gratin
‹ġratẽ′› s. m., fr. [in origine, la «crosta» che si forma nell’interno di un tegame durante la cottura; der. di gratter, ant. grater «grattare»]. – In gastronomia, per lo più nella locuz. avv. [...] cottura delle vivande, le quali vengono cosparse, secondo i casi, di besciamella, formaggio parmigiano grattugiato, pangrattato (talvolta anche aglio e prezzemolo), e poi cotte nel forno molto caldo in modo che sulla superficie si formi una sottile ...
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brodetto
brodétto s. m. [dim. di brodo]. – 1. Salsa a base di uova sbattute nel brodo con l’aggiunta di succo di limone, adatta a molte preparazioni della cucina romana (agnello), anconetana (pesce) [...] tutto il litorale adriatico: è fatta con pesci di varie qualità, infarinati o no, cotti in un soffritto di cipolla, prezzemolo, aglio, zafferano, pepe e sale, spesso con sugo di pomodoro, e versati poi su fette di pane abbrustolito o no. 3. Locuzioni ...
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milza
s. f. [dal germ. milzi]. – 1. Nell’anatomia dei vertebrati, organo addominale di origine mesenchimatica, costituito da un tessuto fibroso-vascolare disseminato di noduli linfatici (corpuscoli di [...] : m. in padella, m. alla cacciatora; crostini di m., specialità della cucina toscana, consistente in crostini sui quali è stato spalmato un impasto formato di milza di bue ripassata in padella con acciuga, aglio, burro, brodo e succo di limone. ...
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ramen
s. m. inv. Pietanza giapponese in cui tagliatelle di farina di grano vengono immerse in un brodo di carne (generalmente pollo) o di pesce cotto a lungo con cipolla, aglio, zenzero, un tipo particolare [...] sodo e tocchi carne | Il tipo di tagliatelle di farina di grano adoperato per la pietanza. ♦ Un film dedicato agli spaghetti. Non a quelli nostrani, grano duro, cottura al dente, pummarola, ragù, puttanesca, checca, carbonara o altre delizie. Non ...
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Erba delle Alliacee (Allium sativum), originaria dell’Asia centrale. Ha bulbo prolifero con circa 10 bulbilli (cosiddetti spicchi d’a.), oblunghi od ovati, alla fine avvolti dalle tuniche secche del bulbo che li ha formati (l’insieme è detto...
aglio
Freya Anceschi
. La locuzione figurata ‛ non pregiare un a. ', cioè " non tenere in nessun conto ", " non attribuire alcun valore ", che compare nel Fiore CLXXX 14 Quel che non costa, l'uon non pregia un aglio, è forse la prima documentazione...