comunicando
s. m. (f. -a) [der. di comunicare, sul modello del gerundivo lat.]. – Chi sta per ricevere la comunione, e spec. chi si prepara a riceverla per la prima volta. Poco com. come aggettivo. ...
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declinare
v. intr. e tr. [dal lat. declinare, comp. di de- e clinare «chinare, piegare»; in alcune accezioni (v. oltre), dal fr. décliner]. – 1. intr. (aus. avere) a. Piegare, volgersi verso il basso; [...] a conoscere dell’azione proposta. 4. tr. In grammatica, enunciare ordinatamente le forme che un sostantivo, un aggettivo, un pronome assumono nella declinazione. 5. Manifestare, dichiarare: d. il proprio nome, farsi conoscere, rivelare i propri ...
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declinazione
declinazióne s. f. [dal lat. declinatio -onis, der. di declinare: v. declinare]. – 1. L’azione, l’effetto e il modo del declinare, cioè del volgere verso il basso, in senso proprio e fig. [...] (nel De rerum natura) con clinamen. 3. In grammatica, la flessione del nome e delle parti nominali del discorso (aggettivo, pronome), in contrapposizione alla coniugazione, che è la flessione propria del verbo (la denominazione deriva dal fatto che i ...
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reale2
reale2 agg. [dal lat. mediev. realis, der. di res «cosa»]. – 1. Che è, che esiste veramente, effettivamente e concretamente (contrapp., nell’uso com. e generico, a immaginario, illusorio e anche [...] geometria, ente (retta, curva, superficie, varietà, ecc.) rappresentabile con un’equazione a coefficienti reali. e. In fisica, l’aggettivo è usato, in contrapp. a ideale, per qualificare enti nella cui descrizione si tiene conto di alcune proprietà ...
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sorella
sorèlla s. f. [der. del lat. soror, sul modello del corrispondente masch. fratello]. – 1. Ciascuna delle figlie nate dagli stessi genitori, considerata in rapporto con gli altri figli: mia s., [...] ma sempre con l’articolo nel plur.: le mie s., le nostre s., e quando il possessivo o il sostantivo è seguito da un aggettivo o un’apposizione: la mia s. minore o più piccola, la tua bella s.; la mia s. farmacista); s. carnale o germana (contrapp. a ...
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nevratile
agg. Nervoso, teso, tutto nervi. ◆ Introverso e nevratile, [Marco] Tardelli non poteva che essere soprannominato «Schizzo». Il corpo, esile impalcatura, sosteneva i reattori di un «caccia». [...] In suo onore, è stato rispolverato (o coniato, addirittura?) l’aggettivo più gratificante: universale, polivalente, eclettico. (Roberto Beccantini, Stampa, 27 dicembre 1999, p. 28, Sport) • Come si possono, in un ambiente già nevratile, fare ...
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parasinteto
parasìnteto s. m. [der. del gr. παρασύνϑετος, comp. di παρά «presso» e σύνϑετος «composto»]. – In linguistica, composto derivato da un nome o da un aggettivo con l’aggiunta simultanea di [...] un prefisso e di un suffisso (per es., in ital., invogliare [da voglia], addolcire [da dolce]) ...
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beat1
beat1 ‹bìit› agg. e s. ingl. [propr., part. pass. di (to) beat «battere, percuotere»: quindi «battuto, avvilito, deluso, fallito»] (pl., come sost., beats ‹bìits›). – Aggettivo con cui negli Stati [...] Uniti d’America è stata designata la generazione di giovani (beat generation) che corrisponde a quella che altrove è stata detta «gioventù bruciata», costituita di individui ostentatamente ribelli, asociali, ...
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serbocroato
(o sèrbo-croato) agg. e s. m. – Relativo ai Serbi e ai Croati; con questo sign., l’aggettivo è stato usato, fino alla dissoluzione della Iugoslavia, quasi esclusivam. per indicare (come agg.: [...] lingua s., o come s. m., il serbocroato) l’insieme dei dialetti parlati nella Serbia e nella Croazia (e in parte anche in altre zone della vecchia federazione iugoslava), appartenente, con il bulgaro e ...
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Parte del discorso, che esprime gli attributi di qualità, quantità ecc. della persona o della cosa indicata dal sostantivo a cui è riferito. L’a. è passibile di determinazione morfologica o sintattica comparativa. Nelle lingue indoeuropee, di...