accademicoaccadèmico (ant. acadèmico) agg. e s. m. [dal lat. academĭcus, gr. ἀκαδημικός] (pl. m. -ci). – 1. Dell’Accademia platonica: i filosofi a.; anche sost., gli accademici. 2. Di un’accademia in [...] o moderna: discorso a.; diploma a.; seduta, tornata, riunione, sessione a.; atti accademici. Come s. m. (f. -a), socio di un’accademia: gli a. del Cimento, dellaCrusca; a. ordinario o nazionale; a. corrispondente, ecc. 3. a. Universitario, che ...
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cruscante
s. m. e f. [der. di Crusca (v. crusca)]. – 1. non com. AccademicodellaCrusca. 2. Per estens., chi sostiene l’arcaismo e il purismo in fatto di lingua: deridevano [il Puoti] come purista e [...] c. (Settembrini). Come agg., ant., proprio degli accademicidellacrusca o dei cruscanti: stile accademico, cruscante o cruscoso (Bargagli). ...
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cruscone
cruscóne s. m. [der. di crusca e, nel sign. 2, Crusca]. – 1. Crusca molto grossa. 2. scherz. o spreg. AccademicodellaCrusca, cruscante; in origine, brigata dei Crusconi, gruppo di letterati [...] fiorentini che poi costituirono l’AccademiadellaCrusca. ...
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incruscare
v. tr. [der. di crusca] (io incrusco, tu incruschi, ecc.). – 1. Cospargere, riempire, ricoprire di crusca. 2. rifl. a. ant. Perdersi in cose da poco. b. letter., scherz. Diventare accademico [...] dellaCrusca; scrivere seguendo con pedanteria e affettazione le norme dell’antica Crusca; analogam., nella forma attiva, incruscare lo stile, il discorso, e sim. ...
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massaio
massàio (ant. o region. massaro) s. m. [lat. mediev. massarius, der. di massa come «insieme di fondi»]. – 1. ant. Coltivatore di un manso (v. massaro). 2. ant. a. Nel medioevo, amministratore [...] .; con denominazioni partic.: m. del monte di Pietà, l’economo di questa istituzione; accademico m., l’economo dell’AccademiadellaCrusca nella terminologia accademica usata anticamente. Anche in senso fig.: perché vi fussi suto scritto che io non ...
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Abate fiorentino (1701-1796), accademico della Crusca, giurista, diplomatico, appassionato bibliofilo, amico dei più illustri personaggi del suo tempo, e in particolare di G. G. Bottari, fu tenace avversario dei gesuiti.
Letterato (n. Firenze 1725 - m. 1790), accademico della Crusca, autore di copiose Note al Lamento di Cecco da Varlungo di F. Baldovini, che illustrano il vernacolo fiorentino.