posposizione
pospoṡizióne s. f. [der. di posporre]. – 1. L’atto, il fatto di posporre, cioè di porre o di essere posto dopo: la p. dell’aggettivo al sostantivo; in latino è normale la p. di ‘versus’ [...] in espressioni come ‘Romam versus’ «verso Roma». 2. Meno com. con sign. concreto, l’elemento stesso (di solito particella o preposizione) posto dopo una parola con la funzione d’indicare la relazione grammaticale ...
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obamiano
s. m. e agg. Seguace e sostenitore di Barak Obama; di Barak Obama. ◆ gli obamiani pensano di prevalere alle primarie: «L’ascesa di Barak sarà inarrestabile» ha pronosticato il senatore Richard [...] , Tempo, 11 febbraio 2008, p. 2, Politica) • [Federico] Fellini aveva toccato l’apice dopo «Otto e mezzo», diventando un aggettivo. Adesso anche il candidato nero sembra aver svoltato: studenti in giro per l’America si dichiarano ferventi obamiani. E ...
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mezzo1
mèżżo1 agg. [lat. mĕdius]. – 1. a. Di ogni cosa che (per numero, quantità, grandezza, volume, massa, durata, valore, ecc.) è o si considera la metà dell’intero: m. dozzina, m. migliaio; m. battaglione; [...] più di mezzo. Talvolta (soprattutto nell’uso pop. tosc.), quando si parli di cosa ben determinata, viene inserito l’articolo tra l’aggettivo e il nome: ha già speso m. lo stipendio (cioè la metà dello stipendio); avevo già fatto m. il lavoro; ci ho ...
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post-
pòst- [dal lat. post, post- «dopo, dietro»]. – Prefisso di molte parole composte, derivate dal lat. o, più spesso, formate modernamente, nelle quali indica per lo più posteriorità nel tempo, col [...] ha di solito funzione prepositiva rispetto al secondo elemento, che può essere un sostantivo o, più spesso, un aggettivo (postpliocene, postmoderno, postoperatorio). In termini dell’anatomia e anche della fonologia, ha spesso sign. locale, di «dietro ...
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camicia
camìcia s. f. [lat. tardo camīsia e camīsa, di origine incerta] (pl. -cie, meno bene -ce). – 1. a. Indumento di cotone, di tela, di seta, di flanella o d’altro tessuto, che si porta sulla carne [...] della camiscia (Boccaccio). Nel linguaggio di cucina, uovo in c., cotto affogato, senza il guscio, nell’acqua bollente. b. Con aggettivo di colore, ha spesso indicato la divisa propria di un corpo militare o di un partito: la c. rossa dei garibaldini ...
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illiberalita
illiberalità s. f. [dal lat. illiberalĭtas -atis «scortesia, spilorceria»]. – Qualità, condizione di ciò che è illiberale, o che è fatto in contrasto con i principî della libertà civile [...] e politica: i. di un governo, di un decreto, di un provvedimento. Raro e ant. come astratto di illiberale negli altri sign. di quest’aggettivo. ...
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stante1
stante1. – Part. pres. di stare, usato, con valore verbale e di agg., o con funzione prepositiva o di cong., soprattutto in alcuni sign. e in determinate locuzioni: 1. a. Che sta, che sta ritto, [...] una pianta, ecc.; nell’uso odierno, è riferito a persona, col senso di agiato, e si scrive unito, benestante (v.), con valore di aggettivo e di sostantivo. b. ant. Acqua s., acqua ferma, stagnante. c. A sé s., come locuz. agg., che fa parte a sé, che ...
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comunicando
s. m. (f. -a) [der. di comunicare, sul modello del gerundivo lat.]. – Chi sta per ricevere la comunione, e spec. chi si prepara a riceverla per la prima volta. Poco com. come aggettivo. ...
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declinare
v. intr. e tr. [dal lat. declinare, comp. di de- e clinare «chinare, piegare»; in alcune accezioni (v. oltre), dal fr. décliner]. – 1. intr. (aus. avere) a. Piegare, volgersi verso il basso; [...] a conoscere dell’azione proposta. 4. tr. In grammatica, enunciare ordinatamente le forme che un sostantivo, un aggettivo, un pronome assumono nella declinazione. 5. Manifestare, dichiarare: d. il proprio nome, farsi conoscere, rivelare i propri ...
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declinazione
declinazióne s. f. [dal lat. declinatio -onis, der. di declinare: v. declinare]. – 1. L’azione, l’effetto e il modo del declinare, cioè del volgere verso il basso, in senso proprio e fig. [...] (nel De rerum natura) con clinamen. 3. In grammatica, la flessione del nome e delle parti nominali del discorso (aggettivo, pronome), in contrapposizione alla coniugazione, che è la flessione propria del verbo (la denominazione deriva dal fatto che i ...
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Parte del discorso, che esprime gli attributi di qualità, quantità ecc. della persona o della cosa indicata dal sostantivo a cui è riferito. L’a. è passibile di determinazione morfologica o sintattica comparativa. Nelle lingue indoeuropee, di...