radita
radità s. f. [der. di rado], ant. o raro. – Il fatto, la caratteristica di essere rado, poco fitto: dopo questi mettevano i triarii, e con tanta r. di ordini che potessono, bisognando, ricevere [...] tra loro i principi e gli astati (Machiavelli); r. dei denti; r. degli alberi di un bosco; in senso temporale: r. di un evento. ...
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laddia
laddìa s. f. [adattamento dell’ingl. lac dye (v.)]. – Sostanza colorante solubile, rossa, di origine animale, presente nelle incrostazioni resinose secrete da una cocciniglia (Laccifer lacca) [...] su varî alberi dell’Asia. ...
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pollinia
pollìnia s. f. [lat. scient. Pollinia, dal nome del botanico Ciro Pollini (1782-1833)]. – Genere di insetti emitteri coccidi a cui appartiene la specie Pollinia pollinii, parassita dell’olivo, [...] la cui femmina adulta vive entro rilievi o galle, da lei stessa prodotti, sulla scorza degli alberi; i rami invasi si seccano e se l’infezione è estesa tutta la pianta deperisce e non dà più frutti. ...
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china2
china2 (o china-china) s. f. [dallo spagn. quina o quinaquina, voce di origine quechua]. – 1. Nome delle varie specie di alberi (circa una quarantina) del genere Cinchona, della regione andina, [...] dalla cui corteccia, ricca di alcaloidi, si ricava la chinina, usata prevalentemente come febbrifugo. 2. Liquore alcolico preparato con la corteccia di china: bere una ch. calda. 3. China carnosa (o nodosa), ...
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ladra
s. f. [femm. di ladro]. – Oltre che riferito, nel sign. proprio, a donna che ruba (è una l.; e come agg., una commessa, una cassiera l.), ha, nell’uso toscano, i seguenti sign. estens.: a. Tasca [...] . b. Tasca posteriore della giacca del cacciatore, spesso foderata di tela impermeabile, destinata a contenere la selvaggina uccisa. c. Canna spaccata in cima, con un pezzo di legno posto a traverso nello spacco, per cogliere frutta dagli alberi. ...
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rado1
rado1 agg. [lat. rarus (cfr. raro), con dissimilazione]. – 1. a. Di oggetto o di insieme le cui parti componenti non sono fra loro strettamente congiunte, sicché ne deriva mancanza di compattezza, [...] fitto); pioggia r.; popolazione rada. b. Di oggetti poco fitti rispetto a una superficie, a uno spazio relativamente grandi: case r.; alberi r.; file r.; denti, peli r.; una rete a maglie r., larghe; macchie nere o livide ... apparivano a molti, a ...
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lichene
lichène s. m. [dal lat. lichen -enis, gr. λειχήν -ῆνος, der. di λείχω «leccare, lambire»]. – In botanica, vegetale originato dalla simbiosi tra un fungo e un’alga (cianoficea o cloroficea), con [...] I licheni, che hanno un accrescimento molto lento, vivono su varî substrati: rocce calcaree o silicee, suolo, alberi, legno morto, ecc., resistendo a condizioni ambientali anche molto sfavorevoli, come per es. basse temperature o siccità prolungata ...
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pollonifero
pollonìfero agg. [comp. di pollone e -fero]. – In agraria, detto di pianta che dà origine a polloni. Capacità p. è la maggiore o minore attitudine degli alberi a dare polloni. ...
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contralbero
contràlbero s. m. [comp. di contro- e albero2]. – Nelle costruzioni meccaniche, albero intermedio tra l’albero conduttore e l’albero condotto, usato per ottenere rapporti di trasmissione [...] elevati senza eccessive differenze tra i diametri delle pulegge, notevole distanziamento tra i due alberi principali, inversione di marcia, e arresto dell’albero condotto senza arresto di quello motore. ...
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radura
s. f. [der. di rado1]. – Zona dove gli elementi che formano un insieme compatto si fanno radi o più radi: c’è una r. nel tessuto, nel panno; una r. nei capelli, nella barba, nel pelo. Più spesso, [...] e con sign. specifico, spazio di terreno, per lo più prativo, privo o quasi di alberi: accamparsi in una r.; Nel pino solo in mezzo alla r. (Pascoli); la r. era un lenzuolo di erba bassa attorno a un noce (Maurizio Maggiani). ...
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Per albero s'intende in generale una pianta legnosa che ha un fusto principale dritto, perenne, solitario, o per mancata ramificazione, o per perdita dei rami, il quale all'altezza di 4-5 m. protende rami e ramoscelli fogliferi, ovvero porta...
tutelari, alberi In selvicoltura, le specie di alberi che hanno il compito temporaneo di proteggere le giovani piantagioni forestali dall’azione del sole, del vento, dall’evaporazione del terreno ecc. Nella legislazione forestale delle province...