prefisso
s. m. [dal lat. praefixus, part. pass. sost. di praefigĕre «prefiggere»]. – 1. In linguistica, morfema che viene anteposto alla radice o al tema, nominale o verbale, per la formazione di una [...] sono costituiti da elementi prepositivi, già presenti nei corrispondenti composti latini, in con il nome del prefisso costituito da due sillabe e il suo simbolo (da premettere al simbolo dell’unità di misura) di una sola lettera: kilo- (k-) per ...
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mese
mése s. m. [lat. mēnsis, continuazione di una voce indoeuropea che significava «mese» e «luna»; cfr. il gr. μήν μηνός «mese» e μήνη «luna»]. – 1. a. Ciascuno dei dodici periodi, di durata ineguale [...] . c. Usato assol., e accompagnato da una precisazione numerica, indica lo stadio della gestazione: essere al quarto, al quinto m.; è già entrata nel nono m.; specificando, è al sesto m. di gravidanza, oppure è incinta di sei m.; analogam., è nato di ...
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volere2
volére2 v. tr. [lat. *vŏlēre, per il classico velle, formato su volo, volebam, volui] (pres. indic. vòglio [tosc., in proclisi, vo’], vuòi [poet. vuòli], vuòle [poet. o pop. vòle], vogliamo, [...] c’è di là un signore che ti vuole; signora, la vogliono al telefono; chi volete?, con chi desiderate parlare? (a persona che si difficoltà, l’impossibilità di qualche cosa (come vuoi che sia già pronto?; come volete che io vi senta con tutto questo ...
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scudo
s. m. [lat. scūtum e scūtus «scudo oblungo»]. – 1. a. Arma da difesa utilizzata un tempo a scopo bellico (è ancora in uso per tale scopo esclusivam. presso popoli primitivi) e attualmente dalle [...] usarla come riparo, come schermo, anche fig.; fece s. col proprio petto al figlio; usa farsi s. delle sue potenti amicizie; Ei si fa, contro (con la scritta Libertas) in campo bianco, già simbolo del partito politico della Democrazia Cristiana, e ...
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sedere2
sedére2 v. intr. [lat. sĕdēre «stare seduto», diversificato da sīdĕre «sedersi, mettersi a sedere»] (pres. indic. sièdo [letter. sèggo, ant. o poet. sèggio], sièdi, sediamo [ant. o poet. seggiamo], [...] lui, o attende inattivo l’aiuto di altri o l’intervento della provvidenza; al contrario: non sono stato certo a s., non sono stato ozioso, mi Dante; è un’anima che parla, riferendosi all’immagine già biblica del sangue come sede del soffio vitale e ...
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carta
s. f. [lat. charta (dal gr. χάρτης), che indicava dapprima il foglio di papiro, charta papyri, usato per scrivere, poi la pergamena, charta pergamena, e infine, dal medioevo, il tipo di carta moderna]. [...] lettere, la c. da minuta, la c. da musica, con già predisposte le righe del pentagramma, le varie c. da stampa, Con sign. simile, ma con riferimento alle carte da gioco (v. oltre, al n. 4), l’espressione castello di carte, a proposito di progetto o ...
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volta1
vòlta1 s. f. [lat. volg. *volvĭta, *volta, der. del lat. class. volvĕre «volgere»]. – 1. ant. o letter. a. L’azione, il fatto di voltare o di voltarsi, di girare da una parte o dall’altra, di [...] (o due, tre) per v.; una v. all’anno; due o tre v. al giorno; quei soldi te li restituirò un po’ per v., cento euro per v. (o num. ordinali: non aspettò che glielo dicesse una seconda v.; è già la terza v. che glielo chiedo; sia questa la prima e l ...
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polvere
pólvere s. f. (ant., raro, m.) [lat. pŭlvis -vĕris]. – 1. Massa di terra arida, in minutissime particelle incoerenti, che si stende sul suolo e, sollevata facilmente dal vento, si deposita ovunque [...] mortali, è meno com. di cenere: Ma io, forse già polvere ... giacendomi Fra le pie zolle e l’erba (Parini , 3, 19: perché sei polvere, e in polvere ritornerai (v. memento, al n. 3); quindi: ricordati che sei p.; siamo soltanto p.; Veramente siam ...
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fratello
fratèllo s. m. [lat. *fratĕllus, dim. di frater] (pl. poet. fratègli e fratèi). – 1. Ciascuno dei figli nati dagli stessi genitori, nel reciproco rapporto dell’uno con gli altri; nel sing., [...] alla consapevolezza di una comune filiazione divina, si designarono come fratelli, già nell’antichità, gli appartenenti ad alcuni collegi sacerdotali, come i 12 f. Arvali, addetti al culto di Cerere; e per un intimo senso della comune dipendenza da ...
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vecchio
vècchio agg. e s. m. [lat. tardo e pop. vĕclus per il lat. class. vĕtŭlus, dim. di vetus «vecchio»]. – 1. a. Che è molto avanti negli anni, che è nell’età della vecchiaia (contrapp. a giovane [...] (cfr. robivecchi). Di notizie, racconti, ecc., che sono già noti, che si conoscono da tempo: questa è vecchia!; una conosco (Giusti). b. Che era in una funzione prima che altri subentrasse al suo posto (in questo caso l’agg. precede per lo più il ...
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Pittore. Nel 1291, già in piena maturità d'arte, eseguiva i musaici inferiori nell'abside di S. Maria in Trastevere, a Roma; nel 1308, lavorava per Carlo d'Angiò a Napoli; era ancora operoso circa il 1321 se suoi, come affermò il Ghiberti, sono...
Tripolitania Regione della Libia settentrionale (350.000 km2 ca.), costituita da territori a differente altitudine: la Gefara o pianura costiera, il Gebel o montagna, la Ghibla o regione meridionale. La pianura, che si affaccia sulla costa mediterranea,...