mix
‹miks› s. ingl. [tratto dal lat. mixtus «misto», part. pass. di miscēre «mescolare»; propr. «mescolanza» e in partic. «miscela di ingredienti già pronti»] (pl. mixes ‹mìksi∫›), usato in ital. al [...] masch. – 1. Nell’industria alimentare, miscela di ingredienti già pronti per realizzare una ricetta, per es. quella di una torta o di un budino. Con senso generico, mescolanza, miscela di elementi eterogenei, materiali e concreti oppure astratti: ...
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tentare
v. tr. [lat. tĕmptare e tĕntare (prob. due verbi di diversa origine, confusisi già in latino)] (io tènto, ecc.). – 1. letter. a. Toccare leggermente: Io era in giuso ancora attento e chino, Quando [...] s. Pietro a esaminare Dante. b. Cercare di indurre al peccato (v. tentazione), spingere con allettamenti a compiere cosa la fede, la virtù, la pudicizia altrui (dove ha il sign. già illustrato di «mettere alla prova»). Spesso, nell’uso fam., con ...
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vestito1
vestito1 agg. [part. pass. di vestire]. – 1. a. Con gli abiti, con le vesti addosso: essere v., già v., ancora v.; lo trovai v. di tutto punto; si buttò v. sul letto; dormire v.; essere poco, [...] Guardai in alto, e vidi le sue spalle [del colle] Vestite già de’ raggi del pianeta Che mena dritto altrui per ogni calle Nella pratica lessicografica, rinvio, o rimando, v. (in contrapp. al rinvio nudo), il rimando da un lemma a un altro fatto non ...
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viticcio
vitìccio s. m. [der. di vite1, forse già presente in lat. nella forma *viticeus]. – 1. a. Nome con cui si indicano comunem. i cirri (v. cirro), organi di attacco della vite e di altre piante [...] elementi architettonici, ecc., ispirato alla forma spiroidale del viticcio, già presente nell’arte dell’antico Egitto e micenea, e, adatti a sorreggere le candele o le lampadine; può essere applicato al muro o poggiato su un piedistallo: v. a due, a ...
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web-cafe
web-café (Web Café), s. m. inv. Caffetteria, bar o luogo di ristorazione nel quale i clienti possono collegarsi ai siti web di Internet. ◆ [tit.] E l’Ateneo va al Borghetto / Flaminio, aule [...] navigare, soli, solissimi, in spazi universali. (Maria Novella De Luca, Repubblica, 16 marzo 2004, p. 27, Cronaca) • Il progetto è già stato sperimentato all’inizio dell’anno nei «Web Café», con l’attivazione di servizi wi-fi in una ventina di locali ...
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neologismo
s. m. [dal fr. néologisme, comp. di néo- «neo-» e gr. λόγος «parola», col suff. –isme «-ismo»]. – In genere, parola o locuzione nuova, non appartenente cioè al corpo lessicale di una lingua, [...] tratta per derivazione o composizione da parole già in uso (per es., modellismo, servosterzo), o introdotta con adattamenti da altra neologismo anche l’aggiunta di un significato nuovo a parola già esistente; si parla allora di n. semantico, per ...
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volgo
vólgo (ant. e poet. vulgo) s. m. [dal lat. vulgus (o volgus), neutro e più raram. masch.] (pl. -ghi). – 1. a. In una società organizzata, la classe popolare, che ne costituisce l’elemento numericamente [...] più elevate (aristocrazia, borghesia, ecc.), in confronto al quale ha tuttavia spesso un valore limitativo e spreg vulgo (Parini); Il poeta, o vulgo sciocco, Un pitocco Non è già (Carducci). b. In etnologia, la popolazione rurale in quanto oggetto di ...
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u, U
s. f. o m. (radd. sint.). – Ventesima lettera dell’alfabeto latino, che ha con la lettera V la stessa origine dall’alfabeto fenicio, e anche una storia comune fino a tempi molto vicini ai nostri. [...] posizione protonica (es. punire, lat. pūnire); la u aperta invece, già prima della fine dell’unità romana, si confuse con la o chiusa conto di certi nomi proprî sardi e di pochi vocaboli esotici), al punto che in voci come Gesù e tribù, piuttosto che ...
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ultraflessibile
agg. 1. Estremamente flessibile, detto di oggetti e materiali di varia consistenza. 2. Estremamente flessibile, detto del lavoro e di soggetti e temi legati al mondo del lavoro e della [...] oggi / L’orario ultraflessibile è delle donne. (Repubblica, 18 febbraio 2012, D, Copertina).
Derivato dall’agg. flessibile, con l’aggiunta del prefisso ultra-.
Già attestato nel sign. 1 nel Manifesto del 14 ottobre 2000, p. 11, Economia; nel sign. 2 ...
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raggiungere
raggiùngere (ant. raggiùgnere) v. tr. [der. di giungere, col pref. ra-] (coniug. come giungere). – 1. ant. Congiungere, ricongiungere: raggiugne e l’una e l’altra cocca (Poliziano). Rifl., [...] persone che stanno dinanzi o precedono nel movimento: Ma già ti raggiuns’io mentre fuggivi (Petrarca); per quanto la temperatura ha raggiunto i trenta gradi all’ombra. b. fig. Arrivare al punto in cui si trova un altro nel corso di un lavoro, di una ...
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Pittore. Nel 1291, già in piena maturità d'arte, eseguiva i musaici inferiori nell'abside di S. Maria in Trastevere, a Roma; nel 1308, lavorava per Carlo d'Angiò a Napoli; era ancora operoso circa il 1321 se suoi, come affermò il Ghiberti, sono...
Tripolitania Regione della Libia settentrionale (350.000 km2 ca.), costituita da territori a differente altitudine: la Gefara o pianura costiera, il Gebel o montagna, la Ghibla o regione meridionale. La pianura, che si affaccia sulla costa mediterranea,...