vivandare
v. intr. [der. di vivanda] (aus. avere), letter. raro. – Nutrirsi di vivande, consumare il pasto: prontamente Poste le mense, a convivar si diero, E vivandò ciascunoasuo talento (V. Monti). ...
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su
prep. e avv. [lat. sūsum: v. suso] (radd. sint.). – È, in generale, sinon. di sopra, rispetto a cui è più pop. e più breve, e quindi più usato; ma accanto ai sign. e agli usi che le due parole hanno [...] sign. di su per giù (o suppergiù), pressappoco, a un dipresso, è usata talvolta la locuz. avv., meno com., poco su poco giù. f. Locuz. composte con altre prep., nelle quali ciascuno degli elementi conserva ilsuo valore autonomo: qui su, lì su (tosc ...
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vicenda
vicènda s. f. [lat. *vicenda, der. di vicis «vece, vicenda»]. – 1. a. Successione di cose o di fatti che si alternano fra loro: la v. delle stagioni; la vita è una v. di gioie e dolori. In questo [...] Ciò che aciascuno tocca di fare, o che tocca di fare a sua volta (cfr. vece): Sì spesso vien chi vicenda consegue (Dante); dopo questo, toccando la sua v. a Selvaggio di dovere alzare Uranio [prima era stato Uranio ad alzare Selvaggio], il prese con ...
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produrre
(ant. prodùcere) v. tr. [dal lat. producĕre, comp. di pro-1 e ducĕre «condurre»] (io produco, tu produci, ecc.; pass. rem. produssi, producésti, ecc.; fut. produrrò, condiz. produrrèi [ant. [...] produceva uno sgradevole cigolio. 3. letter. a. Mostrare qualcosa a qualcuno, tirar fuori, presentare: p. un documento, una tessera; ciascuno produsse fuori ilsuo anello (Boccaccio); con riferimento a cose astratte, addurre, citare, allegare: non ...
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gioco
giòco (letter. giuòco) s. m. [lat. iŏcus «scherzo, burla», poi «gioco»] (pl. -chi). – 1. a. Qualsiasi attività liberamente scelta a cui si dedichino, singolarmente o in gruppo, bambini o adulti [...] il corredo completo di oggetti di una stessa specie che una nave porta a bordo in dotazione: gioco di vele, di tende, di bandiere, ecc. d. La combinazione delle carte che sono distribuite aciascun fig.: fare il g. di qualcuno, fare ilsuo interesse; ...
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altezza
altézza s. f. [lat. tardo altĭtia, per il class. altitudo]. – 1. In generale, una delle tre dimensioni di un corpo, di solito quella verticale (le altre due sono la lunghezza, o larghezza, e [...] il segmento (e la misura di questo segmento) della perpendicolare condotta dal vertice alla base AB o al suo prolungamento; a. di un parallelogramma (in particolare di un rettangolo), la distanza tra due lati opposti, tra di loro paralleli (ciascuno ...
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ruota
ruòta (region. o ant. e letter. ròta) s. f. [lat. rôta]. – 1. Organo meccanico a forma di disco, che può ruotare attorno a un asse passante per ilsuo centro e contemporaneamente, in taluni casi, [...] posteriori); avere una r. a terra, avere il pneumatico di una ruota forato lotto. Quindi, comunem., ciascuna delle sedi di estrazione suo girare rappresenta il corso alterno delle vicende umane; esiste una ricca gamma di raffigurazioni nelle quali il ...
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piede
piède s. m. [lat. pes pĕdis, voce di origine indoeuropea]. – 1. a. Nell’anatomia dei vertebrati, l’ultimo segmento dell’arto posteriore dei tetrapodi (detto più propriam., in anatomia comparata, [...] volume) e il p. quadrato (unità di superficie). 6. a. Nella metrica classica, la più piccola unità ritmica di un verso, formata di due o più sillabe, con una parte forte (arsi) e una debole (tesi). b. Nella metrica italiana, ciascuno dei due membri ...
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prolungare
v. tr. [dal lat. tardo prolongare, der. di longus «lungo», col pref. pro-1] (io prolungo, tu prolunghi, ecc.). – 1. a. Rendere più lungo, far continuare nello spazio: p. una strada; p. un [...] (Arbasino). Di persona, sempre con riferimento a discorso: si è prolungato a spiegarmi ...; l’oratore si è prolungato oltre il tempo concesso; ma che più mi prolungo io in raccontar quello, che aciascuno può essere manifesto? (Sannazzaro); anche ...
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dominio
domìnio s. m. [dal lat. dominium, der. di domĭnus «signore, padrone»]. – 1. a. Genericam., il fatto di dominare: ambizione, sete di dominio; o d’essere dominato: insofferente di dominio; fig., [...] ), vendita a rate nella quale, per effetto di espressa pattuizione, il compratore acquista al signore feudale in riconoscimento del suo potere. f. Situazione di fatto brevemente, d. magnetico), ciascuno degli aggregati molecolari magnetizzati ...
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Romanzo (1966) dello scrittore italiano L. Sciascia (1921-1989). Come nel romanzo Il giorno della civetta (1961), del quale ripeté il successo, e nella commedia L'Onorevole (1965), partendo dalla rappresentazione della realtà siciliana e mescolando...
Virtù eminentemente sociale che consiste nella volontà di riconoscere e rispettare i diritti altrui attribuendo a ciascuno ciò che gli è dovuto secondo la ragione e la legge. In altre accezioni, il potere di realizzare il diritto con provvedimenti...