richiamare
v. tr. [comp. di ri- e chiamare]. – 1. Chiamare di nuovo: se avrò ancora bisogno di te, ti richiamerò; il telefono è ancora occupato, richiamerò più tardi; l’ho chiamato e richiamato, ma non [...] la fune cui è legata; r. una pratica, farla ritornare all’ufficio che già l’aveva esaminata e trasmessa; r. una lettera, un vaglia, un assegno, farli rispedire al luogo di partenza (per irreperibilità del destinatario, per disguido postale, ecc.); r ...
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oriente
oriènte s. m. [dal lat. oriens -entis, part. pres. di oriri «nascere, sorgere» (sottint. sol «sole»)]. – 1. Uno dei quattro punti cardinali, quello dove il sole sorge (sinon. quindi di levante [...] esercitato anticamente dalle civiltà orientali sul mondo greco, o più ampiamente al contributo che tali civiltà hanno recato al formarsi della civiltà mondiale; la frase compare già nel medioevo, nella sentenza ex oriente lux, ex occidente lex, che ...
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segnare
v. tr. [lat. signare «segnare, sigillare, indicare, esprimere», der. di signum «segno»] (io ségno, ... noi segniamo, voi segnate, e nel cong. segniamo, segniate). – 1. a. Notare, distinguere, [...] mio figlio a mano a mano che cresceva; il tuo nome è già segnato nell’elenco degli invitati; s. il prezzo sul cartellino; con il tachimetro segnava la velocità di 95 km/h. Più prossimo al sign. di annunciare nelle espressioni s. l’inizio o la fine ...
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programma
s. m. [dal lat. tardo programma -mătis, gr. πρόγραμμα -ματος, der. di προγράϕω, propr. «scrivere prima»] (pl. -i). – 1. Enunciazione particolareggiata, verbale o scritta, di ciò che si vuole [...] ’una cerimonia; p. per un’azione comune; seguire un p.; attenersi al p. fissato (per p. di ricerca, in relazione con la ricerca scientifica si svolgono e si succedono secondo un programma già predisposto e spesso automatizzato: un meccanismo, un ...
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netto
nétto agg. [lat. nĭtĭdus; cfr. nitido]. – 1. a. In genere, sinon. (meno frequente nel linguaggio com., con uso più largo in parlate region.) di pulito, cioè privo di sporcizia, di macchie, di impurità, [...] a uno scritto, messo in bella copia o in forma definitiva: il poemetto dedicatorio è già n. e polito (V. Monti); mettere al n., in netto, in bella copia (più com. al pulito, in pulito). c. fig. Puro, privo di colpa, esente dall’avere commesso azioni ...
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tale
agg. e pron. [lat. talis]. – 1. agg. a. Di questa o di quella sorta; che ha le qualità, le caratteristiche, la natura di cui si sta parlando o a cui si accenna in modo chiaro o sottinteso: non si [...] pensato alla possibilità di t. lutti, di una distruzione t.?; siamo già a tal punto? Anche con questo sign. è spesso in rapporto non per altro rio, Semo perduti (Dante; per l’uso di tai al plur. femm., cfr. l’altro passo di Dante: Poscia che tai tre ...
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sopra
sópra (ant. e letter., o region., sóvra) prep. e avv. [lat. sŭpra, sincopato da sŭpĕrā (parte), propr. «nella parte superiore, più alta», ablativo femm. dell’agg. supĕrus «che sta sopra»] (radd. [...] . Spesso preceduto dalla prep. di, con sign. analogo: vado un momento di s., c’è qualcuno di s.? (al piano superiore, o genericam. in casa); In anima in Cocito già si bagna, E in corpo par vivo ancor di sopra (Dante), sulla Terra; i due nominati di s ...
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fiore
fióre s. m. [lat. flōs flōris; già lat. (calco del gr. ἄνϑος) anche il sign. fig. di «parte migliore», ovvero di «parte superiore»]. – 1. a. La parte più bella e appariscente della pianta, che [...] festone, un serto, una corona di fiori; Una donna soletta che si gia E cantando e scegliendo fior da fiore Ond’era pinta tutta la sua via del Fiore alla città, e il nome di S. Maria del Fiore al suo duomo. b. Di uso com. la locuz. (essere) in fiore ...
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senza
sènza (ant. sanza) prep. [lat. absĕntiā «in assenza, in mancanza di»; cfr. l’ant. milan. asensa e il vernacolo tosc. insenza; per la variante sanza, v. sanza1]. – Indica esclusione, privazione, [...] questa volta dovremo far s. il suo aiuto. Con queste stesse locuz. è frequente l’uso della particella ne, riferita al complemento già espresso in precedenza, o addirittura l’ellissi del complemento: per dare tutto agli altri, è rimasto s. lui; prendi ...
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morto
mòrto agg. e s. m. [part. pass. di morire; lat. mŏrtuus, part. pass. di mŏri «morire»]. – 1. agg. a. Di persona o di animale, che ha cessato di vivere: lo trovarono m.; seppellire i soldati m.; [...] uomo m., frase prov. (v. maramaldo). In tono enfatico: è (o sarà) già m. e sepolto, m. e seppellito, m. e sotterrato, di persona morta chi muore giace, e chi vive si dà pace); all’assente e al m. non si dee far torto; lasciate che i m. seppelliscano ...
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Pittore (sec. 13º-14º). Alle poche notizie documentate fa da complemento una precoce e significativa valutazione critica risalente al Ghiberti che considera il C. "dottissimo" maestro. Fu attivo a Roma, dove i mosaici con scene della Vita della...
Tripolitania Regione della Libia settentrionale (350.000 km2 ca.), costituita da territori a differente altitudine: la Gefara o pianura costiera, il Gebel o montagna, la Ghibla o regione meridionale. La pianura, che si affaccia sulla costa mediterranea,...