greve
grève (ant. griève) agg. [lat. gravis «grave», incrociato con il suo contrario lĕvis «lieve»]. – 1. Grave, pesante, non tanto in sé quanto per la sensazione di peso che produce: Io sono al terzo [...] in alcuni sign. nei quali non si userebbe normalmente grave (era vestito di panni grevi; un uomo greve, pesante nel corpo e importuno e sim.). 2. In senso fig., roman., grossolano, volgare, sboccato: una battuta, un’espressione g.; un film piuttosto ...
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violenza
violènza s. f. [dal lat. violentia, der. di violentus «violento»]. – 1. Con riferimento a persona, la caratteristica, il fatto di essere violento, soprattutto come tendenza abituale a usare [...] come modo incontrollato di sfogare i proprî moti istintivi e passionali: un uomo rozzo e volgare, noto per la sua v., per la v. del suo carattere o temperamento; era incapace di dominare (o controllare, frenare) la v. della sua indole. Per estens ...
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memoria
memòria s. f. [dal lat. memoria, der. di memor -ŏris «memore»]. – 1. a. In generale, la capacità, comune a molti organismi, di conservare traccia più o meno completa e duratura degli stimoli [...] ricordo, quindi da che mondo è mondo, da sempre: una cosa simile non s’era mai vista, a m. d’uomo; più letter., a m. nostra, a m ’uso pop., soprattutto tosc., la nuca, per la credenza volgare che sia questa la sede della memoria: è caduto all’indietro ...
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pedantesco
pedantésco agg. [der. di pedante] (pl. m. -chi). – 1. Relativo al pedante, cioè al maestro elementare, secondo il significato originario di questa parola; lingua p., il volgare italiano infarcito [...] di parole e costrutti latini, che, agli inizî del sec. 16°, era usato, con ostentazione di raffinatezza, esclusivamente dai maestri elementari, e perciò fu messo in bocca, con intenti satirici e caricaturali, al tipo del pedante che popola novelle e ...
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malfattore
malfattóre s. m. (f. -trice, non com.; pop. -tóra) [dal lat. malefactor -oris, der. di malefacĕre o male facĕre, propr. «agire male»]. – Chi vive violando abitualmente la legge, commettendo [...] rapine, ruberie, truffe, delitti: è un vero, un volgare m.; la polizia è riuscita a metter le mani su quei m.; un’associazione, una banda di malfattori. In antichi testi fiorentini era frequente il plur. mafattori (da ma’ fattori, per troncamento di ...
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malnato
(o 'mal nato') agg. – 1. ant. Nato da genitori umili; di umile condizione sociale: un m. pezzente (D. Bartoli); quindi volgare, villano: Servil gregge malnato (Alfieri); alla m. plebe Perché [...] m. di perseguitarci!; taci, malnato! (o malnata!); anche riferito ad animali o cose: smettila di abbaiare, cane m.!; s’era levato quel m. vento che non ci permetteva di camminare; e, in senso fig., ad azioni, comportamenti, atteggiamenti comunque ...
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ricomposizione
ricompoṡizióne s. f. [der. di ricomporre]. – 1. L’azione, l’operazione di ricomporre, il fatto di venire ricomposto: r. di un meccanismo smontato; r. di un monumento (o di una sua parte), [...] fuori composizione: per es., nel latino più arcaico dal verbo semplice frangere si era formato il composto *refrangere, poi divenuto refringere; nel latino volgare si formò nuovamente, da re- e frangere, il composto refrangere «rifrangere». 3 ...
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voltare
v. tr. e intr. [lat. volg. *voltare, da *volvitare, per il lat. class. volŭtare, der. di volvĕre «volgere»] (io vòlto, ecc.). – 1. tr. a. Muovere, piegare una parte del corpo in una direzione [...] volta, si è voltato al brutto; il vento sta voltando o si era voltato a tramontana; questo vino ha o si è voltato, ha perso il tronco (in questo sign. può concorrere sia con girarsi sia con volgersi, che però è più elevato e raro, e indica per lo più ...
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vomitare
v. tr. e intr. [dal lat. vomitare, der. di vomĕre attrav. il part. pass. vomĭtus] (io vòmito, ecc.; come intr., aus. avere). – 1. Espellere dalla bocca, in modo rapido e forzato, il contenuto [...] da v.; dopo aver vomitato, si è sentito meglio; il mare era in tempesta, e ho vomitato per tutto il viaggio; con valore per indicare profondo disgusto e repulsione: uno spettacolo così volgare da far v.; al solo vedere quello squallido individuo ...
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cursus
s. m., lat. [v. córso2] (pl. cursus). – Nella prosa latina medievale, l’andamento ritmico del periodo; in partic., la clausola o cadenza che chiude armoniosamente il periodo o la frase, risultando [...] metrica della prosa latina classica quando, dileguatosi il senso della quantità, si sostituì a questo il senso dell’accento, era di tre tipi fondamentali: il c. planus (per es., vìncla perfrègit), il c. tardus (per es., vìncla perfrègerat), e ...
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Storia d'Italia, dal principio dell'era volgare fino alla metà del 18° sec., scritta (1744-1749) dallo storico e letterato L.A. Muratori (1672-1750).
Vi si narrano i fatti anno per anno, collegati nella loro successione cronologica, con grande...
La più ampia divisione del tempo nella storia dei diversi popoli.
In cronologia, sistema di computo del tempo che prende inizio da un avvenimento storico di particolare importanza.
Storia
Egizi e Babilonesi non ebbero ere in senso stretto,...