ricalcare
v. tr. [dal lat. recalcare, comp. di re- e calcare (v. calcare3)] (io ricalco, tu ricalchi, ecc.). – 1. Calcare di nuovo: son l’istesse Vestigia ricalcate or nel ritorno, Che furon prima nel venire impresse (T. Tasso). Più spesso, nell’espressione r. le orme, posare i piedi dove già un altro li ha posati, e quindi rifare il suo stesso cammino; anche in senso fig.: r. le orme del maestro; del passato l’orme ricalcando (Giusti). 2. a. Calcare, cioè premere di più o più fortemente: si ricalcò il cappello in testa. b. Nella tecnologia meccanica, compiere il ricalcamento. 3. Di disegni e scritti, copiarli facendone un calco o servendosi di carta carbone: r. un disegno geometrico, una cartina geografica; r. una scrittura, una firma. In senso fig., con riferimento a scritti, componimenti, discorsi, ecc., seguire fedelmente un esemplare: ha ricalcato nel suo romanzo la trama dei «Malavoglia».