rato
agg. [dal lat. ratus, part. pass. di reri «stabilire» e agg.]. – 1. letter. raro. Ratificato, confermato: or fa’, padre, che ’l patto Sia fermo e r. e sacro (Caro). 2. a. In diritto canonico, matrimonio [...] r., matrimonio tra battezzati formalmente valido, distinto in matrimonio r. e consumato, se materialmente concretato con l’atto sessuale coniugale idoneo alla generazione della prole, e matrimonio r. e ...
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calvinismo
s. m. – Il complesso delle dottrine teologiche formulate dal riformatore religioso Giovanni Calvino (1509-1564), tra le più rigoriste e austere nell’ambito del protestantesimo, rapidamente [...] che adottano tale tipo di organizzazione ecclesiastica e accolgono in misura maggiore o minore le dottrine di Calvino; nonché la concezione di vita, improntata a un fermo rigorismo morale, che s’ispira direttamente alla dottrina di Calvino. ...
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peripateticismo
s. m. [der. di peripatetico], letter. raro. – La dottrina di Aristotele e della scuola peripatetica; aristotelismo: nei tempi della nostra storia ... la scienza ... consisteva in un p. [...] inteso come si poteva, e applicato come si voleva a tutte le quistioni possibili (Manzoni, in Fermo e Lucia, tomo III, cap. V). ...
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zoom
〈∫ùum〉 s. ingl. [voce di origine onomatopeica, propr. «ronzio, rombo»; per il sign. 1 v. anche zumare] (pl. zooms 〈∫ùum∫〉), usato in ital. al masch. (e pronunciato comunem. 〈ʒum〉). – 1. Denominazione [...] continuità entro limiti piuttosto ampî con comando manuale oppure a motore elettrico: nelle riprese cinematografiche e televisive sostituisce vantaggio (consentendo, per es., la carrellata da fermo) più obiettivi di diversa focale montati su torretta ...
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furuncolo
furùncolo s. m. – Variante letter. o meno com. di foruncolo, che si trova attestato anche nelle varianti ant. furùnculo e furóncolo (oltre al raro foróncolo): bubboni violacei, furoncoli nigricanti, [...] son tutte parole rispettabili (così il Manzoni, nel cap. XXXVII dei Pr. Sp., mettendo in bocca a don Ferrante una forma di sapore arcaico, mentre nel corrispondente passo di Fermo e Lucia aveva usato la forma moderna foruncoli). ...
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fissita
fissità s. f. [der. di fisso]. – 1. L’essere fisso, fermo, detto soprattutto dello sguardo o del pensiero: guardare con f.; il suo sguardo aveva una f. d’allucinato; la sua mente era rivolta [...] costantemente a quel ricordo con una f. ossessionante. 2. Invariabilità, immutabilità. Con quest’accezione è poco com., tranne che in biologia, ove è detta f. delle specie la teoria secondo la quale le specie di animali e di piante non sono ...
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stasimo
stàṡimo s. m. [dal gr. στάσιμον (μέλος) «canto sul posto», piuttosto che «canto a piè fermo»]. – Nell’antica tragedia greca, canto del coro che divideva un episodio dall’altro (dopo che il coro [...] aveva preso posto nell’orchestra), costituito da uno o più gruppi triadici indipendenti di strofe, antistrofe ed epodo, cantato con accompagnamento di danza, cioè con evoluzioni intorno all’ara, e di musica, ...
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duellatore
duellatóre s. m. (f. -trice) [der. di duellare], letter. – Chi prende parte a un duello: Gli desteranno incontra altro più fermo Duellator gli Achivi (V. Monti). ...
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statoio
statóio s. m. [adattamento della voce romagnola stadùr, der. del lat. stare «star fermo»]. – Caviglia di ferro dalla cui estremità superiore pende un grosso anello, che serviva a fissare il giogo [...] dei buoi al timone del carro: i biolchi hanno attaccato al carro Il primo paio, hanno fermato il giogo Con lo s. dal sonante anello (Pascoli). ...
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statore2
statóre2 (propr. Statóre) agg. [dal lat. Stator -oris, der. di stare «stare fermo»]. – Epiteto con cui, nel culto degli antichi Romani, era invocato Giove come colui che dà agli eserciti la [...] forza di resistere; si ha memoria di alcuni templi dedicati a Giove Statore in Roma antica nell’età repubblicana. ...
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Cardinale (Fermo 1779 - ivi 1852); chiamato dal Consalvi a varî uffici, fu creato nel 1826 cardinale dell'ordine dei diaconi (non essendo egli sacerdote) e l'anno dopo da Leone XII segretario di stato, carica che tenne fino al 1829 e che riacquistò...
Ingegnere, nato a Fermo (Ascoli Piceno) il 15 maggio 1895, laureato in ingegneria industriale, prof. ordinario di macchine a Palermo, poi a Padova, infine, dal 1934, nel Politecnico di Torino, nel quale, per diversi anni, è stato anche preside...