eponimo
epònimo agg. e s. m. (f. -a) [dal gr. ἐπώνυμος, comp. di ἐπί sopra» e ὄνομα, ὄνυμα «nome»]. – 1. Divinità, eroe o altro personaggio che (spec. con riferimento all’antichità) dà il nome a una [...] moderno, colui che dà il nome a un movimento letterario o artistico, o anche a un periodo storico; lo studioso o cui prende il titolo un romanzo, un dramma o sim., o anche la novella o l’articolo da cui si intitola un intero volume. 4. Come agg ...
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racconto
raccónto s. m. [der. di raccontare]. – 1. Relazione, esposizione di fatti o discorsi, spec. se fatta a voce o senza particolare cura, oppure se relativa ad avvenimenti privati (si distingue [...] lettura ininterrotta) e distinto dalla fiaba perché tende a presentare i fatti come realmente avvenuti (per questi suoi caratteri si identifica sostanzialmente con la novella): un volume di racconti; r. popolari, per l’infanzia; r. lungo, breve, ben ...
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tormento
torménto s. m. [lat. tormentum, der. di torquēre «torcere»]. – 1. a. letter. Strumento di tortura e di martirio; la tortura o il martirio stessi: mettere ai t.; neanche in mezzo ai t. rinnegò [...] il quale si indicavano anticam. le macchine guerresche atte a lanciare proietti di ogni specie. Con questo sign., la con archi facea d’alto, E con varii t. estrema guerra (Ariosto); di t. bellici ha munite Le rocche sue questa novella Dite (T. Tasso). ...
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trinita1
trinità1 s. f. [dal lat. tardo trinĭtas -atis, der. di trinus «trino»]. – La condizione, il fatto di essere trino, spec. con riferimento al mistero fondamentale del cristianesimo, l’esistenza [...] . Nella storia dell’arte, rappresentazione pittorica o scultoria della Trinità: la T. del Masaccio in Santa Maria Novellaa Firenze; una T. bizantina. Ordine della Santissima T., ordine religioso fondato da s. Giovanni di Matha e s. Felice di Valois ...
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avello
avèllo s. m. [lat. labĕllum «piccolo bacino», dim. di la(va)brum, der. di lavare «lavare, bagnare»], letter. – Tomba, sepolcro: gli orti De’ suburbani a. (Foscolo); arca sepolcrale: in su uno [...] di quegli a. rilevati che poco tempo ha si fecero di fuori a Santa Maria Novella (Boccaccio). Locuzioni: scendere nell’a., morire; ant., puzzare d’a., esser vecchio, esser vicino a morire. ...
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Generazione X
(generazione X) loc. s.le f. Nel linguaggio giornalistico, la generazione dei nati tra il 1960 e il 1980. ♦ Alla "generazione X" appartiene chi oggi ha dai 18 ai 29 anni. Negli Stati Uniti [...] bruciano i semafori a rosso acceso e quando, sera dopo sera, acchiappano l'esistenza per i capelli? (Maria Novella De Luca, Generazione X? Una classe dirigente che quando può scegliere a chi affidarsi preferisce stringere un’alleanza con l’esperienza ...
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predicare
v. tr. [dal lat. praedicare «far noto, celebrare, lodare», e, nel lat. tardo, eccles., «predicare»] (io prèdico, tu prèdichi, ecc.). – 1. a. Annunciare, dichiarare pubblicamente la legge divina: [...] p. il Vangelo, le verità della fede, la buona novella. b. Esortare all’adempimento di una legge morale o di un comandamento della la mise (Boccaccio). 4. Nella logica, attribuire un predicato a uno o più soggetti; affermare o negare una qualità o un ...
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pungere
pùngere (ant. o poet. pùgnere) v. tr. [lat. pŭngĕre] (pres. io pungo, tu pungi, ecc.; pass. rem. punsi, pungésti, ecc.; part. pass. punto). – 1. a. Ferire leggermente con un oggetto che ha l’estremità [...] la particella pron. in funzione di compl. oggetto o di termine: fai attenzione a non pungerti con le ortiche; mi sono punto (o mi sono punto il lo punge il rimorso delle sue malefatte; la novella da Filostrato raccontata prima con un poco di vergogna ...
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innocente
innocènte agg. e s. m. e f. [dal lat. innŏcens -entis, comp. di in-2 e nocens «dannoso, colpevole», part. pres. di nocere «nuocere»]. – 1. a. Non colpevole, privo di una determinata colpa morale [...] .; far soffrire una popolazione i.; Innocenti facea l’età novella ... Uguiccione e ’l Brigata (Dante); e sostantivato: sangue i.; toccare le cose sacre con mani i., pure. 2. estens. a. Che non ha ancóra esperienza del male, privo di ogni malizia: un ...
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smaltire
v. tr. [dal germ. *smaltjan «rendere liquido, fluido», cfr. il ted. schmelzen «struggere, fondere»] (io smaltisco, tu smaltisci, ecc.). – 1. a. Digerire completamente ciò che si è ingerito: [...] , fece smaltir la folla (Manzoni). b. Nel commercio, esitare, smerciare, riuscire a vendere: s. le rimanenze di magazzino; anche nell’intr., con sign. passivo: sono tre dì che la novella è uscita, e l’edizione è quasi tutta smaltita (Rovani); non com ...
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Stato dell’Europa occidentale, confinante a NE con la Francia e Andorra e a O con il Portogallo. La S., bagnata a NO e a SO dall’Atlantico, a S e a E dal Mediterraneo, comprende la maggior parte (85%) della Penisola Iberica, gli arcipelaghi...
Medico, nato a Empoli il 20 febbraio 1759, morto a Firenze il 20 dicembre 1820. Si laureò a Pisa nel 1780, nel 1782 fu nominato medico astante nell'ospedale di S. Maria Novella a Firenze. Per incarico del granduca Leopoldo l progettò il nuovo...