riandare [der. di andare¹, col pref. ri-] (coniug. come andare nell'uso intr.; come tr., segue l'ordinaria flessione regolare, ma le forme con l'accento sul radicale sono rare; imperat. rivà o rivài o, non com., riva', ecc.). - ■ v. intr. (aus. essere) 1. [recarsi di nuovo in un luogo, con le prep. a, in: r. a casa; r. un momento in ufficio] ≈ ritornare, tornare. 2. (fig.) [tornare con la mente, con la memoria e sim., agli avvenimenti passati, con la prep. a: r. col pensiero agli anni della fanciullezza] ≈ ricordare (ø), ricorrere, rievocare (ø), ripensare, risalire, [spec. con riferimento a eventi e cose sgradevoli] rivangare (ø). ‖ ripercorrere (ø), rivivere (ø). ■ v. tr., lett. 1. [percorrere nuovamente un tragitto, nello stesso senso o in senso inverso: Che fai tu, luna in ciel? ... Ancor non sei tu paga Di r. i sempiterni calli? (G. Leopardi)] ≈ rifare, ripercorrere. 2. (fig., non com.) [tornare con la mente, con la memoria e sim., agli avvenimenti passati: r. il passato, la vita trascorsa] ≈ [→ RIANDARE v. intr. (2)].