infame
agg. [dal lat. infamis, comp. di in-2 e fama «fama»]. – 1. a. Di persona che, per aver compiuto azioni particolarmente turpi e spregevoli, si è resa indegna della pubblica stima: rendersi i.; [...] i.; E grida ai posteri: Tre volte infame Chi vuol Venezia Morta di fame (Fusinato); anche sostantivato: è un infame! bollato il delatore, o anche il «pentito». 2. Usi estens.: a. Di azione commessa con animo scellerato, o tale che dovrebbe infamare ...
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regione
regióne s. f. [dal lat. regio -onis, der. di regĕre «dirigere», propr. «direzione, linea», poi «linea di confine» e quindi «territorio, regione»]. – 1. Ampia parte della superficie terrestre, [...] Toscana, Umbria, Marche, Lazio, Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, e r. a statuto speciale, Valle d’Aosta, Trentino-Alto Adige, Friuli-Venezia Giulia, Sicilia, Sardegna); la regione Lombardia, o Sardegna, ecc.; le funzioni della ...
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cazzimma
s. f. (pop.) 1. Atteggiamento o comportamento improntato a furbizia opportunistica e cinica, teso a ottenere il proprio esclusivo tornaconto senza preoccuparsi del fatto di poter in tal modo [...] di “Luna rossa”] che non abita più, ormai da anni, a San Pasquale, tutta la sua napoletanità è saltata fuori in diretta tv cui forse ne ha trasmessa tanta quando erano insieme a bordo del Moro di Venezia. (Paolo Russo, Repubblica, 15 gennaio 2000, ...
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magata
s. f. Nel linguaggio giornalistico sportivo, colpo vincente imprevisto, che affascina come se fosse una magia | Per estensione, fuori dell’àmbito sportivo, trovata sorprendente e risolutiva. ♦ [...] consecutive, l'ultima domenica pomeriggio in casa di Venezia scudettata con la magata del Chaco Rodriguez e la mano fatata di Vlado Micov dalla linea dei 3 punti a poco più di 4 secondi dal termine. (Roberto De Ponti, Corriere della ...
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teatro
s. m. [dal lat. theatrum, e questo dal gr. ϑέατρον, der. del tema di ϑεάομαι «guardare, essere spettatore»; la parola greca indicava, oltre che l’edificio per le rappresentazioni drammatiche, [...] il T. San Carlo di Napoli, il T. La Fenice di Venezia. Di più recente istituzione è il t. tenda, organizzazione teatrale, spesso era entusiasta; tutto il t. scattò in piedi ad applaudire, o a protestare; tra gli applausi, tra le risa, tra i fischi di ...
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rosso
rósso agg. e s. m. [lat. rŭssus]. – 1. Uno dei colori dello spettro della luce visibile, precisamente quello corrispondente alla regione di lunghezze d’onda maggiori, approssimativamente comprese [...] stati per comunicazioni di notevole gravità e urgenza. 3. s. m. a. Colore rosso: lo strazio e ’l grande scempio Che fece l’Arbia , o di Napoli, di Parigi, di Prussia, di Venezia), sesquiossido di ferro in polvere impalpabile, usato nella politura ...
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pro2
pro2 〈prò〉 (o prò) s. m. [apocope dell’ant. prode s. m.] (radd. sint.). – 1. Giovamento, vantaggio, utilità. Si usa soltanto in determinate frasi: che pro me ne viene?; a che pro affaticarsi tanto?; [...] , degli ammaestramenti. 2. ant. a. Recare a pro, a fine, a buon termine; andare o venire a pro di qualche cosa, venirne a capo, raggiungere lo scopo. b. Interesse, frutto del capitale; in partic., nella Repubblica di Venezia, l’interesse del debito ...
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voce
vóce s. f. [lat. vox vōcis]. – 1. Serie o insieme di suoni articolati emessi dall’uomo (v. fonazione), o di suoni inarticolati emessi da varî animali (o anche dall’uomo), alla cui produzione concorrono [...] v. (nell’uso ant. anche muovere la v.: Sì tosto come il vento a noi li piega, Mossi la voce, Dante); alzare, abbassare la v. (per o di calmiere, soprattutto nel Napoletano e nella Repubblica di Venezia): la v. della farina; l’aumento della v. della ...
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voga1
vóga1 s. f. [der. di vogare]. – Il fatto, l’azione e il modo di vogare: mettere alla v.; prendere, avviare la v., avviare il remeggio; scuola, esercitazioni di v.; capo voga (o con grafia unita [...] braccia, a palate aa destra e a sinistra, senza appoggio di scalmi, usata sui sandolini e sui kayak eschimesi; v. aa mo a faccia a faccia a poppa, aa poppa estrema in piedi, con la faccia rivolta a prua, e impiega un unico remo, appoggiandolo aa ...
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sede
sède s. f. [dal lat. sedes «sedia, seggio», poi «luogo di residenza, dimora, ecc.», corradicale di sedēre «stare seduto»]. – 1. Col sign. originario di «seggio» (raro anche nell’ital. ant.), solo [...] la scuola media del quartiere è stata scelta come s. del seggio elettorale; Venezia è s. tradizionale del festival del cinema. c. Centro assegnato a un funzionario, a un ufficiale, a un dipendente dello stato o di altri enti pubblici per l’esercizio ...
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Cent’anni di elezioni a Venezia
Gianni Riccamboni
Premessa
Sono passati oltre quindici anni da quando, nell’editoriale di un numero monografico dei «Quaderni dell’Osservatorio Elettorale», si lamentava la mancanza nel nostro paese di un consolidato...
Gli ebrei a Venezia nella prima metà del Novecento
Simon Levis Sullam
Al principio del Novecento, giunto a compimento il lungo processo di integrazione avviato oltre un secolo prima, il gruppo ebraico veneziano potrebbe dirsi rappresentativo...