ferecratei, in Alcmane, in Saffo, nei tragici e nei comici greci; nella poesia latina, compare in Catullo, Stazio, Marziale, Petronio, Prudenzio. Ecco ...
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archebuleo
archebulèo agg. e s. m. [dal lat. archebulēum, gr. ἀρχεβούλειον]. – Verso della metrica classica, la cui invenzione era attribuita al poeta greco Archebulo di Tera (prima metà del 3° sec. [...] a. C.), ma che si trova già attestato in Alcmane, Stesicoro e Ibico; il verso (schema ⌣⌣–́⌣⌣–́⌣⌣–́⌣⌣–́⌣–́–) si può considerare formato da un prosodiaco più un reiziano. ...
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tiaso
tìaṡo s. m. [dal lat. thiăsus, gr. ϑίασος]. – Nell’antica Grecia, associazione di carattere religioso; in origine era probabilmente un’associazione dionisiaca, che si dedicava spec. al canto e [...] (per es., Afrodite o Eracle); particolarmente importanti per la produzione poetica connessa con la loro attività cultuale (Alcmane, Saffo) furono quelli esclusivamente femminili di Sparta e Mitilene; in età ellenistica il termine passò a indicare ...
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partenio1
partènio1 s. m. [dal gr. παρϑένειον, neutro (sottint. μέλος «poesia lirica»), der. di παρϑένειος «verginale, di fanciulla»]. – Una delle forme dell’antica lirica corale greca, consistente in [...] un carme, di origine eolica o dorica, cantato da un coro di fanciulle in onore di una divinità femminile: i celebri p. di Alcmane. ...
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Poeta lirico greco (fine del sec. 7º a. C.); originario, sembra, di Sardi (in Lidia), visse a Sparta dove continuò una tradizione poetica iniziatavi da Taleta e Terpandro. È il più antico autore di "lirica corale", di cui ci restino frammenti...
Scrittore di antichità spartane (sec. 3º-2º a. C.), autore di un libro sulle cerimonie sacrificali a Sparta, di un commento ad Alcmane, di un'opera di cronologia che, basandosi su una lista accorciata dei re spartani, portava a un abbassamento...