virgiliano
(non com. vergiliano) agg. [dal lat. Vergilianus]. – Di Virgilio, poeta latino del I sec. a. C., o che è proprio, tipico del suo metodo, del suo stile: l’opera v.; la poesia v.; il poema v., [...] l’Eneide; l’esametro v.; la malinconia v., caratteristica della poesia di Virgilio. ...
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offa
òffa s. f. [dal lat. offa]. – 1. Presso gli antichi Romani, piccola focaccia di farro e, più genericam., ogni boccone di cibo. 2. Per estens., letter., compenso o vantaggio immediato che si offre [...] a una persona per placarne l’avidità, comprarne il silenzio o l’appoggio e sim. (con riferimento all’episodio dell’Eneide, VI, 420, in cui la Sibilla getta a Cerbero una focaccia soporifera per addormentarlo e rendere così libero il passaggio a sé e ...
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poeta
poèta s. m. (f. -éssa) [dal lat. pŏēta, gr. ποιητής, der. di ποιέω «fare, produrre»] (pl. m. -i, ant. -e). – 1. Chi compone o ha composto poesie, autore di opere poetiche: i p. greci, latini; i [...] attribuita a G. Mameli e a G. D’Annunzio. Seguito da una specificazione più precisa: il p. di Recanati, il p. dell’Eneide, il p. degli Inni Sacri; il p. del dolore, dell’infelicità, il Leopardi; per antonomasia, il sommo p., il divino p., o ...
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modello
modèllo s. m. [lat. *modĕllus, dim. di modŭlus: v. modulo]. – 1. a. In genere, qualsiasi oggetto reale che l’artista si propone di ritrarre, o che un artigiano, un operaio abbia dinanzi a sé [...] esempio da seguire e da imitare, spec. dal punto di vista intellettuale o morale: Stazio dichiara di avere avuto come m. l’Eneide di Virgilio; Petrarca è stato per lungo tempo il m. preferito dei poeti d’amore; studiare i grandi m. classici; proporsi ...
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esporre
espórre (ant. spórre) v. tr. [dal lat. exponĕre, rifatto secondo porre] (coniug. come porre). – 1. a. Mettere fuori, mettere in mostra, offrire alla vista: Non coprì sue bellezze e non l’espose [...] di vista. Nella scuola, riferire con parole proprie quanto si è letto o studiato: esponi il contenuto del secondo libro dell’Eneide; anche assol.: è un ragazzo che espone con garbo, lucidamente. ◆ Part. pres. esponènte, anche come sost. (v. la voce ...
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nekyia
nèkyia s. f., gr. [traslitt. di νέκυια, der. di νέκυς, forma arc. di νεκρός «morto»]. – Presso gli antichi Greci, sacrificio o rito con cui si evocavano i morti a scopo divinatorio. La parola [...] Tiresia, compiuta da Ulisse prima di discendere nel regno dei morti; per analogia, la n. virgiliana, il libro VI dell’Eneide, che, riprendendo il tema omerico, narra la discesa di Enea nell’Averno per consultare, con la scorta della Sibilla cumana ...
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palinuro
s. m. [lat. scient. Palinurus, dal lat. class. Palinurus, nome del noto personaggio virgiliano di cui si parla nei libri 5° e 6° dell’Eneide]. – Genere di crostacei decapodi palinuridi, che [...] comprende alcuni tra i più grandi e noti macruri delle acque marine, le aragoste ...
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troiano
agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Troianus]. – 1. Dell’antica città di Tròia, nell’Asia Minore, rimasta famosa per la lunga e leggendaria guerra combattuta con i Greci verso la fine del 12° sec. [...] e poi anche latini che hanno narrato l’impresa di Troia, tra i quali particolarmente importanti quelli di Omero e l’Eneide di Virgilio; come sost., abitante, cittadino di Troia: l’eroismo, la sconfitta dei T.; la riduzione in schiavitù delle T. (ma ...
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scudo
s. m. [lat. scūtum e scūtus «scudo oblungo»]. – 1. a. Arma da difesa utilizzata un tempo a scopo bellico (è ancora in uso per tale scopo esclusivam. presso popoli primitivi) e attualmente dalle [...] con lo s.; lo s. di Achille, di Enea, descritti rispettivam. nel libro 18° dell’Iliade e nel libro 8° dell’Eneide, fatti di metalli preziosi con incisioni raffiguranti scene mitologiche e storiche. S. crociato, lo scudo dei crociati che portava sul ...
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emistichio
emistìchio s. m. [dal lat. tardo hemistichium, gr. ἡμιστίχιον, comp. di ἡμι- «mezzo1» e στίχος «verso3»]. – Nella metrica classica, ciascuna delle due parti in cui il verso viene diviso dalla [...] cesura: il primo, il secondo e. dell’esametro. Per estens., sono così chiamati i versi incompiuti dell’Eneide di Virgilio, e in genere qualsiasi verso incompleto. Nella metrica medievale e moderna, la prima o la seconda metà di un verso divisibile in ...
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(lat. Æenēis -eĭdos) Poema epico di Virgilio, in 12 libri, intorno a cui il poeta lavorò per gli ultimi dieci anni della sua vita (29-19 a.C.), senza peraltro giungere a dargli l'ultima mano. Vi sono infatti alcune incongruenze, lacune, piccole...