maschera
màschera (ant. o dial. màscara) s. f. [da una voce preindoeur. masca «fuliggine, fantasma nero»]. – 1. a. Finto volto, di cartapesta, plastica, legno o altro materiale, riproducente lineamenti [...] pubblico spettacolo è addetto a controllare il biglietto d’ingresso e ad accompagnare lo spettatore al suo posto (così detto diversi di dati e su ciascuno dei quali l’operatore posiziona il cursore per immettere il dato relativo (sul resto dello ...
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occhio
òcchio s. m. [lat. ŏcŭlus]. – 1. a. In anatomia, organo di senso, pari, caratteristico dei vertebrati, che ha la funzione di ricevere gli stimoli luminosi e di trasmetterli ai centri nervosi dando [...] brilla l’o. intellettivo Che terra e cielo abbraccia, e suo fa il tutto (V. Monti). In altre espressioni (come vedere del capitello ionico. 11. In marina: a. Occhio di bigotta, ciascuno dei fori in cui passa il canapo (rida o corridore). Occhio di un ...
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parere1
parére1 s. m. [infinito sostantivato del verbo seg.]. – 1. Modo particolare con cui una persona vede e giudica un determinato fatto, una situazione; opinione che si forma in merito a una questione, [...] p.; sostenere, difendere il proprio p.; rimanere, restare del proprio p. (e più efficacemente col proprio p.), continuare a pensarla come prima: dopo tante discussioni, ognuno è rimasto del proprio p.; e però ciascuno si rimanga col suo p., che niuno ...
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orologio
orològio s. m. [dal lat. horologium, e questo dal gr. ὡρολόγιον, propr. «che dice, che annuncia l’ora» (comp. di ὥρα «ora» e tema di λέγω «dire»)]. – 1. a. Strumento atto a fornire la misura [...] posta aciascun giocatore. 3. O. della morte (o o. di san Pasquale): caratteristico picchiettio prodotto a scopo il paradosso si risolve considerando che il primo orologio deve, per tornare al punto di partenza, subire accelerazioni, cosicché ilsuo ...
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variante1
variante1 s. f. [part. pres. di variare, sostantivato al femm.]. – 1. Modificazione rispetto a un esemplare o tipo che si considera fondamentale; ciascuna delle diverse forme, dei diversi aspetti [...] di cui l’autore stesso, o un suo allievo, abbia fatto più di un esemplare . 2. Con sign. specifici: a. In linguistica, ciascuno dei diversi aspetti con cui si può alla scelta dell’editore per costituire il testo critico, riscontrabili nei manoscritti ...
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partire
v. tr. e intr. [lat. partire o partiri «dividere», der. di pars partis «parte»] (io parto, ecc.; nel sign. di «dividere» e «spartire» anche io partisco, tu partisci, ecc.). – 1. tr., ant. o letter. [...] suo cammino Partendo la città [di Firenze] (Foscolo). Anche, dividere, suddividere il tempo o una sua frazione: quando sorge, e quando cade il die, E quando il sole a mezzo corso il parte (Manzoni), quando cioè il cosa assegnando aciascuno la sua: ...
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trappolone
s. m. Grande trappola, insidia, alla quale è difficile sottrarsi. ◆ La pausa estiva del Centro-sinistra continua a essere «tormentata» dalle discussioni sulla scelta del candidato premier [...] Polo» messa in atto da Antonio Di Pietro, che ha abbandonato l’Ulivo, asuo dire, per sfuggire a un «trappolone» preparato da una parte del Centro-sinistra in combutta con il Polo. (Sole 24 Ore, 18 agosto 2000, p. 8, Italia-Politica) • [tit.] La ...
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passare
v. intr. e tr. [lat. *passare, der. di passus -us «passo»]. – I. intr. (aus. essere) 1. a. Andare da un punto a un altro attraversando uno spazio o percorrendolo nel senso della lunghezza: p. [...] (anche assol. passare, effettuare un passaggio); si passavano il fiasco tutt’in giro, bevendone ciascuno un sorso; quando ho finito di leggere il giornale, te lo passo; mi passi il sale?, a tavola; p. una lettera, un documento agli atti, collocare ...
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riuscire
(pop. riescire) v. intr. [comp. di ri- e uscire] (coniug. come uscire: io rïèsco, tu rïèsci, ecc.; aus. essere). – 1. Uscire di nuovo: è entrato in casa di corsa, e ne è riuscito quasi subito; [...] , a che cosa mirasse, dove andasse a parare; essendo ciascuno della ilsuo nome; in senso iron., guardate se vi riesce di stare un minuto zitti; in usi letter.: gli riuscì fatto di essere assegnato proprio lui a quel posto (lo stesso che riuscì a ...
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osservatore
osservatóre s. m. (f. -trice) [dal lat. observator -oris]. – 1. Chi osserva, in senso generico, e talora con riferimento alla relatività del suo punto di vista: eventi che hanno colpito gli [...] partic.: a. Nelle forze armate, militare o ufficiale addetto al servizio di osservazione; più specificamente, il componente l ’attività dell’organizzazione considerata nella sua continuità e nel suo complesso. c. Nel gioco del golf, persona nominata ...
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Romanzo (1966) dello scrittore italiano L. Sciascia (1921-1989). Come nel romanzo Il giorno della civetta (1961), del quale ripeté il successo, e nella commedia L'Onorevole (1965), partendo dalla rappresentazione della realtà siciliana e mescolando...
Virtù eminentemente sociale che consiste nella volontà di riconoscere e rispettare i diritti altrui attribuendo a ciascuno ciò che gli è dovuto secondo la ragione e la legge. In altre accezioni, il potere di realizzare il diritto con provvedimenti...