già avv. [lat. iam]. - 1. a. [davanti a un verbo o a una locuz. in funz. di predicato, indica che, nel momento in cui si parla, un fatto è ormai compiuto o è accaduto da poco, oppure rafforza l'idea del [...] avvenga o stia per avvenire: accidenti, sono già le dieci!; è g. l'ora di andare via?] ≈ di già. c. [davanti a un sost. e , sicuro. ↑ assolutamente. ↔ (niente) affatto, no. ↑ (fam.) assolutamente, (lett.) giammai, mai, per niente (o nulla) al mondo. ...
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uomo /'wɔmo/ (ant. o pop. omo /'ɔmo/) s. m. [lat. hŏmo hŏmĭnis] (pl. uòmini). - 1. a. (paleont.) [specie del genere Homo, cui appartiene l'essere umano] ≈ Homo Sapiens. b. (antrop.) [essere vivente altamente [...] individuo, persona, (un) tale, tizio. 4. [individuo particolare, o già menzionato, di cui sono note le caratteristiche: è l'u. che fa per nomi di professione e di ruolo prima usati solo al masch. (avvocata, ministra, sindaca), oppure entrambe le ...
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seguire [lat. sĕqui "accompagnare; seguire"] (io sèguo, ecc.; pass. rem. seguìi [ant. seguètti], seguisti, ecc.). - ■ v. tr. 1. a. [andare dietro a qualcuno o a qualcosa: una immensa folla seguiva il feretro; [...] . 3. [procedere in una determinata direzione, spesso lungo una linea già segnata: s. la via] ≈ percorrere, tenere. 4. (fig . [accadere subito dopo o come conseguenza di altri fatti: al calare del sipario seguì un lungo applauso; spero che non seguano ...
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particolare (ant. particulare) [dal lat. tardo particularis, der. di particŭla, dim. di pars partis "parte"]. - ■ agg. 1. a. [che appartiene a un singolo individuo, a una singola cosa, o a una determinata [...] per l’appunto a un grado o quantità maggiore (solitamente riferito ad entità astratte, come interesse, attenzione ecc.). Oltre algià cit. speciale, si ricordano almeno accentuato, forte, notevole e i più formali marcato e spiccato: sentendo quelle ...
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usare /u'zare/ [lat. ✻usare, der. di usus, part. pass. di uti "usare"]. - ■ v. tr. 1. a. [fare funzionare un oggetto piegandolo agli scopi per i quali è stato costruito, ideato e sim.: sai u. il computer?] [...] acquisti poco oculati e presto perse tutto. Spesso è riferito al tempo o al denaro e, in entrambi i casi, ha come sinon , con cui si intende, in contrapp. a nuovo, ciò che è già stato posseduto da altri (detto anche di seconda mano), sia come agg. ...
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Fabio Rossi
usare. Finestra di approfondimento
Fare uso - U. è un termine dal sign. estremamente generico, che come tale può spesso essere sostituito da sinon. più appropriati al contesto. Un sinon. adatto [...] acquisti poco oculati e presto perse tutto. Spesso è riferito al tempo o al denaro e, in entrambi i casi, ha come sinon , con cui si intende, in contrapp. a nuovo, ciò che è già stato posseduto da altri (detto anche di seconda mano), sia come agg. ...
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Fabio Rossi
odio. Finestra di approfondimento
Sfumature d’odio - Vari nomi vengono dati ai sentimenti negativi che si nutrono verso qualcuno o qualcosa. Tra questi, o. è il termine più generale e com., [...] ben lo sapevano tutti coloro che stupidi affatto non sono (V. Alfieri). In più spregevole, al pari dei già commentati disdegnare e disprezzare, può anche comparire in litoti per indicare, in realtà, qualcosa di apprezzabile, indipendentemente dalla ...
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fine² s. f. (raro o ant. m.) [lat. fīnis "limite; cessazione"]. - [ultima parte di una cosa, momento in cui questa cessa: una cosa che non ha f.; condurre a f. un'impresa] ≈ conclusione, termine. ↔ inizio, [...] infantile (I. Nievo). Per indicare l’inizio di un discorso o di un brano letterario (teatrale o musicale), oltre algià visto apertura, sono possibili anche attacco,esordio e il latinismo incipit, tutti (anche se l’ultimo è molto poco com ...
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essere¹ /'ɛs:ere/ [lat. esse (volg. ✻essĕre), pres. sum, da una radice ✻es-, ✻s-, che ricorre anche nel sanscr. ásti "egli è", gr. estí, osco est, ant. slavo jestŭ, ecc.] (pres. sóno, sèi, è, siamo [ant. [...] (da), venire (da). 8. [riferito al tempo, essere giunti, con la prep. a: siamo già a Natale; è al quinto mese] ≈ stare. 9. [permanere in sto a Roma da due anni; domani non telefonarmi perché sto al mare; sto seduto in macchina da mezz’ora; ci sta ...
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odio /'ɔdjo/ s. m. [dal lat. odium]. - 1. [sentimento fortemente negativo nutrito verso qualcuno, per cui se ne desidera il male e persino la morte: nutrire, covare o. contro qualcuno; portare o. a qualcuno] [...] ben lo sapevano tutti coloro che stupidi affatto non sono (V. Alfieri). In più spregevole, al pari dei già commentati disdegnare e disprezzare, può anche comparire in litoti per indicare, in realtà, qualcosa di apprezzabile, indipendentemente dalla ...
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Pittore. Nel 1291, già in piena maturità d'arte, eseguiva i musaici inferiori nell'abside di S. Maria in Trastevere, a Roma; nel 1308, lavorava per Carlo d'Angiò a Napoli; era ancora operoso circa il 1321 se suoi, come affermò il Ghiberti, sono...
Tripolitania Regione della Libia settentrionale (350.000 km2 ca.), costituita da territori a differente altitudine: la Gefara o pianura costiera, il Gebel o montagna, la Ghibla o regione meridionale. La pianura, che si affaccia sulla costa mediterranea,...