ma [lat. magis "più"] (radd. sint.). - ■ cong. 1. a. [come cong. coordinativa avversativa, per esprimere contrapposizione a quel che precede, per lo più espresso con negazione: incredibile, ma vero] ≈ [...] aspettare, ma agire] ≈ bensì, invece. 2. [con valore rafforzativo, per precisare o distinguere, togliendo o aggiungendo qualcosa algià detto: è una donna bella, ma veramente bella] ≈ anzi. ■ s. m., invar. [come indicazione delle difficoltà che ...
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mettere /'met:ere/ [lat. mittere "mandare", nel lat. tardo "mettere"] (pass. rem. misi, mettésti, part. pass. mésso). - ■ v. tr. 1. a. [far sì che qualcosa occupi una determinata posizione o un determinato [...] . [con riferimento al contenuto di un discorso e sim., far sì che qualcosa vada in aggiunta al testo già stilato: m. a un luogo, con la prep. a: la via che mette alla piazza, al ponte, alla chiesa] ≈ condurre, (lett.) menare, mettere capo, portare. ...
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pensare [dal lat. pensare, intens. di pendĕre "pensare"] (io pènso, ecc.). - ■ v. intr. (aus. avere) 1. [assol., esercitare l'attività del pensiero: agire senza p.] ≈ meditare, ponderare, ragionare, riflettere. [...] alla crisi della nostra impresa (lo stesso es., con p. al posto di ideare, non implicherebbe l'aver trovato una soluzione). che farà tardi stasera) i sinon. sono tutti (tranne il già cit. immaginare) più concreti e specifici, esprimendo ora un’ ...
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ultimo /'ultimo/ [dal lat. ultĭmus, superlativo, der. di ultra "oltre"]. - ■ agg. 1. [che è in fondo a una sequenza formata da un numero qualsivoglia di elementi, anche con funz. appositiva e nella locuz. [...] potuto non dire la verità] ≈ alla fin fine, (lett.) al postutto, in conclusione, in definitiva, (fam.) in finale, ↔ démodé, fuori moda, out, superato; all'ultimo (momento) [quando è già molto tardi: non uscire sempre all'u. (momento)!] ≈ (pop.) in ...
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loro /'loro/ [lat. illōrum, genit. pl. di ĭlle "egli, quello"], invar. - ■ pron. pers. pl. 1. [come compl. di termine posposto al verbo, anche preceduto dalla prep. a: dite (a) l. una bugia; non ho fatto [...] l. nulla di male] ≈ [enclitico o anteposto al verbo] gli. 2. [come sogg., spec. nell'uso già comunicato l. la mia decisione; lor signori desiderano altro?] ≈ ‖ [come compl. indiretto, posposto al verbo] a voi, [come compl. indiretto, anteposto al ...
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vecchio /'vɛk:jo/ [dal lat. tardo e pop. veclus per il lat. class. vetulus, dim. di vetus "vecchio"]. - ■ agg. 1. a. [di persona, che ha un'età avanzata: due v. sposi] ≈ (lett.) annoso, anziano, attempato, [...] nuovo, [del legno] verde. g. [di cosa, che è già stato in uso presso qualcuno: fa commercio di libri v.] ≈ di ex, precedente. ↔ attuale, nuovo. ■ s. m. 1. (solo al sing.) [ciò che appartiene al passato: un'arte incerta tra il v. e il nuovo] ≈ antico. ...
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posto² s. m. [lat. pŏsĭtus, part. pass. di pōnĕre "porre"]. - 1. [area disponibile per essere occupata da persone o da cose: non spingete, c'è p. per tutti] ≈ spazio. ● Espressioni: fare posto (a qualcuno) [...] in cui è avvenuto qualcosa: arrivare sul p.; la polizia è già sul p.] ≈ in loco, in situ. 4. [spazio di prima fila] ≈ sedia, sedile, [in un'aula scolastica] banco, [al cinema, al teatro e sim.] poltrona. ● Espressioni: posto a sedere ≈ ⇑ sedile. ...
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attaccare [prob. tratto da staccare, con mutamento di pref.] (io attacco, tu attacchi, ecc.). - ■ v. tr. 1. (con la prep. a del secondo arg.) a. [unire una cosa a un'altra per mezzo di colla e sim.] ≈ [...] cie della calamita (G. Galilei); la targhetta va applicata sul (o al) lato destra della busta. Affiggere è, oggi, limitato a manifesti, nient’affatto agganciarsi al Manzoni (L. Pirandello); attacco il mio discorso a quanto è stato già detto prima di ...
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senso /'sɛnso/ s. m. [lat. sensus -us, der. di sentire "percepire"]. - 1. (fisiol.) [ciascuna delle distinte funzioni per cui l'organismo vivente raccoglie gli stimoli interni e esterni e li trasmette [...] secondo; fam., nel senso che [per introdurre un chiarimento a quanto già detto: ho scelto il ristorante, nel s. che l'ho trovato] quale si effettua un movimento: ero diretto nel s. opposto al suo] ≈ direzione, verso. □ fare senso [produrre un' ...
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Fabio Rossi
violenza. Finestra di approfondimento
Tipi di violenza - Come già osservato nella scheda UCCIDERE, il lessico italiano possiede numerosi termini per indicare diversi tipi di violenza, fisica, [...] identificate con la violenza delle persone o con l’intensità delle cose (si ricordi che l’etimo di violenza è da ricondurre al lat. vis «forza», mentre quello di rabbia risale a una radice indoeur. col sign. di «violenza»). Forza indica di solito un ...
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Pittore. Nel 1291, già in piena maturità d'arte, eseguiva i musaici inferiori nell'abside di S. Maria in Trastevere, a Roma; nel 1308, lavorava per Carlo d'Angiò a Napoli; era ancora operoso circa il 1321 se suoi, come affermò il Ghiberti, sono...
Tripolitania Regione della Libia settentrionale (350.000 km2 ca.), costituita da territori a differente altitudine: la Gefara o pianura costiera, il Gebel o montagna, la Ghibla o regione meridionale. La pianura, che si affaccia sulla costa mediterranea,...