Ricattopoli
s. f. inv. (iron.) Scandalo suscitato dai ricatti compiuti ai danni di personaggi molto noti. ◆ il diverso grado dell’ipocrisia si può notare fin dalla definizione che viene usata: Paparazzopoli in fondo è la versione diminutiva, con ricaduta sul solo Fabrizio Corona, dell’abituale Vallettopoli. Ma ci si può anche allargare genericamente a Fangopoli, Ricattopoli, oppure, senza badare all’educazione, a Sputtanopoli. È questo ormai l’Argomento Unico Nazionale della tv. (Paolo Martini, Stampa, 24 marzo 2007, p. 37, Spettacoli) • Mentre infuria sui giornali e in televisione l’inchiesta «Ricattopoli» che coinvolge come vittime e speriamo mai come colpevoli molte persone che frequentano o speravano di frequentare la tv, è singolare che Carlo Conti su Rai Uno proponga di nuovo «Raccomandati», programma televisivo in onda il venerdì assai gradevole peraltro e divertente. (Maurizio Costanzo, Riformista, 3 aprile 2007, p. 6).
Composto dal s. m. ricatto con l’aggiunta del confisso -poli2.