asperges
aspèrges (ant. aspèrge) s. m. [dalla prima parola dell’antifona, tratta dal Salmo 50, che il sacerdote cattolico recita o canta per l’aspersione domenicale: asperges me, Domine, hyssopo et mundabor]. [...] – Aspersorio: Con l’a. in man dell’acqua santa (Tassoni). Anche, meno com., l’aspersione: fare, dare l’a., aspergere con l’acqua benedetta ...
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proco
pròco s. m. [dal lat. procus, affine a prex precis «preghiera»] (pl. -ci, ant. -chi), letter. – Aspirante al matrimonio, pretendente di una donna: Poi lor convenzion ratificaro In man del re quei [...] installati come pretendenti di Penelope nella casa di Ulisse durante l’assenza di questo, furono da lui uccisi al suo ritorno nell’isola; raro il sing.: Quel dì, quando ei [Ulisse] scelse il quadrello A fieder la strozza del proco (D’Annunzio). ...
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rubare
v. tr. [dal germ. *raubôn]. – 1. a. Appropriarsi, impadronirsi con mezzi e in modi illeciti, di oggetti, valori e beni che appartengono ad altri; indica di norma un’azione compiuta senza ricorrere [...] vantaggio il conto della spesa o il calcolo quantitativo della merce; con riferimento al modo o al movente dell’azione: r. a più non posso, r. aman salva, il più possibile; r. per bisogno, per vizio, per mestiere. Comuni i prov.: il diavolo insegna ...
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controfigura
s. f. [comp. di contro- e figura]. – In cinematografia, persona che, somigliando nel fisico a un attore, lo sostituisce durante le prove di ogni singolo quadro prima della ripresa effettiva, [...] nelle riprese particolarmente rischiose (prende allora il nome di stunt man o cascatore) o difficili o nelle quali occorra una ’attore non si è recato. Per estens., fig., persona molto somigliante a un’altra: quel ragazzo è la c. di suo fratello; e ...
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unidimensionale
agg. [der. di dimensione, col pref. uni-]. – 1. In geometria, di ente, o di spazio, a una sola dimensione: per es., una retta o, più in generale, una curva. 2. In meccanica, problema [...] u., ogni problema che si traduce in un’equazione a una sola variabile. 3. In senso fig. (come traduz. dell’ingl. one-dimensional, tratto dal titolo dell’opera One-dimensional Man, 1964, del filosofo ted. Herbert Marcuse, 1898-1979), che manca di ...
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nessuno
(ant. o pop. tosc. nissuno) agg. e pron. indef. [lat. ne ipse ūnus]. – 1. Neanche uno; è usato solamente al singolare, per escludere in maniera assoluta l’esistenza o la presenza o altra qualità [...] di n., espressione coniata dagli Inglesi (no man’s land) durante la prima guerra mondiale per indizio. 3. Talora usato come sost. e in funzione di predicato, con riferimento a persona che non ha alcun valore, che non conta per niente: si dà delle ...
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piglio1
pìglio1 s. m. [der. di pigliare]. – 1. L’atto del prendere. È usato quasi esclusivam. nella locuz. dare di p., afferrare con prontezza e decisione: dare di p. a un’arma, a un bastone; mettere [...] ); più raram., iniziare un’azione qualsiasi, quando sia frutto di determinazione improvvisa: Ma ’l saggio re di Spagna dà di piglio, E se ne va con quel che in man gli resta (Ariosto). 2. non com. Presa, o profitto, guadagno: fare un buon piglio. ...
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islamocristiano
(islamo-cristiano), agg. Relativo all’islam e al cristianesimo. ◆ Or è tant’anni, nel 1974, parlando con Saddam [Hussein], allora «vice», colsi l’impressione ch’egli fosse un uomo d’apparato, [...] rissosa famiglia araba, nel segno d’un welfare islamocristiano. (Igor Man, Stampa, 11 aprile 2003, p. 5, Estero) • Un il dialogo islamo-cristiano viene rinvigorito da questi sforzi intesi a trovare valori comuni ai tre monoteismi. (Gianluca Biccini, ...
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provvido
pròvvido (ant. pròvido) agg. [dal lat. provĭdus, der. di providere: v. provvedere]. – 1. a. Che è solito provvedere con saggezza e senso dell’opportunità alle proprie e altrui necessità: persona [...] p. avvertimento; in senso lievemente iron.: sparsa Pria da provvida man, la bianca polve In piccolo stanzin con l’aere pugna (Parini ). 2. Per estens., opportuno, utile, fatto a fin di bene: una p. iniziativa; è una p. istituzione ...
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invidiare
v. tr. [der. di invidia1] (io invìdio, ecc.). – 1. a. Provare un sentimento d’invidia verso qualcuno o verso il bene ch’egli possiede; si usa con varie costruzioni: molti lo invidiano per la [...] molti invidiano la sua fortuna; con prop. oggettiva: Né che alcuno a te doni, anco aman piene, T’invidio io punto (Pindemonte). Con uso intr. e assol., avere, portare invidia: Non vo’ però ch’a’ tuoi vicini invidie, Poscia che s’infutura la tua vita ...
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(IV, p. 26; App. II, I, p. 228; III, I, p. 120)
A. è parola greca (ἀϱχαιολογία), introdotta nella letteratura storica da Tucidide, ripresa da Platone, Diodoro Siculo, Dionigi di Alicarnasso, per indicare la ricostruzione storica di un periodo...
LOMBARDIA (XXI, p. 419)
Giuseppe CARACI
Mario BENDISCIOLI
Popolazione (p. 422). - La popolazione della Lombardia corrispondeva nel 1936 al 13,6 e nel 1947 al 13,7% della totale italiana. Nel quinquennio 1931-36 l'aumento medio annuo è stato...