sommo1
sómmo1 (ant. summo) agg. e s. m. [lat. sŭmmus, aggettivo der. con valore superlativo da sub, nel sign. di «sopra»]. – 1. agg. Assolve le funzioni di superlativo di alto e di grande. In partic.: [...] a. Altissimo, il più alto; di uso letter. in senso proprio: salire, volare sulle s. vette dei monti; con uso affine a quello del lat. summus (nelle espressioni summus mons «la cima del monte», summa domus ...
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metalogico
metalògico agg. [comp. del gr. μετα- «meta-» e λογικός «che riguarda la parola (o la ragione)»] (pl. m. -ci). – Propriam., che concerne i fondamenti, i principî e le strutture del discorso [...] . caratterizza i quattro principî fondamentali del pensiero (identità, contraddizione, terzo escluso, ragion sufficiente); in Carnap, e nella logica contemporanea, l’aggettivo qualifica le strutture sintattiche del linguaggio e le sue regole formali. ...
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sgangheratezza
sgangheratézza s. f. [der. di sgangherato]. – L’essere sgangherato, nelle varie accezioni estens. e fig. dell’aggettivo: s. del corpo, del portamento o del comportamento; s. di un periodo, [...] o nel modo di scrivere, di esprimersi; risa, canti di una s. volgare ...
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perficere
perfìcere v. tr. [dal lat. perficĕre «compiere», comp. di per-1 e facĕre «fare»], ant. – Condurre a perfezione, rendere perfetto; latinismo raro che si trova usato in pochissime forme: quatro [...] valore verbale, mentre in altri casi, pur con il sign. di compiuto, concluso, portato a compimento, ha funzione di vero e proprio aggettivo (per il quale v. perfetto, nel sign. 1): se li ’ntelletti Che muovon queste stelle non son manchi, E manco il ...
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kaputt
〈kapùt〉 agg., ted. [dal fr. capot della locuz. faire capot «fare cappotto» come termine di gioco o nel sign. di capoter, cioè «capovolgersi, ribaltarsi»]. – Rovinato, distrutto, ucciso, in malora, [...] -1648), si è particolarmente diffusa, anche nella grafia adottata kaput, durante la seconda guerra mondiale, sia in funzione di aggettivo (città kaputt; voi tutti kaputt!, e sim., o, con uso assol., kaputt!), sia, più spesso, con funzione avverbiale ...
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ciclico
cìclico agg. [dal lat. cyclĭcus, gr. κυκλικός, der. di κύκλος «cerchio»] (pl. m. -ci). – Propriam., relativo al cerchio, o più esattamente a un ciclo inteso nel suo sign. più generale di linea [...] settimana, i mesi dell’anno, le stagioni). 9. In medicina, con accezione specifica, di malato affetto da psicosi periodica. ◆ Avv. ciclicaménte, con andamento ciclico, cioè periodico (con riferimento alle varie accezioni partic. dell’aggettivo). ...
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onice
ònice s. f. o m. [dal lat. onyx ony̆chis, gr. ὄνυξ ὄνυχος, propr. «unghia», alla quale una varietà somiglia per il colore e l’aspetto]. – In mineralogia, varietà di agata con striature concentriche [...] con zone bianche che si alternano con altre di colore grigiastro, bruno chiaro. Il termine, con l’aggiunta di un aggettivo, è talora usato impropriam. per indicare alcune varietà di alabastro calcareo: per es., o. messicana o argentina, di colore da ...
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topico
tòpico agg. [dal lat. tardo topĭcus, gr. τοπικός, der. di τόπος «luogo»] (pl. m. -ci). – 1. Nella logica antica, che riguarda l’invenzione degli argomenti, cioè dei mezzi dialettici con cui condurre [...] » dell’apparato psichico (Io, Es, Super-Io) entro le quali esso si svolge. 3. Per estens. dai sign. che l’aggettivo ha nella logica e nella medicina, si è svolto quello di «specifico, significativo, particolarmente adatto»; di qui, nell’uso letter ...
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neutralita
neutralità s. f. [der. di neutrale]. – 1. La condizione dell’esser neutrale, sia in senso generico, di chi in una qualsiasi contesa non parteggia né per l’uno né per l’altro dei contendenti, [...] temperatura ambientale. 4. Genericam., la condizione di ciò che è neutro, nei sign. e usi scientifici che ha questo aggettivo: punto di n., in chimica, la condizione di una soluzione in cui ioni idrogeno e idrossido sono in eguale concentrazione ...
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neutro
nèutro agg. [dal lat. neuter -tra -trum]. – 1. Che non è né l’uno né l’altro di due fatti o stati che si considerano antitetici o contrapponibili. In partic.: a. In grammatica, genere n. (o semplicem. [...] qualche traccia nella flessione pronominale e, in italiano antico e in romeno, anche nella flessione di pochi sostantivi e aggettivi (ital. ant. fòcora, romeno ant. focure, romeno mod. focuri, che sono plurali sul tipo -ŏra di tempus/tempŏra; ma ...
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Parte del discorso, che esprime gli attributi di qualità, quantità ecc. della persona o della cosa indicata dal sostantivo a cui è riferito. L’a. è passibile di determinazione morfologica o sintattica comparativa. Nelle lingue indoeuropee, di...