colmo2
cólmo2 s. m. [lat. cŭlmen «cima, sommità»]. – 1. Il punto più alto d’una prominenza: la casa sorge proprio sul c. del colle; in sul c. della quale [montagnetta] era un palagio con bello e gran [...] c. de la vita mia (Dante), fino al punto più alto dell’arco della vita, cioè intorno ai 35 anni; nel c. della peste (Manzoni); il trecento fu il principio della nostra letteratura, non già il c. (Leopardi). Frequente come esclam. fam. (questo è il c ...
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ligio
lìgio agg. [dal fr. ant. lige, che è il lat. mediev. *leticus, der. di letus o litus «vassallo»; voce di origine franca, cfr. ted. ledig «libero»] (pl. f. -gie o -ge). – Nel diritto feudale, di [...] vassallo che aveva giurato fedeltà assoluta al suo signore: a chieder pace, a farsi uom l. altrui Già non ardia di consigliarlo aperto (T. Tasso). Di qui, nell’uso com., fedelissimo, strettamente sottomesso o legato ad altri per servilità o devozione ...
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picchetto1
picchétto1 s. m. [dal fr. piquet, der. di piquer: v. piccare1]. – 1. Paletto, tondino di ferro, o tubo di lamiera di piccolo diametro, raram. di legno, che si pianta nel terreno con l’estremità [...] vincite il cui importo è fissato in anticipo dall’allibratore (in base al volume delle scommesse già ricevute nonché a proprie valutazioni probabilistiche): giocare, puntare al p., fare tale tipo di scommessa, in contrapp. a quelle effettuabili ...
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pensione
pensióne s. f. [dal lat. pensio -onis, propr. «pagamento» (da fare in un giorno fissato, quindi anche «pigione, fitto»), der. di pendĕre «pagare»]. – 1. Rendita permanente o temporanea che lo [...] o ai figli minorenni; in termini più specifici essa prende il nome di p. di reversibilità, se il lavoratore al momento del decesso sia già pensionato, e di p. indiretta, se la prestazione trae il titolo dalla morte del lavoratore assicurato, ma non ...
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volume
s. m. [dal lat. volūmen «cosa avvolta, rotolo (di papiro); giro, spazio occupato da un corpo», der. di volvĕre «volgere»]. – 1. L’estensione di un solido (o di un fluido, e in questo caso il volume [...] era un gran v. di roba; i pacchi di maggior v. si lascino al deposito. Come locuz. avv., a volume, modalità di vendita di una merce voll. 2, 12; e vol. II, vol. XII); è già uscito il primo volume. Talvolta con riferimento alla legatura: ho fatto ...
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addio
addìo interiez. e s. m. [dalla locuz. a Dio, sottint. «ti raccomando» o sim.]. – 1. interiez. a. Forma di saluto usata per accomiatarsi definitivamente: a. e buon viaggio; a. a tutti!; Addio, mia [...] per lungo tempo: A., monti sorgenti dall’acque, ed elevati al cielo (Manzoni); Addio, cipressi! addio, dolce mio piano! rivederlo). Locuzioni: dire a. a qualcuno, salutarlo nel separarsene: Era già l’ora che volge il disio Ai navicanti ... Lo dì c’han ...
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figlio
fìglio s. m. [lat. fīlius, della famiglia di fecundus, femĭna, ecc.]. – 1. a. Il generato rispetto ai genitori (talora anche rispetto ai progenitori): mio, tuo, suo f. (normalmente senza articolo); [...] cosa da trattare con cura perché è l’ultima che resta; Molte fïate già pianser li figli Per la colpa del padre (Dante); i f. dei , ecc., a un giovane o anche a persona adulta (spec. al plur. e seguito da un agg., altrimenti è più com. figliolo ...
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messa1
méssa1 s. f. [lat. tardo, eccles., mĭssa (propr., part. pass. femm. di mittĕre «mandare, inviare»), tratto dalla formula di congedo ite, missa est (v.)]. – 1. a. Il più importante rito liturgico [...] religiose: va a m. tutti i giorni, tutte le domeniche, o al contr. non va mai a messa); assistere, partecipare alla m.; sentire celebrare la m., riferito al sacerdote (con altro sign., dire messa, avere la potestà di celebrarla: dice già m.; ha detto ...
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giorno
giórno s. m. [lat. tardo diŭrnum (tempus), dall’agg. diurnus «giornaliero», der. di dies «giorno»]. – 1. In astronomia, intervallo di tempo entro il quale la rotazione della Terra attorno al proprio [...] uso poet.: sorge, spunta, tramonta, cala, declina il g.; Ma vedi già come dichina il g. (Dante); o la luce: Dagli occhi de’ mortali Con il sign. generico di «tempo» ricorre anche nella locuz. al g. d’oggi, nei tempi presenti (con lo stesso sign. ...
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gastro-follia
gastrofollia (gastro-follia), s. f. (scherz.) Eccentricità gastronomica; preparazione gastronomica stravagante e insolita. ◆ È un Natale di «gastrofollia». Nell’era del fitness e delle [...] mangiare. Così, ecco Tom Cruise e Penelope Cruz abbandonarsi al relax dell’idromassaggio in una vasca di Salice salentino. Eccentrici , Cronaca).
Composto dal confisso gastro- aggiunto al s. f. follia.
Già attestato nella Stampa del 20 marzo 1992, ...
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Pittore. Nel 1291, già in piena maturità d'arte, eseguiva i musaici inferiori nell'abside di S. Maria in Trastevere, a Roma; nel 1308, lavorava per Carlo d'Angiò a Napoli; era ancora operoso circa il 1321 se suoi, come affermò il Ghiberti, sono...
Tripolitania Regione della Libia settentrionale (350.000 km2 ca.), costituita da territori a differente altitudine: la Gefara o pianura costiera, il Gebel o montagna, la Ghibla o regione meridionale. La pianura, che si affaccia sulla costa mediterranea,...