f.o.b.
(o fob 〈fòb〉). – Sigla, abbreviazione dell’ingl. free on board («franco a bordo»), usata nel commercio marittimo per indicare che il prezzo di una merce non comprende né il nolo né le altre spese [...] ; l’indicazione fob destino significa che il venditore deve provvedere aportare la merce fino al porto di destino a proprie spese e a proprio rischio, restandone proprietario fino a quel momento. Nell’uso nord-americano la sigla fob significa ...
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abbattimento
s. m. Abbassamento rapido della temperatura di un prodotto o preparato alimentare, ottenuto in particolar modo attraverso l’impiego di un abbattitore. ♦ Abbattimento in azoto e cotture sperimentali. [...] una volta tornati al porto con logico peggioramente del prodotto. (Maurizio Bertera, La Cucina italiana.it, 2 settembre 2018, Storie) • Appena pescato e surgelato, il gambero a bordo viene suddiviso in diverse pezzature (da 11 a 22 cm) e preparato ...
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naturale
agg. [dal lat. naturalis]. – 1. Della natura, che riguarda la natura o si riferisce alla natura, nel suo sign. più ampio e comprensivo: filosofia n., locuz. con la quale si indicò in passato [...] , per tutta la vita); lago n., porto n., in opposizione a lago, porto artificiale; luce n., quella del sole, ., di un oggetto non tinto (e spec. dei capelli ). In contrapp. a ciò che è artificiale o posticcio o sintetico: ha ancora tutti i suoi denti ...
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insabbiare
v. tr. e intr. pron. [der. di sabbia] (io insàbbio, ecc.). – 1. tr. a. Coprire di sabbia, per es., in agraria, gli innesti per provocarne un più rapido attecchimento mediante il calore solare. [...] una questione: i. un’inchiesta; il provvedimento è stato insabbiato; anche nell’intr. pron.: il mio ricorso deve essersi insabbiato. 2. intr. pron. a. Di porto o di ancoraggio, diventare di fondale più basso per l’accumularsi, sul fondo, di sabbia ...
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via1
via1 avv. [dal sost. lat. via «via», che ha preso sign. avverbiale in locuz. come ire viam o ire via «andare per la (propria) strada»; la connessione etimologica del n. 4 con gli altri sign. non [...] rubare: il vento gli portò via il cappello; il ladruncolo gli mise la mano nella tasca e gli portò via il portamonete; e 3. L’espressione via via nell’uso moderno ha valore distributivo, a mano a mano, di volta in volta: ti rinvierò le lettere al tuo ...
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bandiera
bandièra s. f. [der. di banda2 «insegna, compagnia, ecc.»]. – 1. a. Drappo, generalm. di lana leggera, di varia forma e dimensione, di un solo colore o a più colori disposti verticalmente o [...] che accosti un elemento rettangolare orizzontale, a fascia larga, a un elemento rettangolare verticale più stretto (per es., finestra a b., in cui la finestra si accoppia a una porta-finestra); con altro senso, insegna a b., insegna di negozio o ...
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ruolo
ruòlo s. m. [dal fr. rôle, che è dal lat. tardo rŏtŭlus «rotolo»]. – 1. Elenco, registro, prospetto o quadro, in cui sono registrati in un ordine funzionale, corredati dagli elementi di rilevante [...] (Bassani); collocare, essere collocato fuori ruolo; Tremando di nervoso ringhiò a Nanini: – Fuori ruolo! A cinquant’anni ancora supplente sei, fuori ruolo, – e i pugni li portava avanti, e se li picchiava contro: – Fuori ruolo! – ripeté. (Mastronardi ...
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segnale
s. m. [lat. tardo signale, neutro sostantivato dell’agg. signalis, der. di signum «segno»]. – 1. a. Indicazione di tipo ottico o acustico, per lo più stabilita d’intesa o convenzionale, con cui [...] n. 2 c). Sono chiamati, genericamente, s. navali, quelli, luminosi o acustici, portati o effettuati da una nave in accordo a convenzioni internazionali volte a evitare gli abbordi in mare e a prestare assistenza e soccorso alle persone: tra essi, i s ...
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uscita
s. f. [der. di uscire]. – 1. a. L’atto di uscire, di andare o venire fuori da un luogo chiuso o considerato come tale: l’u. degli scolari dalla scuola, l’u. degli impiegati dall’ufficio; l’u. [...] sera, l’u. di un volume, ecc.; in partic., a prodotti e merci: l’u. dei manufatti dal magazzino; equivale talora a esportazione: l’entrata e l’u. delle derrate alimentari in uno stato, in un porto; dazio di uscita, lo stesso che dazio di esportazione ...
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uso2
uṡo2 s. m. [lat. usus -us, der. di uti «usare», part. pass. usus]. – 1. a. Il fatto di usare, di servirsi di una cosa (raram. di una persona) in modi e per scopi particolari: l’u. moderato del vino [...] fenice (Leopardi); senza la prep. di, come forma pop. tosc.: mi contenterò, invece, di portarvi domani all’oste del vicino paese, il quale vi spellerà e vi cucinerà a uso lepre dolce e forte (Collodi). Adoperato assol. in forma brachilogica, con la ...
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A. platonica
̕Ακαδήμεια o ̕Ακαδημία era il nome di una località poco distante da Atene, nei pressi della quale Platone verso il 387 a.C. iniziò il suo insegnamento; vi acquistò anche un terreno, da cui la scuola filosofica da lui fondata prese...
PORTO (Ostia) (Portus Ostiensis, Portus Urbis Romae)
V. Scrinari
Antico nucleo urbano dell'epoca imperiale romana, oggi non più esistente come tale ed il cui territorio è diviso tra la proprietà privata Torlonia-Sforza Cesarini e l'area demaniale...