concordare
v. intr. e tr. [dal lat. concordare «essere concorde», der. di concors -ordis «concorde»] (io concòrdo, ecc.). – 1. intr. (aus. avere) Essere o trovarsi d’accordo: il mio carattere non concorda [...] tr. a. Stabilire di comune accordo: c. il prezzo; alle condizioni concordate; fu concordata una breve tregua; s’era concordato proposizione secondo le relazioni di numero, genere, caso, persona: c. l’aggettivo col nome; il predicato è concordato col ...
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eblaita
agg. e s. m. e f. (pl. m. -i). – 1. Di Ebla, antica città della Siria (identificata con l’attuale località di Tell Mardīkh, circa 70 km a sud di Aleppo), che tra il 2500 e il 2250 a. C. fu sede [...] in caratteri cuneiformi, il cui contenuto fornisce importantissime notizie sulla storia del Vicino Oriente nella 2a metà del 3° millennio a. C. Abitante o nativo della città e del regno di Ebla. 2. s. m. Eblaita, lingua semitica del gruppo nord-occid ...
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lasciare
v. tr. [lat. laxare «allargare, allentare, sciogliere», der. di laxus «largo, allentato»] (io làscio, ecc.). – 1. Smettere di tenere, o di stringere, di reggere, di premere: da subita paura [...] lo lascia mai; le forze lo lasciavano a poco a poco. c. L. un luogo, allontanarsene per un tempo più o meno lungo per la campagna; l. la casa vecchia; ha lasciato l’ufficio alle 10; fu costretto a l. la patria per sempre; l. il mondo, la vita, morire ...
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cistercense
cistercènse (o cisterciènse) agg. e s. m. [dal lat. mediev. cisterciensis, dal nome di Cistercium, città della Francia orient. (l’odierna Cîteaux) ove nel 1098 Roberto di Molesme fondò l’abbazia [...] che fu il primo nucleo dell’ordine cistercense]. – Relativo o appartenente all’ordine dei monaci cistercensi, diffuso in Europa e alla colonizzazione delle terre: monastero, regola c.; abbazie c.; monaci c.; anche sost., i c. di Fossanova e Casamari. ...
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vano
agg. e s. m. [lat. vanus, agg., con i varî sign. dell’agg. ital.]. – 1. agg. Vuoto, internamente vuoto, cavo: un guscio v.; la fe’ salire Là dove il monte era forato e vano (Ariosto); ella, più [...] inutilmente: in van per lui Fu pregato e promesso (Parini); più com. la grafia unita, v. invano. c. Riferito a persona, indica essere lodato e ammirato: è un uomo v., una donna v.; or fu già mai Gente sì vana come la sanese? (Dante). Estens., di atti ...
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latino
agg. e s. m. (f. -a) [lat. Latīnus]. – 1. a. Relativo o appartenente all’antico popolo di origine indoeuropea che in età storica abitava il Lazio; del Lazio antico, o di Roma, dei Romani: i popoli [...] all’Italia. America l., la parte dell’America che fu dapprima colonizzata dagli Spagnoli e dai Portoghesi; in senso analogo universitarî e luogo d’incontro di studenti, artisti, intellettuali. c. ant. Italiano: Dinne s’alcun latino è tra costoro ...
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costantiniano
agg. – Relativo a un personaggio di nome Costantino, e in partic. a Costantino il grande, imperatore romano dal 306 al 337: il periodo c., l’epoca c., l’età c.; donazione c., secondo quanto [...] , l’autorità su Roma e su tutto l’Occidente; in epoca post-medievale (soprattutto per opera degli umanisti Niccolò da Cusa e Lorenzo Valla) il documento fu riconosciuto falso, compilato da un membro della curia romana tra il 7° e il 9° sec. ...
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stile
s. m. [lat. stĭlus «stilo»: v. stilo]. – 1. Lo stesso, ma meno frequente, che stilo, in varî sign.: a. Piccola asta d’osso o di metallo, appuntita a un’estremità e piatta dall’altra, usata dagli [...] disegnare in epoca anteriore all’invenzione della matita: Qual di pennel fu maestro o di stile Che ritraesse ...? (Dante); niuna cosa dà scandalo (Bassani); lo stile è l’uomo (fr. le style c’est l’homme, propriam. le style est l’homme même, frase ...
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sale
s. m. [lat. sal salis «sale» (e anche «mare») e, in senso fig., «arguzia»: voce di origine indoeur., affine al gr. ἅλς ἁλός che ebbe gli stessi sign.]. – 1. In chimica, composto derivante da un [...] i capperi sotto s.; il minestrone è giusto di s., va bene di sale. c. Modi di dire fig.: non metterci né s. né olio, e più com di Lot che, durante la distruzione di Sodoma e Gomorra, fu trasformata in statua di sale per essersi voltata indietro (cfr. ...
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confinare
v. intr. e tr. [der. di confine]. – 1. intr. (aus. avere) Essere contiguo, avere come confine o ai proprî confini: l’Italia confina a nord con la Svizzera e con l’Austria; la Cirenaica confina [...] fu confinato in un paesino di montagna; rifl.: dove ti sei confinato, che non ti si vede più in giro? b. non com. C. confinata in perpetuo da questo palazzo (Manzoni). 3. tr., ant. C. un luogo, limitarlo, stabilirne o tracciarne i confini. ◆ Part. ...
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Retore greco (circa 160-225 d. C.); fu famoso da giovanetto per la sua facilità d'improvvisazione. I suoi scritti tecnici di retorica, a noi giunti, costituirono un vero e proprio corso (specialmente la parte Sulle idee, cioè le figure o qualità...
Liberto d'origine, nel 52-60 d. C. fu procuratore della Giudea, che governò molto duramente; dopo il suo richiamo fu accusato, ma senza conseguenze, dagli Ebrei. Sposò Drusilla, nipote di M. Antonio il triumviro, in seguito un'altra Drusilla...