riga
s. f. [dal longob. rīga]. – 1. Linea, immaginata per lo più diritta e più o meno sottile, che sia comunque segnata, oppure incavata o rilevata, su una superficie: tirare, tracciare una r. (col lapis, [...] prima, l’ultima r. della fila; serrare le r., stringendosi ciascuno al proprio compagno di fianco; mettersi in r.; ordinare le r traversa. 4. a. Strumento per tracciare linee rette facendo scorrere un organo scrivente lungo ilsuo bordo, formato da ...
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porzione
porzióne s. f. [dal lat. portio -onis]. – 1. a. Parte di un tutto, spec. quando sia considerata a sé, staccata o come staccata dal tutto, e questo sia diviso o distribuito in più parti: gli [...] a coltura; ha devoluto in beneficenza una p. della sua vincita al gioco; una p. del pubblico ha manifestato vivacemente ilsuoa persona di bassa statura); una p. abbondante, o piccola, scarsa; fare le p., dividere la vivanda in modo che ciascuno ...
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individuare
individüare v. tr. [der. di individuo] (io indivìduo, ecc.). – 1. Conferire a una realtà determinata il carattere che la distingue dalle altre: quella dilettevole varietà che individua e [...] singolarizza ne’ modi ilsuo proprio spirito aciascuno (D. Bartoli). Nell’intr. pron., prendere forma compiuta e distinta: i personaggi s’individuano fin dalle prime scene; si va individuando una nuova corrente di pensiero; una lingua che s’ ...
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mettere
méttere v. tr. [lat. mĭttĕre «mandare», nel lat. tardo «mettere»] (pass. rem. miṡi, mettésti, ecc. [pop. tosc. méssi, mésse, méssero]; part. pass. mésso). – Verbo di sign. ampio e generico, dai [...] a. Contribuire in qualche modo a una spesa, a un’opera, a una raccolta di denaro: abbiamo messo un tanto per ciascuno; io ci metto i soldi e lui il esse, il verbo ha ilsuo sign. fondamentale e più generico; in molte, ha il senso di ridurre a una ...
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posizione
poṡizióne s. f. [dal lat. positio -onis, der. di ponĕre «porre», part. pass. posĭtus]. – 1. a. Il luogo, o il punto di un luogo in cui una cosa è posta o si trova, considerato e determinato [...] piedi e poggia il bastone a terra per prepararsi al colpo. d. Negli strumenti ad arco, ciascuna delle diverse maniere nota dal suo segretario politico; il primo ministro ha illustrato la p. del suo paese sulla questione mediorientale. 4. Il fatto di ...
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travaglio1
travàglio1 s. m. [der. di travagliare; nel sign. di «lavoro, fatica» dal fr. travail, deverbale di travailler]. – 1. letter. Lavoro faticoso, penoso: essere obbligati a duro t.; tra la servitude [...] di plebe (Parini); al t. usato Ciascuno in suo pensier farà ritorno (Leopardi). Col senso più generico di «lavoro, fatica», è francesismo non più in uso oppure adattamento di forme e usi dialettali. 2. a. Tormento fisico: il t. della sete. Più com ...
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dire
(ant. dìcere) v. tr. [lat. dīcĕre] (pres. dico, dici [ant. o pop. di’], dice, diciamo, dite, dìcono; imperf. dicévo, ecc.; pass. rem. dissi, dicésti, ecc.; fut. dirò, ecc.; condiz. dirèi, ecc.; [...] senti; ciascuno voleva d. la sua (esprimere il proprio parere, intervenire nella discussione e sim.); ti dirò tutto a voce; delle parole: hai un bel d. che deve lavorare, lui continua a fare il comodo suo; è un gran d., è purtroppo una verità: è un ...
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tremito
trèmito s. m. [der. di tremare]. – 1. Ciascuno dei moti, o più spesso serie di moti, rapidi e convulsi che agitano il corpo di chi trema, o una sua parte (è quindi il costituente del tremore, [...] forte t. (per paura, freddo, febbre, malattia); ilsuo corpo era scosso da un t. continuo e violento; il t. della mano, del braccio, del labbro, delle ginocchia; feciono alquanto luogo a Golfo che aveva quasi il t. della morte (Sacchetti). In usi fig ...
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ordine
órdine s. m. [lat. ōrdo ōrdĭnis]. – 1. a. Disposizione regolare di più cose collocate, le une rispetto alle altre, secondo un criterio organico e ragionato, rispondente a fini di praticità, di [...] oggi all’o. del giorno. 4. a. Serie di più cose uguali disposte lungo una sim.). Nell’architettura classica, ciascuno dei sistemi architettonici caratteristici dei sotto gli o. di qualcuno, sotto ilsuo comando, alle sue dipendenze: servì (militò ...
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pari1
pari1 (ant. pare) agg. [lat. par paris]. – 1. a. Uguale ad altra persona o cosa nella qualità determinata dal complemento, o uguale in genere: siamo p. d’età, di statura, di forza; le due colonne [...] si mantiene da par suo; non sono accuse da fare a un galantuomo par mio! In qualche caso indica non il grado sociale ma le a p., considerandolo cioè di grado o condizione uguale alla propria. Con altre accezioni: scommettere alla p., mettendo ciascuno ...
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Romanzo (1966) dello scrittore italiano L. Sciascia (1921-1989). Come nel romanzo Il giorno della civetta (1961), del quale ripeté il successo, e nella commedia L'Onorevole (1965), partendo dalla rappresentazione della realtà siciliana e mescolando...
Virtù eminentemente sociale che consiste nella volontà di riconoscere e rispettare i diritti altrui attribuendo a ciascuno ciò che gli è dovuto secondo la ragione e la legge. In altre accezioni, il potere di realizzare il diritto con provvedimenti...