portatore
portatóre agg. e s. m. (f. -trice) [dal lat. portator -oris]. – 1. In genere, chi porta una cosa, sia concreta sia astratta: il p. della bandiera; i p. della barella; il p. di un messaggio, [...] quando averne potevano, traevano delle lor case li corpi de’ già passati (Boccaccio). Nelle spedizioni a carattere esplorativo o scientifico o ascensione) oltre alla frequenza di appositi corsi e al superamento dei relativi esami, alla nomina a guida ...
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scendere
scéndere v. intr. e tr. [tratto da discendere, per riduzione di prefisso] (io scéndo, ecc.; pass. rem. scési, scendésti, ecc.; part. pass. scéso; come intr., aus. essere). – 1. intr. a. Muoversi [...] , dal treno, dall’autobus; anche assol.: i passeggeri sono già scesi; scendo alla prossima fermata; giusto (o tanto) volevo polmoni, si è estesa fino ai polmoni; le sue parole mi scesero al cuore, mi commossero; quel suono d’organo mi è sceso nell’ ...
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completo
complèto agg. e s. m. [dal lat. completus, part. pass. di complere «compiere»; in alcune locuz. del n. 1, dal fr. complet]. – 1. Che ha tutte le sue parti, compiuto, perfetto, intero: elenco [...] pubblicazione in uno o più volumi che comprende tutti i suoi scritti (al sing., opera c., opera intera, a cui cioè non manca di locali o vetture dove tutti i posti sono già occupati: l’autobus era al c., il teatro è al c. (ma anche, spesso, è c., era ...
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paragone
paragóne s. m. [der. di paragonare]. – 1. Antico nome di una varietà di diaspro nero (oggi detta più spesso pietra di p., e scientificamente lidite) adoperata per saggiare l’oro, per determinarne [...] (Compagni), che non sono cioè grandi, stimati, per effettivi meriti ma per i discorsi che fanno; Più volte s’eran già non pur veduti, M’al paragon de l’arme conosciuti (Ariosto). 2. Nell’uso com.: a. L’atto di paragonare, di mettere cioè a confronto ...
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niente
niènte (ant. neènte, neiènte, e altre var.) pron. indef., s. m. e avv. [etimo incerto; tra le varie etimologie proposte, cioè lat. ne inde, nec entem, *nec gentem, è ritenuta più accettabile l’ultima, [...] che non oppone difficoltà. Per enfasi può essere rafforzato in varî modi o usato al superlativo: un bel n.; n. di n.; n. e poi n.; si permette che muoiano di fame intere popolazioni; il guadagno già realizzato è ancora n. rispetto a quello che verrà; ...
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seno1
séno1 s. m. [lat. sĭnus -us, propr. la piega concava formata dalla veste, nella quale le donne portavano i loro figlioletti; quindi, per estens., «petto, anima, cavità, insenatura, ecc.»]. – In [...] (come petto); ma si trova e si sente adoperato (sull’esempio francese) anche al plur., oppure al sing. per indicare l’una o l’altra delle due mammelle: da i nudi seni già sazio Palleggialo alto [il pargolo], e ciancia dolce Con lui (Carducci); il s ...
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senso
sènso s. m. [lat. sēnsus -us, der. di sentire «percepire», part. pass. sensus]. – 1. a. La facoltà di ricevere impressioni da stimoli esterni o interni (affine quindi a sensibilità): gli animali [...] estens. a. Coscienza, consapevolezza in genere: Ma io, forse già polvere Che senso altro non serba Fuor che di te ... ( ’altro da B ad A (sinon. di verso): io ero diretto nel s. opposto al suo; s. (o verso) di rotazione (s. orario, s. antiorario); s. ...
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terra
tèrra s. f. [lat. tĕrra]. – 1. a. In astronomia e geofisica, il pianeta su cui noi viviamo, il terzo dei pianeti del sistema solare in ordine di distanza dal Sole (dal quale dista 150 milioni di [...] uomini di buona volontà, parole iniziali del Gloria; ascendere dalla t. al cielo; le reliquie Della t. e del ciel traveste il tempo approda); sono giunto quando il piroscafo (o l’aereo) era già partito, e così sono rimasto a terra. 3. Regione, tratto ...
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sentire
v. tr. [lat. sĕntire] (io sènto, ecc.). – In senso ampio, avvertire un qualsiasi stato di coscienza indotto in noi dal mondo esterno attraverso i sensi o un qualsiasi stato affettivo insorgente [...] un preciso o diretto riferimento all’atto auditivo): ne ho già sentito parlare dai giornali; ho sentito una brutta notizia; In sì aperta e ’n sì distesa lingua Lo dicer mio, ch’al tuo sentir si sterna (Dante), che si abbassi alla tua possibilità di ...
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posizione
poṡizióne s. f. [dal lat. positio -onis, der. di ponĕre «porre», part. pass. posĭtus]. – 1. a. Il luogo, o il punto di un luogo in cui una cosa è posta o si trova, considerato e determinato [...] piazza i piedi e poggia il bastone a terra per prepararsi al colpo. d. Negli strumenti ad arco, ciascuna delle diverse ed economica: è troppo giovane e deve ancora farsi una p.; ha già (o non ha ancora) una posizione. d. Insieme di circostanze in ...
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Pittore. Nel 1291, già in piena maturità d'arte, eseguiva i musaici inferiori nell'abside di S. Maria in Trastevere, a Roma; nel 1308, lavorava per Carlo d'Angiò a Napoli; era ancora operoso circa il 1321 se suoi, come affermò il Ghiberti, sono...
Tripolitania Regione della Libia settentrionale (350.000 km2 ca.), costituita da territori a differente altitudine: la Gefara o pianura costiera, il Gebel o montagna, la Ghibla o regione meridionale. La pianura, che si affaccia sulla costa mediterranea,...