confortatorio
confortatòrio agg. e s. m. [dal lat. tardo confortatorius]. – 1. agg. Che dà conforto, atto a confortare: gesti c., lettera confortatoria. 2. s. m. Cappella in cui i condannati a morte [...] ricevono i conforti religiosi ...
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c, C
(ci, ant. o region. ce ‹čé›) s. f. o m. – Terza lettera dell’alfabeto latino, derivata dal Γ (gamma) greco. Inizialmente rappresentò la consonante occlusiva velare sonora ‹ġ› d’accordo con l’uso [...] ordinaria in 4/4; attraversata da una bisettrice verticale (C⃒) indica invece quella in 2/2 (tempo tagliato o acappella). Nel codice alfabetico internazionale, la lettera c viene convenzionalmente identificata dal nome ingl. Charlie ‹čàali›. ...
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stile
s. m. [lat. stĭlus «stilo»: v. stilo]. – 1. Lo stesso, ma meno frequente, che stilo, in varî sign.: a. Piccola asta d’osso o di metallo, appuntita a un’estremità e piatta dall’altra, usata dagli [...] modo individuale di esprimersi nella creazione musicale: lo s. di Beethoven, di Wagner; relativamente a particolari forme: s. o musica acappella (v. cappella1, n. 5); s. concertante (v. concertante). In partic., s. rappresentativo, espressione usata ...
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visitazione
viṡitazióne s. f. [dal lat. visitatio -onis]. – 1. ant. Visita: santo Francesco ... in quella orazione ricevette dalla divina v. sì eccessivo fervore, ... che ... pareva ch’e’ gittasse fiamme [...] Battista). b. Opera pittorica, scultoria o grafica, che rappresenta la visita di Maria Vergine a Elisabetta: la V. di Giotto, nella cappella degli Scrovegni a Padova; la V. di Andrea della Robbia, ceramica conservata in S. Giovanni fuori Civitas ...
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cimitero
cimitèro (ant. e poet. cimitèrio, ant. ceme-tèr[i]o) s. m. [dal lat. tardo coemeterium, gr. κοιμητήριον «dormitorio, cimitero», der. di κοιμάω «mettere a giacere»]. – 1. a. Luogo destinato alla [...] i viali, le tombe, la cappella del c.; c. monumentale, con sepolture costituite in genere da cappelle e monumenti; c. di guerra, ). c. Locuzioni fig.: essere sulla soglia del c., essere vicino a morire; fare un c., fare una strage. 2. fig. Luogo ...
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battito
bàttito s. m. [der. di battere, sull’analogia di forme di origine latina quali gemito, tremito]. – 1. a. Il battere del cuore o del polso, spec. se accelerato; pulsazione, palpitazione: il b. [...] sempre più frequente; non riuscivo a reprimere i violenti b. del cuore; uno a uno sentì quasi tutti i sintomi un complesso di cantori o di strumentisti (specie il maestro di cappella) suole battere il tempo. È voce sempre più spesso sostituita ...
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salutatorio2
salutatòrio2 s. m. [dal lat. tardo salutatorium, neutro sostantivato dell’agg. salutatorius (v. la voce prec.)]. – 1. A Roma, nell’età imperiale, sala che nella reggia o nelle case aristocratiche [...] era destinata alle udienze e ai ricevimenti. 2. ant. a. Piccola cappella dove il parroco riceveva il vescovo che si recava a celebrare una funzione nella sua chiesa; anche, parlatorio di conventi o seminarî. b. Sagrestia. ...
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venerabile
veneràbile agg. [dal lat. venerabĭlis, der. di venerari «venerare»]. – 1. Degno di venerazione: il v. sacramento dell’Eucaristia (anche sostantivato, nel linguaggio eccles.: esposizione del [...] In funzione di sost.: i santi, i beati e i venerabili. 3. a. Con valore generico, titolo d’onore di congregazione e luoghi religiosi: la v. confraternita; il v. capitolo; la v. cappella, ecc.; anticam. con uso anche più ampio. b. Come titolo di grado ...
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consacrare
(meno com. consecrare, ant. e region. consagrare, consegrare) v. tr. [dal lat. consacrare, consecrare, comp. di con- e sacer «sacro»]. – 1. Rendere sacro mediante un solenne rito religioso: [...] Rendere sacro destinando al culto della divinità, di santi, di eroi e sim.: c. una cappellaa san Giuseppe; i pagani consacravano agli dei le primizie dei campi; monumento consacrato alla memoria dei Caduti. Per estens., dedicare, offrire in voto: c ...
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perdono
perdóno s. m. [der. di perdonare]. – 1. a. L’atto di perdonare, il fatto di esser perdonato: chiedere, domandare p.; implorare, impetrare, ottenere il p.; dare, concedere, rifiutare il p.; ti [...] chiamò così il luogo stesso (chiesa, santuario, cappella, ecc.) cui era connessa l’indulgenza: Così li ciechi a cui la roba falla, Stanno a’ perdoni a chieder lor bisogna (Dante). 2. Per estens., con riferimento a colpe non gravi: chieggio di nuovo p ...
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Locuzione usata nella terminologia musicale per indicare: a) l’esecuzione polifonica per voci sole, senza accompagnamento strumentale, quale si conveniva nelle cerimonie liturgiche; b) il metro 2/2, il cosiddetto tempo a c., definito anche tempo...
Rilievo calcareo (516 m) a SE del Monte Cairo in prov. di Frosinone, limitato a E dal fiume Rapido, affluente del Liri, a S e SO del solco in cui passa la ferrovia Napoli-Roma. È scarsamente rivestito da vegetazione (querce e olivi), e verso...