figurale
agg. [dal lat. tardo e mediev. figuralis]. – 1. Figurato, simbolico, allegorico, soprattutto con riferimento al significato o senso tipico del Vecchio Testamento (v. tipico1), ma anche, nella [...] critica letteraria, riferito a opere non specificamente religiose: interpretazione f. di un testo (per es., dell’Eneide, del Roman de la Rose, della Divina Commedia). 2. Nel linguaggio della critica d’arte, della figura, relativo alla figura come ...
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tragedia
tragèdia (poet. ant. tragedìa) s. f. [dal lat. tragoedia, e questo dal gr. τραγῳδία, comp. di τράγος «capro» e ᾠδή «canto»]. – 1. a. Opera e rappresentazione drammatica che si caratterizza, [...] ; la t. raciniana, alfieriana. b. Con riferimento all’elevatezza dell’argomento e dello stile (v. tragico), Dante chiama tragedìa l’Eneide, in opposizione a comedìa, nome che dà al suo poema: Euripilo ebbe nome, e così ’l canta L’alta mia tragedìa in ...
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rutulo
rùtulo agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Rutŭlus]. – Dei Rutuli, appartenente ai Rutuli, popolazione del Lazio antico che, secondo la tradizione accolta nell’Eneide da Virgilio, si oppose allo sbarco [...] e allo stanziamento nel Lazio dei Troiani e di Enea: il territorio r., la capitale r., la città di Àrdea. Come sost., appartenente al popolo dei Rutuli: Turno era re dei Rutuli ...
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commentare
(ant. comentare) v. tr. [dal lat. commentari «avere nello spirito, riflettere», poi «commentare», der. di mens mentis «mente, memoria», col pref. con-] (io comménto, ecc.). – 1. Illustrare [...] con commenti, annotare, chiarire: c. un testo, un autore, un passo, una terzina; c. l’Eneide, c. Dante. In usi fig., letter., riferito a gesti, atteggiamenti: parlava, e la sua voce era chiara e squillante, commentata dal sorriso (Pratolini). 2. ...
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rari nantes in gurgite vasto
〈... ġùrǧite ...〉 (lat. «rari nuotatori nel vasto gorgo»). – Emistichio dell’Eneide (I, 118), riferito ai naufraghi di una delle navi di Enea distrutte dalla tempesta scatenata [...] da Giunone, usato talvolta, in senso fig. e scherz., per indicare poche cose o persone disperse in ambiente vastissimo o tra moltissime altre. Con alterazione del sign. originario (rari interpretato come ...
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rilettura
s. f. [comp. di ri- e lettura]. – 1. Seconda, nuova o più attenta lettura: r. delle bozze di stampa; un’attenta r. mi ha fatto scoprire aspetti positivi del romanzo che prima mi erano sfuggiti. [...] nuova situazione culturale, su esperienze e interessi rispondenti al momento attuale: una r. in chiave moderna dell’«Eneide», del «Prometeo» di Eschilo, del teatro shakespeariano, dell’«Otello» di Verdi, come critica, regia, esecuzione; il restauro ...
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rima1
rima1 s. f. [prob. lat. rhythmus «ritmo»]. – 1. L’identità di suono nella terminazione di due parole, dalla vocale tonica in poi, che si sente soprattutto quando le due parole sono a poca distanza [...] creder prima ... Ciò c’ha veduto pur con la mia r. (Dante), dov’è Virgilio che parla accennando alla sua poesia, all’Eneide. e. fig., poet. Canto degli uccelli (al plur.): li augelletti ... Cantando ... intra le foglie Che tenevan bordone a le sue r ...
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entello
entèllo s. m. [forse dal nome del mitico eroe Entello (lat. Entellus), compagno di Aceste nell’Eneide]. – Scimmia appartenente alla famiglia dei cercopitecidi (Presbytis entellus), detta anche [...] langur o hulman, che vive in branchi di 20 o 30 individui in Asia merid. e nell’isola di Ceylon: è agilissima, con pelame folto e lucido di colore bianco giallognolo ...
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debellare
v. tr. [dal lat. debellare «terminare la guerra, sconfiggere», der. di bellum «guerra»] (io debèllo, ecc.). – Sconfiggere pienamente, annientare: i nemici furono debellati; Perdonare a’ soggetti, [...] accôr gli umìli, D. i superbi (A. Caro, [Eneide VI, 1289-90], che traduce l’esametro virgiliano Parcere subiectis et debellare superbos). Fig., distruggere, estirpare: d. il male, una malattia, il vizio, l’ignoranza, un’eresia, e sim. ...
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travestito
agg. e s. m. [part. pass. di travestire]. – 1. agg. Che indossa abiti diversi da quelli abituali, operando una trasformazione con trucco e elementi posticci, così da rendersi irriconoscibili, [...] : così travestito chi l’avrebbe riconosciuto?; un terrorista t. da carabiniere; una spia t.; e fig.: uno sfruttatore t. da benefattore; Eneide travestita, titolo di una parodia di Virgilio composta da G. B. Lalli (1633). 2. s. m. Chi indossa abiti e ...
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(lat. Æenēis -eĭdos) Poema epico di Virgilio, in 12 libri, intorno a cui il poeta lavorò per gli ultimi dieci anni della sua vita (29-19 a.C.), senza peraltro giungere a dargli l'ultima mano. Vi sono infatti alcune incongruenze, lacune, piccole...