rompere
rómpere v. tr. [lat. rŭmpĕre] (io rómpo, ecc.; pass. rem. ruppi, rompésti, ecc.; part. pass. rótto). – 1. a. Spezzare, dividere qualche cosa in due o più parti, con movimento rapido e taglio [...] o in condizione di non potere più funzionare, un oggetto: ha già rotto tutti i giocattoli che gli avevano regalato per Natale; r. nel linguaggio automobilistico, mettere fuori uso il motore: ha rotto al terzo giro di pista. b. Spezzare e rendere non ...
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letto2
lètto2 s. m. [lat. lectus]. – 1. a. Mobile destinato al riposo e al sonno delle persone, formato in modo che vi si possa giacere comodamente distesi: il fusto (o intelaiatura, meno com. lettiera), [...] , scendere dal l., tirar le gambe fuori del l.; al contrario, per indicare la fretta, balzare, schizzare dal l.; slitta con la quale la nave è varata. g. In artiglieria, termine già usato per indicare l’affusto, o il tavolato ove scorrono le ruote ...
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tenero
tènero agg. [lat. tĕner -a -um]. – 1. Non duro, o meno duro, meno consistente dell’ordinario: a. Riferito a materiali e a prodotti che si lasciano tagliare, tritare e lavorare facilmente: legno [...] quali sono di tanta potenza, che i fortissimi uomini non che le t. donne hanno già molte volte vinti (Boccaccio). 3. fig. a. Facile alla commozione, all’abbandono o al trasporto sentimentale e affettivo: avere un cuore t.; essere, mostrarsi t., buono ...
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prova
pròva (ant. pruòva) s. f. [deverbale di provare; ma un lat. proba è già documentato in età tarda e medievale]. – 1. Atto, o serie di atti, operazione, procedimento, aventi lo scopo di conoscere, [...] prove di carico su strutture (facenti parte di opere già costruite), quelle che si eseguono, in genere per p. del fuoco). Prov. (non com.), alla p. si scortica l’asino, al cimento si conosce la natura di una persona. b. Con sign. specifico, ognuno ...
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primavera
primavèra s. f. [lat. pop. *primavera, rifacimento del lat. class. primo vere «all’inizio della primavera (ver veris)»]. – 1. La prima delle quattro stagioni dell’anno, fra l’inverno e l’estate, [...] al 31 maggio), e dal 23 settembre al 21 dicembre nell’emisfero merid.: il primo giorno di p.; il tiepido sole di p.; si sente già di una persona: ha ormai quaranta p.; era cresciuto e contava già dodici p. (Montale); avere molte p. (sulle spalle), ...
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malgrado
(o 'mal grado') s. m. e avv. [comp. di malo e grado2, propr. «cattivo gradimento»]. – 1. s. m., ant. Dispiacere (scritto con grafia staccata): io riavrò colei che è meritatamente mia, mal grado [...] un sost., ha lo stesso valore di nonostante: m. il cattivo tempo uscimmo; seguito o no da che e da un verbo al congiuntivo, ha valore di cong. concessiva: m. fosse già tardi lo accompagnammo; m. che già ne fosse a conoscenza ascoltò tutta la storia. ...
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vittoria
vittòria s. f. [dal lat. victoria, der. di vincĕre «vincere», part. pass. victus]. – 1. Il fatto di vincere, di risultare superiore in una competizione. a. Con riferimento a guerre, battaglie [...] a cantar v., non è ancora finita; è ancora troppo presto per cantare v.; cantava già v., ma si è dovuto ricredere. Ormai ant. o rare, o limitate al linguaggio enfatico delle cronache sportive, le espressioni conquistare, ottenere la palma o la corona ...
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chiaro
agg. e s. m. [lat. clarus]. – 1. agg. È in generale l’opposto di oscuro, ma ha accezioni particolari secondo l’oggetto a cui si attribuisce: a. Luminoso, lucente: una luce ch.; c’è un bel sole [...] , si definiscono talora vocali ch. le vocali acusticamente acute, vicine al timbro di i e di e (in contrapp. alle vocali scure si fa ch.; e analogam.: svégliati, poltrone, non vedi che è già ch.?); andare a letto col ch., quando è ancora ch.; sia la ...
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sacco
s. m. [lat. saccus, dal gr. σάκκος, di origine semitica (ebr. sáq)] (pl. -chi; ant. o pop. tosc. le sacca). – Termine che, nell’antichità, indicò genericam. un tessuto grossolano, solitamente di [...] espressioni analoghe: la tua città ch’è piena D’invidia sì che già trabocca il sacco (Dante); L’avara Babilonia ha colmo il sacco s. alpino), tipo di zaino (v. zaino2); colazione o pranzo al s., fatti all’aperto con i viveri portati con sé nel sacco ...
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nemico
(ant. nimico) agg. e s. m. (f. -a) [lat. inimīcus, comp. di in-2 e amīcus «amico»] (pl. m. -ci). – Il contrario di amico. 1. Riferito a persona: a. Che nutre verso altri sentimenti di avversione, [...] molti n., molto onore, frase presente, in forma simile, già nel lat. mediev. (quo plures hostes, tanto maior honor linguaggio d’amore, come s. f., la nemica, la donna che fa soffrire al poeta pene d’amore: De la dolce et acerba mia n. (Petrarca). d. ...
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Pittore (sec. 13º-14º). Alle poche notizie documentate fa da complemento una precoce e significativa valutazione critica risalente al Ghiberti che considera il C. "dottissimo" maestro. Fu attivo a Roma, dove i mosaici con scene della Vita della...
Tripolitania Regione della Libia settentrionale (350.000 km2 ca.), costituita da territori a differente altitudine: la Gefara o pianura costiera, il Gebel o montagna, la Ghibla o regione meridionale. La pianura, che si affaccia sulla costa mediterranea,...