fonasco
s. m. [dal lat. phonascus, gr. ϕωνασκός, comp. di ϕωνή «voce» e tema di ἀσκέω «curare, foggiare, esercitare»] (pl. -chi). – Termine con cui anticam. si designava il maestro che insegnava a modulare [...] la voce, nella declamazione o nel canto, e poi anche il maestro di cappella; riesumato talvolta in ital. col senso di cantore, declamatore e simili. ...
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tuba2
tuba2 s. f. [der. di tubo, per la forma]. – 1. Nome scherz. del cappelloa cilindro: signori in tuba; con gli orribili cappellia cilindro che il popolo toscano qualifica del nome di «tube» (Carducci). [...] 2. Nel gergo di caserma, recluta, novellino; in questo senso, la parola è prob. un travestimento sinonimico dei più com. cappella, cappellone. ◆ Dim. tubino m. (solo nel sign. 1: v. tubino1). ...
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ferula
fèrula s. f. [dal lat. ferŭla, di origine incerta]. – 1. letter. Bacchetta usata un tempo per castigare gli scolari; in senso fig.: la f. del critico, del moralista; castigare con la f. della [...] l’incoronazione nella basilica di S. Pietro in Vaticano, si recava nella Cappella palatina di S. Silvestro al Laterano. b. Il bastoncino del cerimoniere nelle funzioni pontificali (a Milano, un bastone terminante con un pomo dorato). 3. In ortopedia ...
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scappellare
v. tr. [der. di cappello (e, in qualche accezione, di cappella2), col pref. s- (nel sign. 4)] (io scappèllo, ecc.). – 1. a. Togliere il cappello, o, anche, la cappella: s. un fungo; nella [...] , togliere il cappuccio ai falconi prima di lanciarli a inseguire la preda. b. Nel linguaggio marin., . 2. Nel rifl. scappellarsi, salutare cerimoniosamente togliendosi il cappello, con deferenza esagerata o anche ostentata: quando m’incontra si ...
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chierico
chiérico (o chérico; ant. chiérco, chérco) s. m. [lat. tardo clērĭcus, gr. κληρικός, der. di κλῆρος, lat. clerus «clero»] (pl. -ci). – 1. Nel linguaggio della Chiesa, persona cui è demandato [...] di religiosi che, pur senza essere monaci o appartenere a ordini mendicanti, seguono una vita regolare, dedicandosi all’ ecc.); ch. segreti di Sua Santità, ecclesiastici addetti alla cappella privata del pontefice. 2. Nell’uso com., giovane avviato ...
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giottesco
giottésco agg. (pl. m. -chi). – Di, o relativo a, Giòtto di Bondone, illustre pittore fiorentino comunem. noto come Giotto (c. 1267-1337): gli affreschi g. nella cappella degli Scrovegni, a [...] Padova; l’influenza g. sui pittori del sec. 14°; la scuola g.; la maniera g.; per estens., che ricorda i colori, i paesaggi, le figure dei dipinti di Giotto: un fraticello giottesco. Come sost., scolaro, ...
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tagliato
agg. e s. m. [part. pass. di tagliare]. – 1. agg. a. Che è stato tagliato, nei diversi sign. del verbo: erba t., fieno t.; raccogliere i rami t.; piangere come una vite t., a dirotto, con lacrime [...] uno o più tagli in testa o in collo; tempo t. (detto anche tempo acappella e meno comunem. alla breve), tempo che, sebbene sia scritto in quattro quarti per battuta, a causa della sua rapidità deve essere contato in due; è così chiamato perché viene ...
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sacrario
sacràrio s. m. [dal lat. sacrarium, der. di sacrum «cosa sacra»]. – 1. Nell’antica Roma, spazio o sala, presso i templi, dove si custodiva la suppellettile sacra. Anche, il luogo della casa [...] a. Nelle chiese cattoliche, piccola vasca con scolo indipendente e isolato da altre condutture, destinata a raccogliere aveva intorno, nel s. del tempio si rinchiuse (Machiavelli). 3. Cappella o ambiente in cui sono raccolti i resti o i ricordi di ...
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trasfigurazione
trasfigurazióne (ant. transfigurazióne) s. f. [dal lat. transfiguratio -onis]. – L’atto, il fatto di trasfigurare, di trasfigurarsi; mutamento di figura o di aspetto o di espressione: [...] in modo quasi uguale Marco 9, 1-2, Gesù «si trasfigurò davanti a loro, e la sua faccia splendette come il sole e le sue vesti della scena della trasfigurazione: la T. di Giotto, nella Cappella degli Scrovegni di Padova; la T. di Raffaello, nella ...
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brachettone
brachettóne (ant. braghettóne) s. m. [der. di brachetta]. – 1. ant. Grande brachetta: Le calze rosse a brache avea, col fesso Dietro, e dinanzi un braghetton frappato (Tassoni). 2. (f. -a) [...] grandi brache o calzoni troppo larghi. 3. In altro senso, con il nome Braghettone fu soprannominato il pittore Daniele Ricciarelli da Volterra per aver ricoperto con brache le nudità del Giudizio Universale di Michelangelo nella Cappella Sistina. ...
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Locuzione usata nella terminologia musicale per indicare: a) l’esecuzione polifonica per voci sole, senza accompagnamento strumentale, quale si conveniva nelle cerimonie liturgiche; b) il metro 2/2, il cosiddetto tempo a c., definito anche tempo...
Rilievo calcareo (516 m) a SE del Monte Cairo in prov. di Frosinone, limitato a E dal fiume Rapido, affluente del Liri, a S e SO del solco in cui passa la ferrovia Napoli-Roma. È scarsamente rivestito da vegetazione (querce e olivi), e verso...