sponda
spónda s. f. [lat. spŏnda «bordo del letto»]. – Margine, limite estremo. In partic.: 1. a. Tratto di terreno che delimita una distesa o un corso d’acqua (sinon. più elevato di riva): la s. del [...] e s. corte): lasciare la palla a sponda, accostata a una sponda, per rendere più difficile il tiro dell’avversario; colpo di s., quando la palla tocca, nel suo percorso, una o più sponde. Nel gioco delle bocce, ciascuno dei tre lati che delimitano ...
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divisare
diviṡare v. tr. [lat. *divisare, der. di dividĕre «dividere»]. – 1. letter. a. Proporsi, stabilire, disegnare di fare una cosa (di solito costruito con di e l’infinito): divisò di darsi alla [...] , separare, spartire: [Ulisse] invocati in prima I santi numi, divisò le veci (Caro), spartì i compiti, assegnò aciascunoilsuo ufficio. b. Esaminare minutamente, parte per parte; descrivere, esporre ordinatamente: Sotto così bel ciel com’io diviso ...
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dare2
dare2 v. tr. [lat. dare] (pres. do 〈dò〉 o dò [radd. sint.], dai o dài, dà, diamo, date, danno o dànno; imperf. davo, davi, ecc.; pass. rem. dièdi o dètti, désti, diède [poet. diè] o dètte, démmo, [...] ) la bicicletta per poche decine di euro. Attribuire: d. aciascunoilsuo; che valore date a questo lampadario?; dare peso o importanza a una cosa; d. ragione; d. torto; d. la colpa a qualcuno; quanti anni gli dai (credi che egli abbia)? Conferire ...
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giusto1
giusto1 agg. [lat. iūstus, der. di ius iuris «diritto»]. – 1. a. Di persona, che osserva i principî della giustizia, che opera e giudica secondo giustizia: uomo g.; giudice g. con tutti; fam., [...] g., avere ragione; ciò che è dovuto di diritto, ciò che spetta: non chiedo che il g.; pagare il g., pretendere il g.; dare aciascunoil g.; ha avuto ilsuo g., ciò che meritava (spec. di punizione, castigo); la giusta misura: lungo, largo meno del ...
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proprio
pròprio (pop. pròpio) agg. e avv. [dal lat. proprius, prob. dalla locuz. pro privo «a titolo privato, personale»]. – 1. a. Che appartiene a una determinata persona, che è veramente suo e non [...] nelle frasi enunciate senza soggetto, in forma impersonale: andavano ciascuno per conto p.; nessuno è buon giudice in causa mi capisca ugualmente; non riesco a trovare una parola più p.; ilsuo p. nome è questo (cioè ilsuo vero nome, diverso da nome ...
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monocomparto
agg. inv. Privo di ripartizioni, unitario, con una sola linea di gestione. ◆ I fondi possono essere monocomparto o pluricomparto a seconda che si preveda una sola o più linee di gestione, [...] sostituita, agli inizi del 2005, da quella multicomparto. (Glauco Maggi, Stampa, 5 luglio 2004, p. 20, Economia) • Aciascunoilsuo fondo pensione. Già, perché non sono tutti uguali. Sia quelli chiusi (o di categoria) sia quelli aperti, presentano ...
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subpartito
s. m. (iron.) Partitino, formazione politica di esigue dimensioni, ma determinante per il successo elettorale di una coalizione. ◆ Ma perché il partito [Forza Italia] è così lacerato? Si è [...] politico di subpartiti. La politica cioè non è più capace di dare risposte a tutti e allora c’è chi sceglie i professionisti, chi il mondo operaio e così via. Aciascunoilsuo. Ecco perché la proposta di [Piero] Fassino del partito democratico se va ...
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poliamore
s. m. Relazione amorosa consensuale caratterizzata dal fatto che ogni partner può avere contemporaneamente più rapporti d’amore. ◆ Come in un ritorno alle origini, si annuncia una nuova era [...] È meno comune, ma in alcuni casi l’ho vista funzionare. La definizione che dà ilsuo ex è più diffusa: una coppia principale in cui ciascuno ha partner di secondo e a volte, addirittura, di terzo livello. Checché se ne possa dire, non esiste un unico ...
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faccia
fàccia s. f. [lat. facies «forma, aspetto, faccia», affine a facĕre «fare»] (pl. -ce). – 1. a. Parte della testa dell’uomo, situata inferiormente alla parte anteriore del cranio, costituita da [...] è un ignorante (usi, questi, ormai rari, per il più com. davanti a). A faccia a faccia (o anche faccia a faccia), a quattr’occhi: lo dica a me a f. a f.; di fronte: si trovò a f. a f. col suo avversario; con uso aggettivale di recente introduzione ...
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grado1
grado1 s. m. [lat. gradus -us «passo, scalino», dallo stesso tema di gradi «camminare, avanzare»]. – 1. a. ant. Gradino, scalino: Scala drizzò di cento gradi e cento (T. Tasso). Più raram., passo: [...] un poco il g. (Boccaccio). b. Nel linguaggio tecn., la lastra di marmo che riveste la pedata dei gradini. 2. fig. a. Ciascuno degli stadî intermedî che conducono successivamente da uno stato a un altro, spec. nelle locuz. avv. a gradi (ant. a grado ...
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Romanzo (1966) dello scrittore italiano L. Sciascia (1921-1989). Come nel romanzo Il giorno della civetta (1961), del quale ripeté il successo, e nella commedia L'Onorevole (1965), partendo dalla rappresentazione della realtà siciliana e mescolando...
Virtù eminentemente sociale che consiste nella volontà di riconoscere e rispettare i diritti altrui attribuendo a ciascuno ciò che gli è dovuto secondo la ragione e la legge. In altre accezioni, il potere di realizzare il diritto con provvedimenti...