definitorio
definitòrio agg. [der. di definire]. – 1. a. Che ha potere di definire, di decidere: prove definitorie. b. Che riesce a definire, a determinare un concetto: qualità d. dell’aggettivo; capacità [...] d. di uno scrittore, di un lessicografo. 2. Collegio d.: il collegio dei definitori di un ordine religioso ...
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sperimentale
(non com. esperimentale) agg. [der. di sperimento, forma ant., aferetica, di esperimento]. – 1. Che si basa sull’esperienza; che si fonda sull’esperimento, che procede per mezzo di esperimenti: [...] adatte a un determinato clima, l’efficacia dei varî sistemi di concimazione, ecc. Nelle varie forme di attività artistica, l’aggettivo qualifica le ricerche tendenti a innovare i canoni espressivi, con soluzioni originali nella forma e nei contenuti ...
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anarmonico1
anarmònico1 agg. [comp. di an- priv. e armonico] (pl. m. -ci), non com. – Disarmonico. Con sign. più ampio, che non è armonico (nelle varie accezioni, anche specifiche, di quest’aggettivo). ...
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ipallage
ipàllage s. f. [dal lat. hypallăge, gr. ὑπαλλαγή «scambio»]. – Figura retorica consistente nel mutare il normale rapporto semantico e sintattico fra due parole, attribuendo per es. un aggettivo [...] a un sostantivo diverso da quello cui, nella stessa frase, dovrebbe unirsi; così nei versi del Foscolo (All’amica risanata, 7-8): «Sorgon così tue dive Membra dall’egro talamo», dove egro è riferito al ...
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eccellente
eccellènte agg. [dal lat. excellens -entis, part. pres. di excellĕre «eccellere» e agg.]. – 1. Propr., superiore agli altri o alle altre cose dello stesso genere, per merito, qualità, bontà [...] de’ Romani (G. Villani); e con la stessa funzione fu adoperato il superl. eccellentissimo. 2. Nell’uso giornalistico, l’aggettivo, a partire dal film Cadaveri eccellenti (1975) di F. Rosi, tratto dal romanzo Il contesto (1971) di L. Sciascia ...
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nome
nóme s. m. [lat. nōmen, da una radice comune a molte altre lingue indoeuropee (sanscr. nā̆ma, armeno anum, ittita lāman, gr. ὄνομα, got. namo, paleoslavo imę, albanese emër, ecc., forme certamente [...] nominale, cioè la declinazione (in contrapp. alla flessione verbale o coniugazione): non solo quindi il sostantivo, ma anche l’aggettivo e, talvolta, le forme nominali del verbo (nome verbale). In senso ristretto, e nell’uso com., il sostantivo, cioè ...
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stazione
stazióne s. f. (ant. m.: cfr. stazzone) [dal lat. statio -onis «modo di stare; fermata, dimora, riposo», der. di stare «stare, stare fermo, stare ritto»]. – 1. Con riferimento al corpo umano, [...] , attrezzatura, o più genericam. posto o punto in cui ha sede un determinato servizio (che, spesso, è specificato dall’aggettivo o dal compl. che segue il termine stesso). In partic.: a. S. liturgica, luogo dove i primi cristiani si radunavano ...
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nominalizzare
nominaliżżare v. tr. [der. di nominale]. – 1. Trasformare in sostantivo un verbo o un aggettivo mediante l’aggiunta di un suffisso o per derivazione diretta (per es.: importazione da importare; [...] noleggio da noleggiare). 2. Trasformare una frase in un sintagma nominale (per es.: da gli invitati sono arrivati a l’arrivo degli invitati) ...
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Parte del discorso, che esprime gli attributi di qualità, quantità ecc. della persona o della cosa indicata dal sostantivo a cui è riferito. L’a. è passibile di determinazione morfologica o sintattica comparativa. Nelle lingue indoeuropee, di...